Storie Zen a Fumetti è il primo libro di Luca Borriero ed è pronto!
Recensione per LibriLiberi di Giovanna Garbuio
Storie Zen a fumetti
Conosco Luca Borriero ormai da 7 anni (che è un gran bel numero). L’ho sempre apprezzato moltissimo prima come persona, poi nel suo lavoro e pian piano anche moltissimo nella sua passione che foscia oggi nella realizzazione delle Storie zen a fumetti.
Ho cominciato a vedere i primi fumetti di Luca nel suo blog Il Blog di papà e sono rimasta subito affascinata dalla potenza comunicativa del suo disegno, anche se lì non si trattava ancora, o almeno non del tutto delle storie zen a fumetti.
Il blog di Luca, con contenuti profondi e interessanti adatti a ogni tipo di pubbblico, non solo quello strettamente genitoriale, era anche costellato di vignette spiritose sulla sua dimensione di giovane papà del XXI secolo. I temi erano per lo più ironici e dissacranti, ma di tanto in tanto compariva anche qualche profondissimo assaggio zen.
Devo dire che fin da subito queste vignette mi hanno colpito per ogni cosa: contenuti, disegni, colori, modalità. Ricordo anche che glielo dissi e lui mi accennò in effetti che aveva in realizzazione un progetto grandioso… e oggi questo progetto top secret ha visto finalmente la luce, per la gioia mia e di tutti coloro che potranno davvero profondamente approfittarne, per un viaggio colorato dentro se stessi, alla ricerca dell’insondabile.
Storie Zen a fumetti: una lunga gestazione
Ho poi scoperto, da varie ed estemporanee chicchiere con Luca, che questo progetto in effetti è in lavorazione da decenni, direi da quasi tutta la giovane vita del suo autore. Un viaggio iniziato qualche decina di anni fa, senza mai aver avuto la vera comprensione che in effeti si trattava di un viaggio, con una meta reale. Fino a quando qualcuno non glielo fece notare esplicitamente. Luca stava percorrendo una strada carica di potenzialità per sè e per gli altri.
E’ tutto partito da un momento ormai lontano sul tracciato temporale lineare, quando questo ragazzino imberbe studente della scuola di grafica pubblicitaria di Vicenza, lesse le 101 storie zen. La passione cresceva man mano che Luca leggeva le storie… e nella sua mente prendevano vita tutte le immagini, le vignette, i personaggi e le sequenze che oggi compongono il suo libro. Un film preliminare che si articolava nella sua immaginazione a colori. Pensate un po’ per quanto tempo il suo Unihipili ha conservato queste informazioni.
Luca avrebbe fatto il fumettista
A quel tempo Luca era ben convinto di andare a fare il fumettista nella sua vita di adulto, tanto disegnare e trasportare su carta ciò che la sua mente costruiva in un altro spazio tempo, era normale, immediato, semplice ed appassionante.
In quarta elementare aveva frequentato il suo primo corso nel mondo del fumetto presso la Breganze Comics. Franco Carrara che Luca ha sentito in queste ultime settimane a distanza di quasi 30 anni si ricordava ancora di lui e del suo talento di giovane pivellino alle prime armi, con delle qualità indiscutibili e impossibili da non notare. Perciò è evidente che la passione sia innata e ben radicata.
E già questo è un ottimo segnale di strada giusta imboccata, anche se il tempo per realizzarla e concretizzarla si è un po’ allungato, seguendo le proposte che la Vita aveva comunque in serbo per lui.
Strade tortuose per le storie zen a fumetti
Il suo Aumakua in effetti ha voluto diversamente anche se non del tutto o non definitivamente (solo perchè prima andavano consolidate altre premesse). Ma tutto il materiale è rimasto lì molto chiaro e ben catalogato nell’archivio del suo Unihipili ad aspettare il momento più propizio per farsi trasferire su carta.
Al suo esame di maturità Luca fece una bellissima figura con tre suoi fumetti, che vennero apprezzati ed elogiati dalla commissione. A quel tempo era giò un po’ più incerto di qualche anno precedente, se il suo futuro sarebbe stato nel fumetto o nell’illustrazione, perché aveva dimostrato un’ottima attitudine anche nel campo dell’illustrazione. E le cose lo appassionavano entrambe.
Gli appunti a fumetti
I suoi appunti con caricature e illustrazioni di ogni genere avevano fatto il giro della scuola ed erano ambitissimi. Era per tutti molto più facile studiare accompagnati dalle illustrazioni esplicative che su noiosi libri densi unicamente di parole scialbe e senza sapore.
Nel frattempo la sua vita si dipanava anche in altre direzioni. Luca già allora aveva riconosciuto e seguito la sua attrazione per la meditazione, realizzando quotidianamente dei bellissimi mandala fatti di generose illustrazioni che riportavano la cronaca della giornata scolastica e che al pomeriggio la bidella era costretta a cancellare con disappunto, passando sul banco il suo panno imbevuto di sanificante alcool.
La mattina i mandala prendevano vita occupando ogni angolo del banco in formica verde, e il pomeriggio venivano regolarmente distrutti dalle coscienziose pulizie del personale scolastico.
Un tempio tibetano in cameretta
Non la stessa sorte fu riservata al tempio tibetano che aveva preso forma in ogni suo più piccolo dettaglio sulla parete della sua camera da letto, e che la sua mamma aveva strenuamente difeso dai pennelli degli imbianchini. Il tempio è rimasto lì! Le altre pareti di casa sono state ripetutamente imbianchate, ma quella no.
Alle superiori Luca da rappresentante di istituto aveva anche lì seguito la vena della passione e aveva approfittato della sua posizione per organizzare due corsi di fumetto ai quali aveva ovviamente anche partecipato. Proprio durante il corso di fumetti della quinta Luca ebbe uno scambio importante, quasi decisivo, con l’insegnante che aveva notato, sottolineato e apprezzato il suo talento.
La Vita ha deciso per il meglio
Quando Luca espresse la sua intenzione di iscriversi alla scuola di fumetto di Milano, l’insegnante pur elogiando e apprezzando il suo talento, lo scoraggiò dicendogli in modo molto pratico che “di fumetti non si vive” e che quindi trovasse qualcosa di più facilmente remunerativo e tenesse da parte la passione del fumetto.
Questo consiglio influenzò in maniera importante il nostro eroe. E questa fu la fortuna (tutto va sempre per il meglio) di tutti coloro che negli anni hanno poi collaborato e usufrito delle potenzialità e della competenza di Luca grafico.
Così mantenendosi con qualcosa per cui ha comunque un indubbio talento, seguendo e sperimentando le sue svariate passioni, il pianoforte, il basso (che l’ha visto a lungo suonare in una band), la meditazione che ha preso il posto del basso ecc… formandosi quindi liberamente e autonomamente, oggi può proporre i suoi fumetti liberi da qualsiasi influenza o manipolazione.
Il fumetto è un linguaggio universale
Infatti per quanto questa passione sia spesso stata messa a tacere, o a parlare sottovoce forse meglio, perchè Luca non ha mai smesso di disegnare fumett, oggi ammette che nel suo cuore ha sempre saputo che prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con questa cosa che era presente in lui e che richiedeva sistematicamente di ricevere la necessaria attenzione.
Luca sapeva che era una opportunità importante, forse non prioritaria, ma importantissima, fino a quando è anche diventata prioritaria.
Franco Carrara giustamente gli ha fatto notare che “la forza del fumetto è che è un linguaggio universale” e questa è la forza di Luca che con questo lavoro porterà alla grande comunità una saggezza antica ed eterna che fin ora è sempre stata riservata ad un pubblico di nicchia.
Il fumetto arriva a tutti e la prova è Spiderman, il figlio di Luca, che a 9 anni, è riuscito ad apprezzare i concetti zen con una profondità incredibile, proprio grazie ai fumetti del suo papà. Io temo che questo libro di Luca sarà dichiarato tesoro dell’umanità. Il blog di papà a cui ho accennato in apertura, nell’idea originaria doveva essere la vetrina dei fumetti zen.
Un dono che si realizza in Storie Zen a Fumetti
Fin da molto piccolo Luca sapeva di possedere un dono, e questo talento in effetti lui l’ha sempre vissuto come un dono,qualcosa che sapeva di possedere e di cui si sentiva profondamente grato e che doveva essere messo al servizio di qualcosa di più grande.
Infatti i fumetti sono nati quadrati proprio perché erano previsti per Instagram, ma il destino era in agguato. Proprio allora fu quando Sergio Peterlini disse a Luca “Ho visto i tuoi disegni, se ne fa un libro!” A quel punto Luca ha smesso di tergiversare e ci ha dato sotto!
E anche qui bisogna dire che l’Aumakua di Luca ci ha messo lo zampino perché così il blog di papà ha deviato proponendo al mondo un’ulteriore ricchezza di contenuti, di riflessioni e di disegni. Anche lì l’esigenza del contenuto spirituale e zen è venuta fuori prepotentemente dando a Luca un’ulteriore conferma del fatto che quella era la strada da percorrere. Luca ha sempre visto questa sua abilità nel disegnare come un grande dono, e quindi ha sempre avuto la prepotente esigenza di usare questo dono per qualcosa di utile e di efficace per il benessere delle persone… e quindi eccoci qua con Storie Zen a fumetti!
Storie zen a fumetti
Lo zen raccontato a grandi e bambini. Fumetti che illustrano le storie più significative dello Zen
L’antico Oriente porta con sé anche il fascino dello Zen e della profonda saggezza tramandata da maestro ad allievo. Ancora dopo molti secoli, alcune di queste storie e avventure sono un esempio e un simbolo dell’antica saggezza.
Luca Borriero
In questa raccolta, le storie zen più belle e significative sono state trasformate in fumetti. Tra colori, china, leggerezza e simpatia, Storie zen a fumetti porta il lettore a vivere le avventure e i dialoghi più significativi e rappresentativi dello Zen, che ancora oggi, con i suoi maestri e koan ci regala perle di saggezza che trascendono il tempo.
Storie Zen a fumetti
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Luca Borriero
Luca Borriero ha iniziato a disegnare fin da giovane, partecipando alla Breganze Comics, scuola di fumetto che ha visto nascere nomi di prestigio come Silvia Ziche, Lorenzo de Pretto i fratelli Carrara.
Grafico pubblicitario con una specializzazione in Web Designer e diversi attestati GOOGLE e SEO Specialist, ha sempre mantenuto l’attenzione verso il mondo del fumetto e della grafica. Appassionato di musica, ha iniziato a suonare il pianoforte, per poi passare al basso elettrico. Attratto dalla ricerca spirituale, pratica meditazione e yoga. Tra i suoi attuali insegnanti di disegno troviamo Alberto Baldiserotto, Alice Trentin e Ivan Bigarella. Papà di 2 figli, nel 2019 ha dato vita a ilblogdipapa.it, progetto che sta avendo sempre più successo e racconta storie di vita familiare condite con disegni e fumetti.
Luca Borriero dice di sè
Il tutto è iniziato tanti anni fa. Ero piccolino e la passione per la matita si fece sentire fin da subito. I miei genitori mi hanno sempre appoggiato, portandomi ai primi corsi di fumetto alla “Breganze Comics”. Sono cresciuto a Sarcedo, proprio dove bazzicava Silvia Ziche e qualche disegno l’ho sempre fatto. Grazie a questa passione mi sono indirizzato verso una scuola di grafica (IPSS B.Montagna di Vicenza) .
E proprio lì le cose sono cambiate. Durante gli anni passati alle superiori, tra fare il rappresentante e molte altre cose, ho avuto modo di organizzare un corso di fumetti presso l’Istituto e l’insegnante preposto mi demolì il futuro: “Non fare il fumettista, non ci campi, non funzionerà. Fai il grafico che così mangi” mi disse! Se non lo avessi ascoltato, le cose sarebbero andate diversamente, forse… (chi lo sa?).
Oggi, dopo 12 anni, sono grafico presso una gran bella casa editrice, Edizioni Il Punto d’Incontro. Prima di questo, ho sempre fatto questo mestiere in maniera indipendente. Negli anni ho conseguito una specializzazione in Web Master Design e in SEO Manager.
Luca Borriero
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