Recensione per LibriLiberi di Giovanna Garbuio
Draco Daatson e i suoi insegnamenti nelle parole di Salvatore Brizzi
Draco Daatson
Il libro di Draco Daatson uno scritto molto interessante
Questo testo “Il libro di Draco Daatson (parte prima)” è davvero un libro di alto spessore a mio avviso, forse il più interessante di quelli di Salvatore Brizzi fin ora letti (credo comunque di averli letti tutti).
Certo il dubbio che Draco Daatson e ancor più Victoria Ignis (che guarda caso si chiama proprio Victoria e non Vittoria) siano un’operazione del tutto simile a quella del più famoso don Juan, Maestro reale solo nella fantasia di Carlos Castaneda, è qualcosa che di tanto in tanto serpeggia nei miei pensieri.
Così per inciso, Victoria Ignis significa “La vittoria del fuoco” e guarda caso stiamo parlando di un “Alchimista” quale Salvatore Brizzi notoriamente si definisce. Ecco che la sua a tratti “crudele” educatrice appare come lo strumento più efficace per la trasmutazione alchemica: il fuoco… e guarda caso “vincitore”!
Altra cosa che dà da pensare in questo testo di insegnamenti di Draco Daatson, è questo giovane Salvatore completamente succube di una donna, che per quanto dimostri di avere una personalità molto forte, al punto da non avercela per nulla, non risulta certo credibile quando costringe il nostro eroe a procurarsi i calzini di un maleodorante macellaio (non ricordo se questa caratteristica è specificata, ma questa è la sensazione che mi è rimasta) o a chiedere lo sconto ad un malcapitato casellante dell’autostrada.
Certo non fatico ad immaginare Salvatore Brizzi che chiede lo sconto in autostrada, anzi sarei propensa a pensare che riuscirebbe pure ad ottenerlo, ma soltanto se quest’azione derivasse da una decisione sua, dalla scelta del condottiero … Non imposta da qualcun altro, nemmeno da Dio in persona (passatemi l’immagine senza metterci a discutere su cosa sia o rappresenti un ipotetico Dio).
Salvatore Brizzi conduce…
Rammentiamoci sempre che Salvatore Brizzi conduce, non viene condotto =D!
E questo non certamente da ieri, la sua consapevolezza non è cosa recente. Inoltre a mio avviso un Salvatore Brizzi appare come colui che ha sempre condotto a qualunque livello di consapevolezza si trovasse. A meno che l’imposizione non venga dal suo fuoco interiore (che potrebbe anche essere impersonato da un certo Draco Daatson) e allora le cose cambiano e di parecchio.
Una saggezza antica qualla di Draco Daatson
Comunque sia gli insegnamenti di Draco Daatson, da quanto si evince da “Il libro di Draco Daatson”, come la più potente saggezza ancestrale, sono insegnamenti che, fin ora, sono stati trasmessi solo in forma orale. Questa è una saggezza tramandata a voce di generazione in generazione, a partire almeno dal IV Secolo d.C.
Draco Daatson è stato, nel 300 d.C., un monaco guerriero che consapevole dell’addormentamenteo in cui soggiornano gli abitanti del pianeta Terra, decide di uscire dallo stato di sonno e di portare con sè i suoi seguaci. Impavidi uomini e donne che seguendo i suoi insegnamenti, divengono anch’essi guerrieri invincibili senza paura, completamente consapevoli di essere l’origine della propria realtà: i senzasonno appunto.
Dunque in questo libro sono contenuti gli insegnamenti di Draco Daatson filtrati dall’interpretazione di Victoria Ignis, Maestra illuminata. Infatti in questo libro è raccolta la testimonianza della relazione tra Salvatore e Victoria, attraverso la testimonianza delle loro conversazioni e dei loro confronti.
Al di là della veridicità “storica” dei fatti riportati, cosa che lascia il tempo che trova, quello che rimane impresso nello spirito del lettore è il messaggio contenuto nelle parabole, un messaggio denso di forza e di magnetismo.
Draco Daatson e la consapevolezza del nuovo paradigma
Certamente “Il libro di Draco Daatson” è un libro basato sulla consapevolezza propria del nuovo paradigma come finalmente qualcuno se ne inizia a leggere (e perché no a scrivere)!
Io non sono felice perché ho successo, ma ho successo perché sono felice.
Brizzi è uno dei pionieri non c’è dubbio e non solo da quest’ultimo testo. I limiti mentali del vecchio paradigma sono definitivamente oltrepassati… ora si tratta di digerire la nuova concezione di realtà.
Capovolge o riconosce?
Qualcuno dice che questo testo capovolge qualsiasi punto fisso della nostra esistenza, e invece a mio avviso comincia proprio ad individuare quel centro di gravità permanente, che certi illuminati conoscono da parecchio, ma che dalla vecchia prospettiva è impossibile scorgere.
Quindi preferisco davvero pensare che quello contenuto nel libro sia il messaggio di Salvatore Brizzi giovane “illuminato” contemporaneo, piuttosto che del fantomatico Dragone figlio di Daat e dei suoi Senza Sonno!
E comunque sia i contenuti (chiunque li abbia formulati fosse stato anche davvero Draco Daatson) giungono dritti al cuore, precisamente dove sono diretti.
Quindi la lettura successiva non può che essere:
Come la pioggia prima di cadere di Salvatore Brizzi
Che sia anch’esso uno scritto di Draco Daatson?
Come la pioggia prima di cadere è un libro di Salvatore Brizzi
“Come la pioggia prima di cadere” di Salvatore Brizzi è un libro strepitoso!
Come la pioggia prima di cadere ci parla di argomenti difficili
Non è facile nel senso che dice cose difficili, ma le dice in modo semplice e soprattutto in modo correttissimo senza scivoloni di sorta! Lo consiglio a tutti coloro che sono quasi oltre…
Molto profondo, interessante e densissimo di significato!
Con questo libro Salvatore Brizzi ha accresciuto ulteriormente la mia stima (per quel che può valere) come autore, che con il penutlimo libro (il regno del fuoco) si era un po’ incrinata!
Questo non è un libro facile, anche se è scritto con un linguaggio semplicissimo e comprensibile da chiunque, ma è gigantesco nei concetti e nei contenuti che veicola.
La trappola dell’illusione
L’illusione è tutto ciò che abbiamo, perciò è importante comprenderne il meccanismo senza dimenticare mai che siamo immersi in un gioco di ruolo. L’identificazione con l’apparato psico fisico è la trappola. La sensazione di esserci è autoevidente, è chiara all’osservatore presente e libero. Quando la sensazione di esserci slegata da ogni attributo si identifica con una mente e con un corpo, limita se stessa, perde la consapevolezza stessa di esserci e cade nella trappola.
Ma se la realtà è un’illusione la convinzione o la sensazione di essere in trappola è essa stessa un’illusione. La convinzione di non essere “illunminati” e la conseguenza della ricerca dell’illuminazione è un’illusione.
Il voler guarire è malattia.Il volere stesso è malattia.A differenza di quanto si crede, la volontà e la guarigione sono inversamente proporzionali. Più volontà di guarigione, meno possibilità di guarire. È l’arrendersi alla situazione attuale, senza desiderio di cambiamento, che ci precipita nell’essere, dove dimora la totale assenza di volontà, l’assenza di movimento.Assenza di volontà non significa però assenza di azione. Ciò che ci identifica con l’essere è la sparizione della volontà, ma non l’interruzione dell’azione.Stiamo parlando di un agire senza agire, non di un’immobilita’ fisica. Il paradosso è che solo nell’assenza di volontà si sviluppa l’azione efficace, eroica, miracolosa.
La libertà è un’ispirazione
La libertà è solo un’ispirazione istantanea realizzabile esclusivamente qui e ora, libera da ragionamenti e forzature. Perchè anche la liberazione è un’illusione. Noi siamo già liberi e la prigione è solo il non saperlo.
La realtà rimane la stessa identica, ma è completamente diversa, perchè cambia la prospettiva da cui la cogliamo. L’unica prospettiva abbracciabile diventa quella della coscienza, quella dell’esserci. Ricordarsi di esserci (la presenza volontaria) è la via. Il fatto che la realtà sia qualcosa di presente all’interno della coscienza è un fatto autoevidente, non è qualcosa nè da dimostrare nè di dimostrabile: è così ed è ovviamente evidente. Si tratta solo di “ricordarsene“, di farci volontariamente caso, di riportare consapevolmente lì la nostra attenzione.
Il mondo è il tuo riflesso
Il mondo è un tuo prolungamento, la tua ombra: se tu cambi, lui cambia. Per poter cambiare il tuo mondo, devi prima cambiare te stesso, e il mondo si adeguerà docilmente, come un cagnolino timoroso e obbediente.Il mondo è privo di volontà propria. Essendo la tua immagine, può solo rispecchiare i tuoi cambiamenti interiori, ma non può agire di sua iniziativa. Quando la separazione io/il mondo viene riconosciuta come fasulla, allora diviene evidente che non può accaderti nulla di realmente non voluto, per quanto possa risultare inaspettato e sgradevole sul piano cosciente.Un’onda del mare può lamentarsi perché un’altra onda l’ha travolta, solo fino a quando non ha realizzato di essere il mare e non una particolare onda che deve fronteggiare altre onde.
Consigliato a chi non ha paura di comprendere
Consigliatissimo a chi non ha paura di comprendere (proprio perchè qui non si tratta di capire solo con la mente) e di sfatare definitivamente non pochi preconcetti New Age!
Non e’ un libro facile nel senso che dice cose difficili, ma le dice in modo semplice e soprattutto in modo correttissimo senza scivoloni di sorta!
Lo consiglio a tutti coloro che sono quasi oltre (cioè a tutti!)…
Molto profondo, interessante e densissimo di significato! Qui ritroviamo il Salvatore Brizzi dirompente e domatore di fiumi che eravamo abituati a conoscere. Geniale come lui sa essere nell’ esporre le sue intuizioni ovvie ma non immediate.
Con questo libro Salvatore Brizzi ha recuperato tutta la mia stima (per quel che può valere) come autore, che con il penutlimo libro (il regno del fuoco) si era un po’ incrinata (ma non è nemmeno vero perchè ogni passo ha il suo senso)!
Un libo gigantesco e gli insegnamenti di Draco Daatson
Questo non e’ un libro facile, anche se e’ scritto con un linguaggio semplicissimo e comprensibile da chiunque. Ma e’ gigantesco nei concetti e nei contenuti che veicola.
Consigliatissimo a chi non ha paura di capire (anche se qui non si tratta di capire solo con la mente) e di sfatare definitivamente non pochi preconcetti New Age!
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E quindi per non farsi mancare niente:
Presa di responsabilità: chiediti sempre perchè lo fai!
La “decrescita felice” è un’idea che caratterizza un’economia sostenibile basata sulla decrescita anzichè sulla crescita, in quanto una crescita all’infinito (concetto su cui si basa l’attuale economia) non è razionalmente nè credibile, nè perseguibilie.
Innanzi tutto dipende dal perchè uno sostiene la decrescita, che potrebbe essere appunto un’idea sana, partendo dai giusti presupposti.
Se uno lo fa perchè ha provato a fare l’imprenditore per esempio, non è riuscito e ha fallito, oppure non riesce ad avere una situazione economica soddisfacente e colpevolizza per questo il sistema che dal suo punto di vista è sbagliato, perchè non gli permette di raggiungere un soddisfaciente livello di benessere, non si trova su un piedistallo di partenza molto produttivo.
“Siccome il sistema mi ha schiacciato, è evidentemente un sistema marcio, sbagliato, inefficace, quindi adesso io lotto per la decrescita contro il sistema”.
Gli insegnamenti di Draco Daatson
Questo atteggiamento è assolutamente controproducente e vanifica anche la potenziale bontà dell’idea, perchè si agisce così immersi nel vecchio paradigma che vede miriadi di colpevoli là fuori! Si segue una linea di condotta per un desiderio di fuga proprio dalla convinzione che il sistema abbia del potere su di me.
Per questo motivo dobbiamo sempre chiederci il perchè di ogni nostra azione, perchè anche il migliore degli obiettivi ci si ritorcerà contro se la partenza è “sbagliata”.
Nella vita di tutti i giorni non dipendiamo più dagli altri che sono all’esterno di noi, perchè non c’è niente fuori di noi di indipendente da ciò che noi siamo dentro.
Questo non significa che non ci siano più gli altri, ci sono, ma non sono più esterni perchè non lo sono mai stati, non sono più separati semplicemente perchè Tutto è Uno, e questa è l’idea rivoluzionaria, anche se è ciò che è sempre stato.
Draco Daatson ci trasmette di lasciare andare il mentale
Siamo i primi ad affermarlo, saremo i primi a lavorarci sopra consapevolmente, incontreremo 1000 difficoltà per farlo, proprio perchè abbiamo scordato chi ci è pasato prima di noi e ora dobbiamo ripartire da un atteggiamento mentale, che è appunto mentale.
All’inizio è solo un ‘ipotesi in cui decidiamo di credere, prima che ci entri dentro ci vuole tanto tempo. E’ tutto un tendere verso qualcosa che è percettivamente nel futuro. Però questa è la linea, non si può continuare con il vecchio paradigma meccanicistico dove siamo tutti oggetti sparsi nel vuoto.
Percepire gli altri dentro è il futuro, e quindi è il presente. Percepie tutti gli eventi all’interno di noi è la via e da questa strada non si può scappare. Può occorrere tanto tempo, ma tutti quanti ci arriveremo… per forza!
Riflessioni liberamente tratte dal video seminario di Salvatore Brizzi
Gli Insegnamenti di Draco Daatson
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