Anton Ponce de Leon Paiva maestro andino

Anton Ponce de Leon Paiva
Non c’è niente che ti faccia evolvere e crescere più velocemente come persona, di mettere ciò che sei a servizio degli altri.
Metafisico e terapeuta psicofisico, è nato a Urubamba (nella provincia di Cusco, in Perù), nella Valle Sacra degli Incas, il 14 settembre 1931. Ha studiato a Cusco e in Argentina, completando gli studi presso l’Istituto di Agronomia all’Università de La Plata e quindi presso l’Università Monastica di Moravia. Ha ricevuto gli insegnamenti dai Maestri andini eredi della conoscenza solare muriana, tuttora viventi sulle Ande peruviane. È stato direttore generale della televisione Panamericana di Cusco per sedici anni, svolgendo parallelamente l’incarico di reggente nella municipalità di Cusco.
Antón Ponce de León pensa che «veniamo al mondo per essere felici, e l’unica maniera per esserlo è praticare la solidarietà, il servizio disinteressato e la ricerca spirituale. Ogni essere umano viene sulla terra con una missione, piccola o grande che sia».
Nel 1984 ha rinunciato a una vita agiata e a tutti gli incarichi che aveva per dedicarsi completamente, insieme a sua moglie Regia Astete Victoria, al lavoro filantropico con la comunità di Samana Wasi (“La casa del riposo”), facendo di questo luogo una vera famiglia per bambini e anziani in situazione di abbandono e privi di assistenza materiale e morale. Anton e Regia hanno 5 figli naturali, due dei quali collaborano attivamente a Samana Wasi.
Antón è scrittore, profondo conoscitore dell’antica tradizione andina, conferenziere internazionale. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in sei lingue, tra esse in Italiano: Nina Soncco – Cuore di Fuoco, Amaru – Dalla conoscenza alla saggezza e Il Maestro al Lago Sacro.
È anche fondatore di Hermandad Solar de los Intic Churincuna (Fratellanza Solare degli Intic Churincuna), dell’Istituto Internazionale per la Pace attraverso la Cultura e di altri istituti culturali di studio e ricerca, come l’IPIRI a Cusco e l’IPIK. Nel 1993 è stato l’unico invitato a rappresentare il continente sudamericano al congresso mondiale per la Concordia universale, tenutosi a Nuova Delhi, in India. Tiene conferenze e interventi in congressi internazionali che si svolgono in America, Europa e Asia sull’indigenismo, sulla spiritualità e cosmovisione andina.
Attualmente continua a scrivere e, nella comunità di Samana Wasi, si dedica in prima persona alla Scuola andina di Vita e Valori, il nuovo progetto di solidarietà a Samana Wasi, così come continua a essere alla guida della Fratellanza Solare degli Intic Churincuna.
Anton Ponce de Leon Paiva
Per presentarvi Anton Ponce di Leon Paiva vorrei partire da un suo libro: Amaru.
Questo librettino è la cronaca dell’incontro dell’autore con il Maestro Kechua Amaru Cusiyupanqui. Colui che ha raccolto l’eredità del maestro Nina Soncco (di cui Anton era stato anche discepolo), alla guida spirituale della Hermandad Solar de los Intic Churincun. Scuola spirituale andina che si racconta affondi le sue radici addirittura nella civiltà Mu dal mitico continente di Lemuria.
Un esperienza iniziatica
Sostanzialmente si tratta della trasposizione di una vera e propria esperienza iniziatica, il cui solo racconto fa percepire al lettore come sia possibile e tangibile una dimensione divina dell’uomo.
Questa tradizione, prottetta da incursioni e manipolazioni con Amore per molti secoli, oggi è usufruibile dall’uomo comune in modo che possa recuperare la consapevellozza delle proprie origini cosmiche.
Oggi il lettore saprà che il contatto con il proprio vero sé è cosa realizzabile e reale. Semplicemente ricercando nella propria vita la vera natura delle cose, che una volta intuita ci farà comprendere la vivibilità dell’armonia cosmica e la tangibilità della Pace dell’Io.
Antón Ponce de León Paiva, condividendo con i suoi seguaci il suo percorso iniziatico, ci apre la via alla dimensione divina dell’essere umano, riscoprendo quel punto di Luce sempre attivo in ognuno di noi. La consapevolezza di questo centro ci consente di vedere la Reale Identità di ogni cosa, situazione, luogo o persona, in modo da sperimentare consapevolmente la vera natura delle cose, l’armonia universale che ogni cosa propone.
“Anticamente la scienza e la spiritualità camminavano insieme nella ricerca della natura. I nostri antenati ci insegnarono questo: l’uomo è essenzialmente un sole coperto da un corpo, non un corpo che ha un sole dentro.”
Anton Ponce de Leon Paiva
La tradizione Andina
Ecco che la tradizione che attraverso i dialoghi con il maestro Amaru, Anton Ponce de Leon Paiva ci presenta e che fu mantenuta segreta e tramandata solo attraverso gli iniziati, è arrivata ad una svolta. Finalmente è giunto il momento che quanto è stato preservato da contaminazioni con amorevole attenzione attraverso i millenni, sia rivelato al cosiddetto uomo comune. Perché ognuno possa trarne i più importanti insegnamenti per recuperare la memoria delle proprie origini.
“Chi conosce è sulla via di comprendere, chi comprende non soffre, Ama e chi Ama è saggio. L’Amore riesce dove altri metodi non ce la fanno. Se ami sei amato…”
Anton Ponce de Leon Paiva
Un messaggio d’Amore
Con un linguaggio semplice e di facile comprensione, l’autore si impegna a trasmettere il messaggio d’Amore della tradizione andina. Infatti il racconto dei giorni passati in intenso contatto con il maestro, permettono al lettore di percepire la direzione. Per inserirsi nel fluire della vita alla ricerca di recuperare il proprio contatto con la sua reale essenza. Quindi per vivere in armonia con se stesso e con il cosmo (la Terra non è un mucchio di cose, è la sintesi di Tutto). Perciò armonia che Amaru prima e Antòn di seguito, hanno raggiunto e con estrema umiltà hanno scelto di divulgare perché chi può ne tragga il massimo bene per sè e per l’umanità.
La missione di Anton Ponce de Leon Paiva
Attraverso le pagine del libro si fa chiara quale sia la missione che l’universo ha preparato per Anton Ponce de Leon Paiva. Così come l’autore l’accetti con semplicità ed umiltà da un lato, ma con passionale entusiasmo dall’altro. Egli fonderà per volere divino Samana Wasi, a Urubamba, nella Valle Sacra degli Incas sulle Ande peruviane.
Dunque attraverso questa impresa umanitaria Anton concretizzerà gli insegnamenti profondi dei suoi maestri (La migliore e unica cura per la Paura è l’Amore). Nella comunità di Samana Wasi il maestro Peruviano Anton Ponce de Leon Paiva e sua moglie Regia danno accoglienza a bambini e anziani abbandonati. Infatti la comunità è totalmente impegnata nel completo recupero fisico, psichico e spirituale di questi figli e fratelli meno fortunati.
“In una Terra così bella non si può vivere per morire, siamo venuti per essere felici (…) Sta per nascere qualcosa di nuovo e antichissimo che rivoluzionerà totalmente l’Uomo. La porta del vero cammino si aprirà quando gli insegnamenti daranno il loro frutto nell’esperienza, nell’azione di chi li dà; senza il servizio non c’è crescita, questa è una Legge, e non è umana”.
Amaru Cusiyupanqui.
Amaru di Anton Ponce de Leon Paiva

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Amaru di Anton Ponce de Leon Paiva
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Anton Ponce de Leon Paiva a Il cerchio della Vita

“Carissimi Amici e fratelli del Congresso Gendai Reiki, Grazie al vostro invito così benevolo e amichevole ho avuto l’opportunità di condividere tutto questo con voi, conoscendo inoltre personalità importanti del mondo della scienza, della mistica, di diverse pratiche, complementi per una miglior qualità della vita. La vita mi ha regalato già due momenti per stare con voi e sapere con certezza cosa siano l’amicizia e la fratellanza mondiale.
Magari eventi come questo si realizzassero con frequenza, per il bene dell’umanità! Quello che fate con tanto amore è una dimostra- zione della vostra evoluzione come esseri umani, che stanno cercando costantemente lo sviluppo in ogni area della vita. L’allegria e l’entusiasmo che tutti i membri del vostro gruppo mettono in ogni movimento è realmente un esempio di coscienza, di compagnerismo, di collaborazione e indubbiamente di responsabilità.
Sono convinto che le personalità dei diversi rami del sapere che assistono come invitati sono esseri che vivono ciò che dicono, cioè – state a tutta l’umanità, portando invitati così importanti, dà frutti in ogni istante della vita dei partecipanti, sono insegnamenti che ascoltiamo e che oltre a insegnarci come vivere, ci presentano le ultime scoperte della nostra scienza umana.
Speriamo sia sempre possibile che possiate organizzare questi incontri così importanti per l’umanità.
Vi faccio i complimenti con tutto il mio amore, felicitazioni che estendo a tutti i membri del vostro gruppo, reiterando il mio ringraziamento per un invito così gentile. Riceviate la mia gratitudine tutta la famiglia di Samana Wasi in Perù.”
“Dal 25 al 28 marzo si è tenuto a Trieste un importante congresso, al quale abbiamo assistito come unici invitati dal Sud America. Sebbene sia stato un evento organizzato da una Associazione di Reiki (la Gendai Reiki, ndt) al quale hanno partecipato due dei massimi maestri giapponesi di questa disciplina, il congresso è stato chiamato Il Cerchio della Vita: molte voci una canzone.
Hanno partecipato invitati dal Nord America: il nativo Manitonquat-Storyteller e sua moglie Ellika (svedese) e il Dr. Amit Goswami, fisico quantico di origine indiana che vive ora negli Stati Uniti e che ha scritto vari libri molto buoni su questo argomento, partecipando anche al famoso film Bleep, che ne sappiamo veramente, è anche cattedratico di numerose università americane, certamente una autorità riconosciuta a livello mondiale. Dal Giappone, oltre ai due maestri di Reiki, Inamoto e Doi, è venuto anche il famoso scienziato Masaru Emoto, i cui lavori con l’acqua sono semplicemente fantastici; poi c’era l’australiano Bob Randall, originario di quelle terre ed erede di una bella Cosmovisione che non ha potuto assistere per ragioni di salute, ma che grazie alle nuove scoperte tecnologiche abbiamo potuto vedere dal vivo e in diretta via Skype, tanto che dopo il suo discorso gli sono state formulate diverse domande. Poi il rappresentante delle Hawaii, Serge Kahlili King. E naturalmente c’ero anch’io.
E’ stato un onore molto speciale condividere con scienziati e persone che vivono con attenzione molto speciale tutto quello che ricercano e scoprono.
Il Dr. Goswami, per esempio, sostiene che è stata trovata una super-coscienza nel cuore e, grazie alla fisica quantica, il Dr. Emoto menziona nella sua conferenza con molta frequenza Dio come PRINCIPIO.
Io ho avuto la possibilità, tre giorni su 4, di dare conferenze sottolineando che per noi è stata una soddisfazione molto speciale la conferma degli scienziati sulla Cosmovisione Andina, vi è solo una differenza di terminologia.
Se la fisica quantica parla di una super-coscienza situata nel cuore che è quella che pensa, la nostra cosmovisione afferma che lo Spirito, o Inti, vive dietro l’osso dello sterno all’altezza del cuore ed è lì dove si originano i pensieri, il problema è il cammino che segue il pensiero fino ad arrivare al cervello che lo trasforma e l’ordine esce quindi modificato. Affermiamo sempre che il cervello non è stato costruito per pensare, ma per obbedire, obbedire agli ordini del padrone di casa, cioè Inti, l’ego superiore o Io, il che è lo stesso. E’ importante, come dicevamo, che l’uomo prenda coscienza di questa realtà perchè finalmente il cervello impari ad obbedire e semplicemente emetta il pensiero senza modificarlo, dandogli forza e potere, che è quello che succede ai grandi maestri, tra cui i nostri.
La presenza di questi scienziati ha indubbiamente dato molta qualità a questo incontro, al quale ha assistito moltissima gente.
Gli organizzatori sono gente giovane e hanno lavorato molto bene, oltre ad offrirci tutte le facilitazioni di cui avevamo bisogno.
Desideravo condividere con voi questa bella esperienza non solo di conoscere personalmente questi scienziati e conversare con loro, di sentire le nuove scoperte nelle loro ricerche e anche le esperienze degli altri invitati con la Pachamama e il rispetto che hanno nei suoi confronti.
Naturalmente ad un certo punto mi hanno chiesto cosa pensassi del 2012. Mi hanno applaudito quando ho affermato (è ciò che ho fatto) che il 2012 sarà un anno buonissimo e di grande opportunità. Ne approfitteranno coloro che avranno le adeguate condizioni psicofisiche e spirituali e avranno regolato umilmente tutti gli errori e i difetti commessi fino a quel momento.
Questa grande energia che si sta già avvicinando non si fermerà ad aspettare, si uniranno ad essa coloro che si saranno preparati; preparazione che, ripeto, consta nella riflessione e miglioramento dei nostri errori e difetti, con la sincera intenzione di non commetterli più. Solo in questo modo potremo o potranno godere di questa grande energia, che è la grande opportunità che la vita ci da e che tornerà a manifestarsi nel 2021.
Cari fratelli, vi auguro tutto il meglio.
Tupanachiskama
Antón
Anton Ponce de Leon Paiva è salito sull’arcobaleno
Il Maestro Anton Ponce de Leon il 7 dicembre 2022 è partito per il suo ultimo viaggio per fare ritorno alla sua Samana Wasi oltre l’arcobaleno
Dalle perole della redazione di Verdechiaro edizioni:
Stanotte ha lasciato il corpo un grande essere, Anton Ponce de Leon Paiva Che dire di lui, non ci sono parole per descrivere Anton Ponce de Leon, un essere tanto immenso quanto umile, serio, di buon senso e spiritualmente concreto.
Lui ci ha insegnato che senza il servizio non esiste vera spiritualità e il servizio primo è quello che inizia dalla propria famiglia per essere esteso poi agli amici e a tutte le persone con cui entriamo in contatto.
Il suo insegnamento è stato profondo e vero, tutto quello che ha scritto e detto l’ha messo in pratica nella sua vita di servizio, di fede e di aiuto verso gli altri. Ci ha insegnato che siamo nati per essere felici ma che la vera felicità è essere utili e servire e amare gli altri.
Ricorderemo sempre la sua voce così profonda, il suo parlare sempre a proposito e la delicatezza con cui indicava ad ognuno il sentiero giusto senza mai ferire la sensibilità di alcuno.
Un vero maestro di vita e amore come ce ne sono pochi sulla Terra, il suo sorriso e i suoi occhi che vedevano in fondo ad ogni persona che aveva davanti gli consentivano di avere sempre una parola giusta per tutti al momento giusto. Gli occhi dolci e severi di un padre che ama molto l’umanità.
L’amore per la sua famiglia e per tutte le persone che incontrava ci è stato d’esempio.
La sua immensa cultura si coglieva in ogni parola e nell’ascoltare gli altri continuando ad apprendere sempre.
Continuiamo a sentire il suo Amore ora più che mai e non lo dimenticheremo mai, sentendoci benedetti dall’averlo incontrato.
Ti amiamo Anton
E naturalmente mi associo alle parole dei miei fratelli Rodolfo Carone Francesca Tuzzi:
Anton Ponce de León Paiva è stato un uomo, un amico, un maestro, tra i migliori che la vita possa farti incontrare. Non sappiamo neppure esprimere quanto ci consideriamo fortunati ad averlo ascoltato e seppur a piccoli tratti, vissuto, amato.
Un uomo forte, gentile, intelligente e colto, incredibilmente affabile e umile. Lui che ha camminato ogni sua parola, lui che quando parlava arrivava dritto al cuore e ancora più dentro: caldo, vibrante, vitale.
Ci mancherà! Sapere anche soltanto che un uomo buono, un bellissimo essere umano da qualche parte anche distante, sa ingentilire il mondo con le sue azioni, con le sue parole, con la sua essenza, ci ricordava sempre che la bellezza è una scelta, che la spiritualità è azione, che l’Amore è azione, usando le sue parole.
Non conosciamo modo migliore di salutarlo, di ringraziarlo, se non prometterci di ricordarne le parole e l’esempio, il grande esempio.
E infine condivido le parole di Roberta Tommasini
Caro Anton arrivederci.
Il grande maestro Anton Ponce de Leon questa notte ha lasciato la Terra per continuare il suo viaggio nella casa del Padre.
Non ho parole per descrivere la gratitudine per tutto ciò che ho ricevuto a Samana Wasi.
Un fiume di amore mi unisce a te Papi Anton mentre le lacrime scorrono fluenti.
Nel vuoto del cuore ferma rimbomba ancora la tua voce: “Hemos venidos a la Tierra para ser felices! Seamoslo!” (siamo Venuti sulla Terra per essere felici! Diventiamolo!)
Perché quello che emanavi non era solo un consiglio, era una certezza, una tua realizzazione, le tue parole erano spirito… E lo spirito è dolce e forte allo stesso tempo.
Non ho mai visto dai tuoi occhi un minimo di giudizio di fronte alle tante imperfezioni umane, ho visto sempre il tuo Amore accompagnato da un silenzio che cura o da una parola decisa che accompagna e riverbera continuamente fino a che si scrollano di dosso tutte le resistenze umane.
Noccan Kani! Yo soy!
Ti ho visto a settembre e, nonostante la tua situazione fisica fosse già delicata mi hai trasmesso quanto importante sia il lavoro sull’Essenza e sui valori, quanto la morte è davvero solo un passaggio e non c’è da preoccuparsi.
“Occorre vivere la vita coltivando i valori, primo tra questi l’umiltà“… e tu te ne sei andato con una presenza impeccabile,, da vero maestro.
Ti amo Papi Anton, sempre nel mio cuore. Tupananchiskama.
La spiritualità é pratica. É tempo di essere e non di apparire. Tutte le parole al mondo non possono spiegare quello che é l’Amore. Bisogna praticarlo.
Concludo il mio saluto a uno dei miei più importanti maestri con la condivisione dei suoi insegnamenti
Anton Ponce de Leon Pavia condivide gli insegnanti dal maestro Nina Soncco:
- Primo Principio: “Tutto comincia nella tua testa: come tu pensi così sei, tutto quello che desideri avverrà se lo vuoi. Tutto comincia in una idea che va acquistando forma per la forza e l’amore che tu poni in essa finché si materializza.” Per conoscere e sentire questo principio occorre praticare la meditazione ed osservare costantemente il centro in cui noi siamo: IO SONO. NOCCAN KANI. Osserva spesso la tua mente e guarda dove sta… poi conducila nel centro che tu conosci e sai.
“L’amore che si sente è molto più bello delle parole che lo definiscono.Non trattenerlo, che fluisca sempre, perchè la vita e la felicità continuino. La felicità è abbondanza… E’ bello essere riconoscenti, la gratitudine è l’alimento della generosità!E abbiamo tante ragioni per essere grati ad Inti e alla Natura che ci offre tutto in abbondanza!”
Anton Ponce de Leon Paiva
Tupanachiskama Maestro!
Ebbi la fortuna di incontrare Anton tanti anni fa al Salone del Libro di Torino. Avrei voluto andare a sentire una conferenza di uno scrittore famoso ma i posti erano esauriti, così, "per caso" arrivai vicino a uno stand nel quale Anton stava per iniziare un discorso. La sua voce è entrata dolcemente dentro di me e ha aperto porte sconosciute… i suoi libri hanno continuato a farmi compagnia da allora. Provo una immensa gratitudine per questo incontro e per tutto quello che mi ha lasciato….GRAZIE ANTON!
Grazie Livia per questa bellissima e vibrante testimonianza. Grazie!
Grazie Giovanna, non avevo mai sentito parlare di quest'uomo…. meraviglioso!
Grazie Giovanna, non conoscevo questa bellissima anima!
Buon viaggio Anton…..