Dio è un mistero di Carlo Dorofatti
Dio è un mistero
Accettiamo il mistero
L’assunto di base è questo: noi siamo espressioni di Dio che esplora se stesso attraverso questa manifestazione naturale, al fine di reintegrarsi, riconcepirsi e ri-evolversi.
Questo il mito di base. Perchè Dio abbia questa “necessità”, possiamo immaginarlo in mille modi, ma non lo sappiamo. Immaginiamo che sia così. Forse lo sentiamo. E’ un mistero. Non entriamo troppo nel merito (e nei mentalismi). [ Dio è un mistero ]
La natura dell’Universo e della vita è un’emanazione divina attraverso la quale Dio (il Tutto l’Assoluto, l’Intelligenza Cosmica) riscopre se stesso e reintegra la propria coscienza, come in un grande gioco di specchi e di riflessi.
Reintegrazione
Il “fine” dunque, stando al mito, è quello della reintegrazione oltre. Ma anche della divinizzazione dell’esperienza stessa della vita e della materia.
L’energia della vita va proiettata oltre: verso l’alto.
Tutto questo non è scontato. La coscienza va infatti riconquistata. Va cioè rigenerata attraverso i menadri della manifestazione nei quali Dio, per così dire, sceglie di perdersi.
Ecco dunque le due possibili vie (…)
- Nel caso generale prevale l’incoscienza e quindi ci identifichiamo nella natura e nei suoi meccanismi non trovando altri riferimenti.
- Ritroviamo noi stessi e comprendiamo la natura del nostro viaggio. Una volta vissuta e fatta nostra l’esperienza fenomenica, ci proiettiamo oltre, reintegrando noi stessi nel corpo divino. Anzi reintegrandovi l’intera stessa manifestazione (divinizzazione della materia).
Nel primo caso, identificandoci con la natura e con i suoi meccanismi di mantenimento, impiegheremo l’energia della vita per conservare questo stesso livelleo di vita e per la perpetuazione del suo sitema naturale. Non solo procreeremo verso il basso (dando luogo alla nostra “discendenza”), ma – cosa alla quale assistiamo – a causa di un reiterato difetto di percezione e di consapevolezza, ci faremo anche prendere dalle deviazioni del nostro stesso intelletto che, da facoltà superiore, si trasforma in un filtro deformato della percezione. [ Dio è un mistero ]
Siamo animali intellettuali
Non puri come animali, non consapevoli come uomini. Praticamente delle bestie, ignoranti e potenti. E la realtà dei fatti lo dimostra quotidianamente.
Fa tutto parte del grande gioco, certamente, ma in questo caso disperderemo in mille rivoli la nostra energia vitale e la nostra coscienza. Fa parte del gioco, ma ci si può perdere definitivamente in esso. Annullarsi o vanificarsi in quanto possibilità della coscienza. [ Dio è un mistero ]
Nel secondo caso capiremo che l’energia vitale – la nostra vita! – è funzionale a un progetto superiore, ovvero alla manifestazione della Coscienza che è ovunque. A una procreazione superiore su un altro piano, che non è quello del corpo e della materia, che dunque non sono i riferimenti ultimi, ma un piano di espressioni della nostra coscienza nel suo progressivo disvelamento dove anch’essi, corpo e materia, sono destinati a un processo di sublimazione. Di piano in piano. (…) [ Dio è un mistero ]
Carlo Dorofatti – Vibrare Altrove
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