Ho'oponopono non ci cambia le cose nella direzione che noi vogliamo "non ho visto nessun cambiamento nella mia vita come desidero", ma cambia le cose o mantiene le cose, nella direzione migliore per noi. Quello che fa ho'oponopono è aiutarci a cambiare prospettiva e a notare quanto di proficuo per noi ci sia anche in ciò che non ci piace...solo quando cominceremo davvero a vedere "il bello nel brutto" anche le cose cominceranno a cambiare, ma non necessariamente nella direzione che noi abbiamo deciso essere la migliore.
Ho' oponopono funziona?
Il motivo per cui spesso ci chiediamo perché Ho’oponopono non funziona dipende proprio dalle specifiche aspettative che ci mettiamo, semplicemente perché continuiamo ad avere precise aspettative su come deve evolvere la situazione. Conosci il detto quando si chiude una porta si apre un portone? Benissimo, questa è una grandissima verità, però se continuiamo a guardare la porta chiusa continuerà a sembrarci che non si sia aperto un bel niente! È per questo che ci pare che Ho'oponopono non funzioni, perché continuiamo a guardare dalla parte sbagliata, continuiamo a fissare la porta chiusa!
Le nostre aspettative ci tengono inchiodati ad osservare la strada che abbiamo deciso sia la migliore per noi che non si libera per noi. Ho’oponopono non è la lampada di Aladino, è una filosofia di vita corredata da uno strumento quotidiano di pulizia e di riequilibrio che agisce rendendo fluida quell’energia che ci porta a percepire il meglio per noi. Noi però non sappiamo quale sia questo meglio, e ogni volta che ci convinciamo di saperlo e che pretendiamo di dirigerci in quella specifica direzione stiamo soltanto rallentando il processo.
Per esempio, se io soffro perché il mio capo non mi concede la promozione e non riconosce i miei più che evidenti meriti, non è perché sono vittima di un sopruso e sto subendo un’ingiustizia. Quelle sono le conseguenze di un atteggiamento, di un modo di essere mio. Se non ottengo la promozione pur meritandola, probabilmente è perché non ho ancora trasmutato il mio bisogno di approvazione e relativo orgoglio.
Non sto agendo spinta dall’Amore incondizionato, ma sto agendo sotto lo stimolo di un ritorno, sono condizionata dalle mie aspettative circa ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Se io definisco il mio valore solo in base all’apprezzamento degli altri e al confronto con gli altri significa che non sono ancora in grado di Amarmi incondizionatamente tanto da vedere il mio valore a prescindere da ciò che accade all’esterno.
L’universo agisce per l’espansione dell’Amore sempre
E siccome l’unico modo di dare davvero efficacemente valore al mio valore è farlo a livello assoluto (quindi non per confronto. Una cosa è o non è! Non è se gli altri…) la vita mi metterà in condizione di superare il mio bisogno di approvazione e quindi di confronto attraverso situazioni che mi diano l’opportunità di farlo. Anche se queste situazioni mi fanno soffrire. L’universo non si fa influenzare dalla nostra sofferenza. L’universo agisce per l’espansione dell’Amore sempre. Se noi soffriamo è perché sbagliamo atteggiamento, o meglio stiamo assumendo un atteggiamento che non è efficace per il nostro benessere.
Allo stesso tempo però anche il mio capo sta facendo il suo. Sta giocando un ruolo nella mia vita, perché la mia vita ha bisogno di quell’attore, per darmi determinate opportunità e sta facendo il suo percorso da protagonista nella sua vita, che gli sta offrendo le opportunità per riconoscere a sua volta l’Amore nelle cose, probabilmente attraverso comportamenti come la prepotenza e l’arroganza!
Magari attraverso quei comportamenti deve comprendere cosa significhi Amare e lo fa ritrovandosi solo, sperimentando comportamenti di non amore, magari i suoi comportamenti causano azioni da parte di altri che gli fanno comprendere qualcosa. Noi non lo sappiamo cosa, come, perché… Gli altri si comportano sempre come sanno e come possono, ma anche come devono per assecondare il loro miglior percorso di crescita (cosa per altro che facciamo anche noi). Io non posso stabilire cosa sia più giusto per loro, come gli altri non sono in grado di stabilire cosa è il meglio per me.
Se ci pensiamo bene non lo sappiamo nemmeno noi cos’è davvero il meglio per noi. Spesso ci ostiniamo a seguire un percorso convinti che sia la nostra strada, per scoprire solo dopo che ci siamo arenati e che siamo rimasti fermi lì, che ci siamo scordati di ascoltare i suggerimenti che ci giungono dall’Universo ininterrottamente in una “continua pioggia di benedizioni”.
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