La reincarnazione nel Cristianesimo è un discorso ancora controverso, ma soprattutto poco conosciuto e approfondito dai Cristiani stessi.
La reincarnazione nel Cristianesimo
Mi sono ritrovata ultimamente a confrontarmi sul tema del la reincarnazione nel Cristianesimo, con qualche cristiano cattolico che liquida il concetto di reincarnazione come una strampalata teoria assurda e abominevole priva di fondamento. Quindi ho deciso di realizzare questo post “La reincarnazione nel Cristianesimo” per condividere con tutti le mie ricerche riguardo la reincarnazione nel Cristianesimo.
Al di là dei vari sentito dire e della demagogia con cui molti Cristiani liquidano polemicamente l’argomento del la reincarnazione nel Cristianesimo (sigh) resta il fatto che la reincarnazione è un concetto ovvio per due terzi della popolazione mondiale, nonchè per lo stesso Gesù Nazareno, come testimoniano anche i vangeli canonici.
La reincarnazione nel Cristianesimo e nelle scritture
Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto (…) allora i discepoli compresero che aveva parlato di Giovanni il Battista
Matteo 17:10-13, Marco 9:11-13, Luca 9: 33
Tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni e, se volete accettarlo, egli è quell’Elia che doveva venire
Matteo 11:13-15
“Chi credete che io sia?», essi rispondono: «Alcuni dicono che sei Giovanni Battista, altri Elia ed altri Geremia o uno dei Profeti”
Matteo 16, 13-14
Passando Gesù vide un uomo che era cieco dalla nascita. Ed i suoi discepoli gli domandarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.
Giovanni 9,1-3
Ciò che è generato dalla carne è carne; e quel che nasce dallo spirito è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: bisogna che voi siate generati di nuovo.
Giovanni 3,6
E nella Bibbia dove notoriamente si può trovare affermato tutto e il contrario di tutto…
Ero un fanciullo di nobile indole, avevo avuto in sorte un’anima buona o, piuttosto, essendo stato buono, ero entrato in un corpo senza macchia
Sapienza 8,19
Se l’uomo muore, può egli tornare in vita? Aspetterò tutti i giorni della mia milizia, finché arrivi per me l’ora del cambio
Giobbe; 14,4
Nudo sono uscito dal ventre di mia madre e nudo vi ritornerò
Giobbe, 1,21
E una sola citazione dagli apcrifi, perchè lì ce ne sarebbero da riempire il web
Un giorno chiedemmo a Gesù: “Quale sarà la nostra fine?” Ed Egli ci rispose: “Se scoprite il principio non dovrete preoccuparvi della fine, perché dove è la fine, là è il principio. E chi conosce il principio, conosce la fine e si libera dalle morti. Volete sapere in che modo un uomo si libera dalle morti? Divenendo consapevole di essere già esistito prima di ogni nascita
Vangelo di Tommaso
La reincarnazione nel Cristianesimo storicamente
Come per tutti i temi anche la questione del la reincarnazione nel Cristianesimo si può affrontare avendo una conoscenza superficiale delle cose, oppure avendo realizzato uno studio più profondo e avendo sviluppato quindi una conoscenza maggiore, fatta anche di esperienza, confronto,ricerca, logica e non solo di teoria spesso ottenuta per sentito dire.
Negare qualcosa senza conoscerne i fondamenti è sempre un’operazione superficiale che spesso risulta erronea.
La dottrina della reincarnazione è nota certamente alle saggezze orientali, ma era conoscenza acquisita anche dei filosofi greci, a partire almeno dall’Orfismo nel VI secolo a.C che divideva l’essere umano in corpo fisico e anima di origine divina. Tale anima avendo peccato nei cieli, era caduta sulla Terra per espiare la colpa e sarebbe rimasta sulla Terra incarnandosi di vita in vita fino ad ottenre la propria purificazione per poter fare ritorno nei cieli.
Ne parlano esplicitamente Pitagora, Empedocle, Platone nel “Fedone” ci spiega molto chiaramente che conoscere significa ricordarsi di quello che si è sperimentato prima di nascere.
La ritroviamo in Filone di Alessandria, in Plotino nel III secolo d.C.
la ragione «pone ogni anima secondo il merito nel luogo che le conviene (…) Chi ha ucciso la propria madre rinascerà donna per essere uccisa dal figlio, chi ha violentato una donna rinascerà donna per essere violentata»). Esistono teorie accreditate secondo cui secondo l’imbalsamazione in uso tra i Faraoni egizi aveva lo scopo di interrompere il ciclo delle rinascite.
Plotino
Conasapevoli del meccanismo della reincarnazione erano Tertulliano, Cicerone, Virgilio, Ovidio, Plutarco.
La consapevolezza della reincarnazione era presente in Origene nel 250 d.C. che chiarisce che
Le anime vengono assegnate al loro “luogo o regione o condizione” in base alle loro azioni prima della vita presente”
“Dio ha organizzato l’universo sul principio di una retribuzione assolutamente imparziale” scrive ancora Origene.
E ci spiega che Dio non creò “secondo alcun favoritismo” ma “diede alle anime un corpo secondo i peccati di ognuno.”
“Se l’anima non ha avuto una pre-esistenza”, domanda sempre Origene, “perchè alcuni sono ciechi dalla nascita, non avendo peccato, mentre altri nascono senza alcun difetto?”. Egli risponde alla sua stessa domanda: “È chiaro che alcuni peccati esistevano (cioè erano stati commessi) prima che l’anima entrasse in un corpo, come risultato di tali peccati, ogni anima riceve una ricompensa in proporzione a ciò che merita”.
“Ogni anima viene in questo mondo rafforzata dalle vittore o indebolita dalle sconfitte della sua vita passata.”
Origene
Nel 400 d.C. S.Agostino scriveva nelle Confessioni:
Dimmi, Signore, dimmi se la mia infanzia successe ad altra mia età morta prima di essa? E prima ancora di quella vita, o Dio, mia gioia, fui io forse in qualche luogo o in qualche corpo?
Sant’Agostino
San Gregorio di Nissa dichiara
E’ necessità di natura per l’anima immortale d’essere guarita e purificata: se essa non lo è stata con la sua vita terrena, la guarigione si opera nelle vite future e susseguenti
San Gregorio di Nissa
E’ evidente che i Padri della Chiesa credevano fermamente nella reincarnazione, coerentemente agli insegnamenti di Gesù. Della reincarnazione parlano infatti anche S.Paolo, S.Giustino, Erma, S.Ireneo, Teofilo d’Antiochia, Sinesio, Minucio Felice, S.Ippolito
Clemente Alessandrino dichiara
L’Anima vive più di una volta in corpi umani, ma non può ricordare le sue esperienze anteriori.
Clemente Alessandrino
Ne parla anche Giordano Bruno. Ai Catari la convinzione della reincarnazione nel XIII d.C. secolo costò molto cara. I Catari erano una devota ed illuminata confraternita di cristiani che si espansero in Italia e nel sud della Francia nel 1400. Per fermare l’eresia della reincarnzione il Papa fu costretto a realizzare una crociata e a massacrare mezzo milione di persone cancellando i Catari dalla faccia della Terra.
Per giungere ai più moderni Voltaire, Goethe e Mazzini.
La reincarnazione nel Cristianesimo e nelle tradizioni mistiche
Questa consapevolezza in verità è presente in tutte le tradizioni mistiche, dalla Cabala ebraica nello Zohar
Le anime devono ritornare all’assoluto dal quale sono emerse. Per raggiungere questo fine, però, devono sviluppare le perfezioni il cui seme è già insito in loro. E se non avranno sviluppato tali caratteristiche in questa vita, allora dovranno cominciarne un’altra, una terza, e così via. Dovranno continuare così finché acquisiranno la condizione che permette loro di tornare in compagnia di Dio
Zohar
La reincarnazione che era appunto pienamente riconosciuta dagli Ebrei, ha continuato ad essere popolare tra gli Ebrei europei fino alla fine del Medioevo, tra gli Ebrei Cassidici e mistici, presso i quali è conosciuta come “gilgul” ed è spiegata abbastanza in profondità in varie opere cabalistiche.
Il concetto di reincarnazione è presente anche nel Sufismo Islamico.
La reincarnazione nel Cristianesimo
Anche nel Cristianesimo delle origini dunque la reincarnazione era parte della saggezza originaria.
Sappiamo bene però che nel 325 d.C. l’imperatore Costantino per motivi politici uficializzò il cristianesimo quale religione dell’Impero, stravolgendola dalle sue basi originarie in molti punti, già per altro ritoccati come abbiamo visto, dalle molteplici correnti sorte dopo che Gesù Nazareno se ne fu andato.
Nel 325 d.c. il Concilio di Nicea dunque cambiò decisamente le carte in tavola, oscurando all’uomo occidentale gran parte delle antiche conoscenze per tutto ciò che riguarda i rapporti del divino con il terreno. Investendo definitivamente la Chiesa cristiana di un sempre crescente potere temporale sulle cose di questo mondo.
In questo momento furono volontariamente a tavolino modificate alcune convinzioni originarie allineandole alla mentalità romana (introducendo ad esempio il concetto di Trinità, realtà completamente assente dagli insegnamenti del Vangelo.
Nel 553 infine durante il concilio di Costantinopoli l’imperatore Giustiniano decise di far sparire definitivamente la reincarnazione dai canoni.
S. Girolamo vissuto a cavallo tra il 300 e il 400 d.C. dichiatrava:
“Dobbiamo riservare la dottrina della reincarnazione alla minoranza perché è preferibile che la maggioranza creda ai tormenti dell’inferno”.
S. Girolamo
E Giustiniano lo prse in parola.
La reincarnazione nel Cristianesimo
La reincarnazione nel Cristianesimo come concetto, insieme ad altre strane idee riguardanti la “preesistenza dell’anima”, furono dunque nel 553 dichiarate definitivamente crimine punibile con la scomunica e la dannazione (anatema), con tutte le conseguenze terrene che questo comportava a quel tempo.
Fino a quel momento le religioni monoteiste dell’Occidente facevano esplicito riferimento alla reincarnazione. E’ inoltre noto che in tutte le culture sciamaniche, incluse quelle europee dei druidi, germani, galli è presente la consapevolezza della trasmigrazione dell’anime e della continuazione del viaggio.
La Chiesa Cristiana dunque ha arbitrariamente cancellato la conoscenza del la reincarnazione nel Cristianesimo dalle proprie credenze. E’ noto e non ha più bisogno di essere argomentato che la Chiesa, nei primi secoli d.C. e in maniera più pesante dal VI secolo d.C, come abbiamo già visto , abbia realizzato una grande quantità di modifiche sui cosiddetti testi sacri (eliminadone una grande quantità) per rendere più sostenibile la sua autorità temporale.
Per questa forte e potente manipolazione delle conoscenze disponibili, fino a qualche decennio fa (quando la santa inquisizione aveva fatto il suo tempo e roghi non se ne accendevano più) alle nostre latitudini dichiarare che l’Uomo è sottomesso alla Legge della reincarnazione era un’affermazione che faceva passare chi la sosteneva nella migliore delle ipotesi per un tipo strano, un tantino eccentrico.
La reincarnazione nel cristianesimo fin dalle origini
Mi pare comunque evidente che sia ora di lasciare andare definitivamente la convinzione che la reincarnazione sia una strampalata teoria orientale, perché invece è una saggezza ancestrale universale presente nella cultura occidentale fin dalle sue origini, ovunque le vogliamo collocare.
Abbiamo visto già in articoli precedenti come con l’uscita di scena di Gesù le scuole di pensiero facenti capo ai suoi seguaci si moltiplicarono e si diversificarono. Ogni corrente faceva propria una parte del messaggio del Nazareno e la completava a seconda delle proprie convinzioni e della propria comprensione del messaggio originario, spesso adattando l’insegnamento al proprio contesto culturale.
Ebbero origine così un cristianesimo ebraico e un cristianesimo pagano che di ebraico aveva via via sempre meno, fino a non conservare più niente .
San Paolo fu il maggiore evangelizzatore che si mosse in questa direzione. Allontanatosi (volente o nolente) dalla comunità di Gerusalemme si rivolse alla conversione del mondo greco pagano adattando la buona novella alle esigenze dell’uditorio in modo da garantirle una maggiore presa.
Si assistette quindi alla nascita della teoria di un Cristo divino che si era incarnato illusoriamente, come era accaduto a certe manifestazioni di Khrisna, e di un Cristo uomo che poi divenne divino (o che lo era sempre stato, realizzando contemporaneamente entrambe le nature) come il principe Siddhartha il Buddha. E diverse altre visioni che ebbero vita più o meno breve.
Per giungere poi nel 325 d.C. a Nicea con l’imperatore Costantino a decretare Gesù il Cristo è divino e unico figlio di Dio, generato e non creato. Nessuno poteva più sperare con Anastasio di diventare come Cristo.
La reincarnazione nel cristianesimo
Nei primi secoli del nuovo millennio i cristiani crebbero sensibilmente di numero e la nuova religione abbracciò le diverse culture. Inoltre è noto come l’imperatore Costantino necessitasse di un movimento “spirituale” unito e indiscutibile per recuperare un impero traballante Perciò si fece strada l’esigenza di proporre una teologia strutturata, organica e corretta, da diffondere per la salvezza delle genti. Il fondamento principale faceva riferimento alla logica Aristoteliana binaria: o è giusto o è sbagliato, le vie di mezzo sono eresia, con tutta la violenza che questo generò e che la storia testimonia. .
Nel Concilio di Costantinopoli dell’869 d.C. fu deciso che lo Spirito come parte costitutiva dell’essere umano non esisteva e ne furono cancellate tute le prove nelle scritture. A questo punto solo l’anima umana poteva avere qualche qualità spirituale, ma non poteva certo essere gestita dall’individuo nella sua realtà Terrena. Così si cancellò ogni possibilità di evoluzione spirituale, reincarnazione e possibilità di autodeterminazione dell’essere umano comprese.
Il concetto fu ripreso e ribadito nel Concilio di Lione del 1274 e in quello di Firenze dell’1439. L’anima diventava appannaggio esclusivo della Chiesa attraverso i suoi sacerdoti quali intermediari. Naturalmente in questo contesto il concetto del la reincarnazione nel cristianesimo non poteva che essere una pericolosa eresia.
La reincarnazione nel cristianesimo
La Chiesa Cattolica ha avuto bisogno di ribadire la questione anche nel recente 1915 quando il Sant’Uffizio ha di nuovo esplicitamente condannato il concetto del la reincarnazione nel cristianesimo presentato dalla Società Teosofica con la motivazione che “l’idea deve essere rifiutata, anche se è presentata dalla Teosofia sotto una falsa veste scientifica”.
In seguito la chiesa è stata chiamata a pronunciarsi ancora sulla questione per rispondere all’Antroposofia di Rudolf Steiner.
Steiner afferma che se non riprenderemo la prospettiva della reincarnazione, secondo la quale io questa volta abito una casa e ne ho abitate tante altre e tante altre ne abiterò, saremo costretti a coincidere con la corporeità specifica di questa vita, perdendo di vista lo spirito eterno che l’inabita. E sprecheremo tragicamente tutta l’esistenza a cambiarci un po’ il naso, un po’ la bocca…
Pietro Archiati
Questa volta la motivazione un po’ più articolata riguarda il contrasto del concetto di reincarnazione con uno dei pilastri portanti della religione cattolica: La salveza e la redenzione dell’uomo può avvenire solo attraverso la morte sacrificale di Gesù il Cristo. Questo pilastro cosiddetto, completamente assente nella Chiesa di Gerusalemme delle origini, è stato dichiarato dogma nel V secolo d. C. in seguito alla disputa tra Pelagio e S.Agostino.
Dove il Cristo è, lì è il cielo nostro: da duemila anni, da quando ha fatto della Terra il suo corpo, non c’è altro cielo per gli esseri umani che la Terra!
La negazione della reincarnazione secondo la quale si vive in questa valle di lacrime una sola volta per non tornarvi mai più, questo modo di pensare, rappresenta una profondissima infedeltà alla realtà del Cristo che ha fatto del nostro pianeta il suo corpo.
Grazie alla nuova e cristica consapevolezza della reincarnazione, si accende nell’uomo la certezza che il ritorno sulla Terra è un gesto di responsabilità e di gratitudine, è la risposta libera e cosciente del nostro Io che solo in questo cielo terrestre può operare con il Cristo alle mete dell’evoluzione, alla Terra Nuova.
Pietro Archiati
La reincarnazione nel cristianesimo meglio la predestinazione
Comunque pur di cancellare la teoria della reincarnazione si diede credito ad una tesi incredibile quale quella proposta da Sant’Agostino per quanto fosse evidentemente insostenibile. Partendo dal peccato originale il grande dottore delle Chiesa rassicura: “il declino dall’unità” non è della tua anima, non è lei che è caduta, sono Adamo ed Eva ad essere caduti.
Per dare un senso alle diverse fortune Sant’Agostino propone la ancora più incredibile teoria della predestinazione: Dio stabilisce a priori chi salvare e chi dannare.
All’interno della massa dei peccatori perduti a motivo del peccato originale (Agostino parla di “massa dannata”), solo pochi sono prescelti per la vita eterna. La predestinazione di Agostino ha perciò le caratteristiche della gratuità, dell’infallibilità e del particolarismo, nel senso che riguarda solo una piccola parte dell’umanità.
Wikipedia
I bambini nascono nelle disgrazie a causa del peccato originale trasmesso inconsapevolmente loro dai padri e se Dio ha deciso di dannarli, possono fare ciò che vogliono per evitarlo saranno dannati per l’eternità. Alla fine dei tempi il “buon Dio” dividerà i salvati dai dannati che andranno all’inferno per l’eternità senza possibilità di appello. Per inciso Sant’ Agostino è sempre quello che si è inventato il Limbo …
Fate un po’ voi cosa vi appare più sostenibile.
Ciao Giovanna, grazie per questo argomento per me molto importante e interessante, ho dato solo un’occhiata veloce, ora però lo salvo e lo leggerò con calma. Un abbraccio di luce a te e buona giornata.
Namastè
Grazie di esserci Monica
Grazie! I tuoi articoli stanno accendendo diverse lampadine su tutto quello che delle teorie del cristianesimo non mi è mai tornato
Grazie Elisabetta… sto cercando di far tornare anche i miei conti e cogliere tutta la vera potenza dell’insegnamento contenuto anche nel Cristianesimo. Per farlo però dobbiamo essere consapevoli
Accidenti che lavoro dietro…. fa’ riflettere sicuramente ,certo un po’ lo sentivo dentro e vero in ambito cristiano sembra tabù…non tutti però capita a volte dopo la morte di una persona vedere dei segni…farfalla su una sedia vuota… grazie
Capita, capita eccome….
Il cristianesimo non ammette la reincarnazione perché afferma che risorgeremo alla fine dei tempi. Lascia sempre le persone in attesa. Così le anime rimangono cieche.
😁😁😁
La consapevolezza non ha mai avuto bisogno di nessuna religione,e nessuna religione L ha mai predicata.si manifesta spontanea a tutti gli esseri senzienti e a tutto ciò che esiste nell universo perché noi siamo questo .È come una madre amorevole che tutto abbraccia.
Ciao Giovanna, ti ringrazio per aver affrontato è condiviso questo tema a mio avviso molto importante così che tale conoscenza fà della morte meno paura. Grazie 🙏
😘
Ciao, grazie! Io so che c’è la reincarnazione… Non ho dubbi! Ho troppo ancora da imparare e credo che questa vita non mi basti…. O forse … Chissà!
Mi dispiace solo aver sprecato tempo da piccola perché credevo a ciò che dicevano i preti, d’altronde non aveva senso che mentissero… Sigh! Mi tenevano gli occhi chiusi.
Ma ora li sto aprendo e se ho sempre voluto bene a Dio ora mi è anche simpatico! 😉 Grazie! Ciao
Ma no che non hai sprecato tempo… frattanto hai compreso altre cose 😉
Giovanna, questa serie di articoli sulla cultura cristiana è davvero notevole, alcune cose poi sono state per me una vera scoperta. Veramente un grande lavoro, e presentato poi con mirabile sintesi. Mi piacerebbe molto vedere questi contenuti riuniti in un bel libro; sicuramente sarebbe tra quelli che terrei sul comodino, da leggere e rileggere. Grazie!!!
Ci si potrebbe pensare… magari un libro autopubblicato solo per noi ☺️
PER ME È SCONTATO CHE CI SIA QUELLA CHE VIENE CHIAMATA REINCARNAZIONE, ARRIVANDO DA UN SENTIRE CHE…… PARTE? DA MOLTO LONTANO. DA QUESTO LE RICERCHE, GLI STUDI ( A 360 GRADI) E LE PRATICHE SOPRATUTTO. MA QUESTO ASPETTO È MARGINALE PER ME. ORA SONO QUI PER L ‘ ATTUALE PERCORSO, QUI E ORA. CERTO UN SENTIRE….. MI AIUTA….. MA QUESTO APPARTIENE A TUTTI, OGNUNO NELLA SUA MISURA, PER RITORNARE PER….. L’ ENNESIMA VOLTA A CASA ( NOI CHI SIAMO VERAMENTE) MI STO DILUNGANDO… MA CI SIAMO CAPITI, SE NO APRENDO IL FALDONE LA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA CI FA UN VENTO. CRISTIANESIMO……? MA IL LAVORO DI OCCULTAMENTO DELLA QUESTIONE VIENE FATTO DA QUELLO CHE VERRÀ CHIAMATO CATTOLICESIMO, CHE CON CRISTO E PROFETI ( IN GENERALE) NO HA NIENTE A CHE FARE…… GIOVANNA MI FERMO QUI.
ciao Giovanna
grazie de tuo impegno e delle tue condivisioni .. Stai facendo davvero un grande lavoro e Dio te ne renderà merito, sono sicura
un abbraccio di Luce
Namaste’
Mari
❤️
Ciao Giovanna, grazie per questo bellissimo articolo *__*
Ennesima conferma del tentativo di fuorviarci – per usare un eufemismo – da un percorso di consapevolezza, da parte dei dogmi religiosi, costruiti dagli uomini…
Come già sai, io non credo se non posso sperimentare, quindi, la reincarnazione, è uno dei miei “studi” preferiti.
Grazie anche alle meditazioni con Aumakua, mi si stanno aprendo nuovi mondi. I messaggi che ricevo sono davvero illuminanti e ne trovo conferma, poi, da ogni parte, come in questo tuo articolo, appunto, e te ne sono molto grata.
Da anni mi ripeto: Non può essere tutto qui… Ed infatti no, non è tutto qui. Man mano che acquisisco consapevolezza dello spirito che sono e che siamo, tutto appare molto più chiaro. E la cosa bella è che, oltre ad essere chiaro, è anche semplice! E’ tutto in noi, così vicino da non essere visto, impegnati come siamo a cercare chissà dove…
Grazie *__*
“Così vicino da non essere visto”! E’ bellissimo ❤️❤️❤️
Ciao Giovanna, ti ringrazio per aver affrontato e condiviso questo argomento importantee citando quello che hai riportato “Dobbiamo riservare la dottrina della reincarnazione alla minoranza perché è preferibile che la maggioranza creda ai tormenti dell’inferno”, in sostanza dice che per poter controllare le persone è meglio metterle paura attraverso un Dio che punisce piuttosto che dare la possibilità alle persone di essere libere fin da subito e percorere un sentiero d’amore.
I cattolici potrebbero rispondere che in nessun passo del vangelo è citato esplicitamente la parola reincarnazione, piuttoto farebbero leva sulla resurrezione e riporto un passo tratto dai quaderni di Maria Valtorta che mi ha fatto notare un mio conoscente “Come il Padre risuscita i morti e rende loro la vita, così pure il Figlio dà la vita a quelli che vuole… Chi ascolta la mia parola e crede in Colui che m’ha mandato, ha la vita eterna e non incorre in condanna, ma passa da morte a vita… Viene l’ora in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e chi l’avrà sentita vivrà. Vien l’ora in cui tutti nei sepolcri udranno la voce del Figlio di Dio e ne usciranno, quanti fecero bene, alla risurrezione della vita; quanti poi fecero male, allarisurrezione della morte”.
Elia è stato assunto in cielo senza passare attraverso la morte.
Allora, se Elia non è morto come avrebbe potuto mai reincarnarsi?
La reincarnazione si pone al di fuori del cristianesimo.
Porgo un cordiale saluto auspicando una vostra riflessione in merito a quanto appena esposto.
La reincarnazione è una consapevolezza che va ben oltre il concetto “di vita e di morte” e la reincarnazione certo si pone al di fuori del cristinanesimo di Paolo di Tarso e di Costantino, ma non certo del cristianesimo delle origini o dei vangeli.
Argomento interessante e che approfondirò più tardi. Grazie.
Grazie Virgiglio
L'evento della reincarnazione a mio parere non deve essere sostenuto da un'espressione di fede ma piuttosto da una affermazione logica. A me pare evidente che si possa affermare che noi non siamo solamente questa massa corporea ma siamo essenzialmente quell'energia intelligente e sensibile che il nostro corpo esprime. Da ciò deriva che l'evento della morte può riguardare soltanto la nostra componente fisica e non quella componente energetica intelligente che guida la nostra configurazione organica. Questa componente energetica, che è noi stessi, rispondendo a quella legge naturale che la spinge inderogabilmente a manifestarsi dopo ogni volta che ha abbandonato il corpo che l'ha rivestita, andrà a prendere dimora in un nuovo corpo, prossimo alla propria nascita fisica. Noi, reincarnandoci, per un evidente motivo di opportunità, non portiamo con noi i ricordi della o delle vite fisiche passate, ma portiamo con noi le qualità caratteriali che abbiamo maturato, essendo diventate esse parte integrante della nostra interiorità. Deriva da questa affermazione la definizione che io do di noi stessi quali "scintille eterne di energia intelligente e sensibile".
Perfettamente d’accordo con te Mario. Grazie!
Se la reincarnazione è, come si sostiene, un evento sistematico, l’unico evento per raggiungere la purificazione, allora rispondete a questa domanda: "a che è servita la morte di croce di Cristo?”
A parte che non mi pre di aver sostenuto da nessuna parte che la reincarnazione sia l’unico evento utile alla purificazione (e ci sarebbe da capire cosa si intende con purificazione e sopratttuto con purificazione da cosa) La risposta alla tua domanda è: …non certo a quello che ci è stato fatto credere per millenni (fermo restando che ci sarebbe da fare dei ragionamenti sullla storicità di quello di cui stiamo parlando) puntando appunto l’attenzione sul martirio anzichè sulla resurrezione ❤️
Grazie per la bella sintesi e la ricerca che ha svolto.
Grazie a te di esserci e per il tuo apprezzamento. Grazie 🙏🏻