Recensione per LibriLiberi di Giovanna Garbuio
Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia è un libro di Mauro Biglino
Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia
Mauro Biglino
Che la bibbia, in particolar modo il Vecchio Testamento, avesse decisamente poco a che fare con “Dio” o con il Divino inteso in senso spirituale, quel famoso Amore che tutto permea e del quale tutto è l’essenza, era un sospetto che mi accompagnava da parecchio tempo. Non fosse altro che per i frequenti passi di istigazione all’odio, all’intolleranza, al razzismo e alla violenza presenti nel “testo sacro”.
Non ho studiato la bibbia approfonditamente (cosa che invece ho fatto con i vangeli – canonici e non), ma diciamo che di parecchie incongruenze sono al corrente da sempre.
Coloro che sono venuti dal cielo
Per esempio la parola ELOHIM che è stata tradotta onestamente o disonestamente, con la parola “DIO” …Ma è un vocabolo plurale che pare voglia significare: “coloro che sono venuti dal cielo” come ben sanno gli aborigeni e gli Hawaiani.
La parola Deus che è stata inserita nell’antico testamento al posto del vocabolo Elohim all’epoca di S. Girolamo, nel 390 circa d.C., quando quest’ultimo “tradusse” la bibbia in latino. Tanto per dirne una.
Il primo libro laico secondo Mauro Biglino
“Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia” di Mauro Biglino ci presenta più verosimilmente la bibbia come il primo libro laico della storia umana.
Il libro di Mauro Biglino è strutturato in maniera chiara ed immediatamente comprensibile. Dopo aver esposto la propria teoria sulla nascita e sull’evoluzione dell’uomo, ci presenta alcuni passi delle “sacre scritture”. Traducendoli letteralmente con i vari passaggi, sempre letterali. Partendo dall’aramaico con il testo senza vocali. Questo gli permette di eliminare alla radice tutte le “fantasiose” interpretazioni che si sono accumulate nei secoli.
Analisi linguistiche
Bisogna sapere che l’ebraico è nato come lingua scritta sostanzialmente nel X sec a. C. Era scritto con il solo utilizzo delle consonanti. Nessuno al mondo sa come fossero vocalizzate le parole nel momento in cui vennero scritti i libri dell’Antico Testamento. La vocalizzazione è iniziata solo nei secoli dopo Cristo.
l’Antico Testamento che possediamo, è stato vocalizzato nella sua versione definitiva intorno ai secoli VIII e IX d.C.. I Masoreti di Tiberiade che hanno messo le vocali sul testo consonantico, hanno proceduto senza porsi domande sulla struttura linguistica, ma operando esclusivamente in funzione del loro pensiero teologico.
Prove archeologiche e scientifiche
Prendendo il via dai passi biblici che propone, l’autore porta inoltre tutta una serie di prove archeologiche e scientifiche. Nonché si rifà ad altri testi di altri autori a sostegno e ad ulteriore chiarimento della sua tesi. Il tutto in maniera asettica e professionale senza dubbio.
Da questa operazione risulta evidente come moltissimi racconti biblici assumano un aspetto più comprensibile e logico ad una traduzione letterale. E si avvicinino ad un chiara cronaca di fatti accaduti, anzichè a racconti mitologici necessitanti di interpretazioni, che per quanto oneste, sono sempre passibili di una forte variabile di soggettività.
Discendenti dalle stelle
La teoria della nostra discendenza da extraterrestri, abitanti di un pianeta sconosciuto di nome Nibirù, è una teoria che a grandi linee conoscevo già, ed è comunque abbastanza diffusa. Per esempio sia la cultura Aborigena che quella Hawaiana ritengono il popolo a cui rispettivamente appartengono, discendente dagli abitanti delle stelle.
La lettura di questo libro mi ha senza dubbio chiarita e resa affascinante tutta la teoria. Anche se non mi sento di affermare di sapere che questa sia la spiegazione reale dell’evoluzione dell’uomo. Sicuramente è una spiegazione plausibile e molto più credibile della versione ufficiale dei contenuti della bibbia, che il più delle volte per risultare coerenti devono essere tirati e manipolati all’inverosimile.
Le origini e il qui e ora
Forse la questione di fondo è che personalmente, al di là di una curiosità superficiale di cultura personale, come non mi interessa conoscere la biografia delle mie vite passate (né mi importa molto sapere che effettivamente ci sono state), così mi sembra poco importante sapere da dove vengono gli antenati, degli antenati, degli antenati… dei miei antenati. Continuo a considerare prioritario il mio Qui ed Ora, e su quello preferisco concentrarmi.
Fatta questa doverosa considerazione però, la teoria molto meticolosamente esposta e particolareggiatamente giustificata (tanto che mi ha fatto venire voglia di leggere la bibbia partendo da questo punto di vista), in questo libro, fornisce effettivamente molte risposte più logiche e lineari di altre teorie ormai acquisite. Che però ad un’analisi un po’ meno superficiale e leggermente più critica, appaiono spesso lacunose e inverosimili.
Una nuova prospettiva da Mauro Biglino
La bibbia letta da questa nuova prospettiva assume certamente una chiarezza che nella sua versione ufficiale non le era per niente propria. La giustificazione ufficiale a molti passi inaccettabili e contraddittori quali “parola di Dio”, per quanto simbolica e da interpretare, non mi ha mai convinto. Il fatto invece che sia una lineare e semplice cronaca di fatti accaduti è decisamente più credibile e condivisibile dell’esistenza di un Dio antropomorfo e iracondo e vizioso, quale appare dalla maggior parte del testo dell’antico testamento.
Una ricerca per liberi pensatori
Certo il sotto-sottotitolo del libro “una ricerca per liberi pensatori” è decisamente illuminante. Perché questo è un libro che per essere compreso deve essere affrontato con la mente libera da pregiudizi, preconcetti o dogmi condizionanti, quali credenze limitanti.
In effetti tutta questa teoria “scardinante” ha a che fare con l’infrastruttura religiosa che la bibbia sostiene e che sulla bibbia si fonda. Non ha invece niente a che vedere con la spiritualità vera e propria. Ed è per questo motivo che all’inizio ho sottolineato che date le mie note convinzioni (che preferisco pensare come consapevolezze) spirituali, anche l’eventuale accettazione di questa teoria non muterebbe di un millimetro il percorso della mia vita. Per quanto però mi potrebbe aiutare a comprendere meglio la nostra storia.
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Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia
e continuando…
Il Falso Testamento di Mauro Biglino
Creazione, miracoli, patto d’alleanza:
l’altra verità dietro la Bibbia!
Mauro Biglino è noto per la sua rivoluzionaria opera di interpretazione delle Sacre Scritture.
Dopo aver tradotto 17 libri dell’Antico Testamento e condotto un approfondito studio, Mauro Biglino ha raggiunto una conclusione:
La Bibbia non è realmente così, come la conosciamo.
Molte informazioni sono state nascoste ed omesse dal libro più letto del mondo, che viene riportato a noi pieno di incongruenze archeologiche, storiche e documentali.
Lo studioso bestseller della Bibbia continua la sua rivoluzionaria opera di interpretazione delle Sacre Scritture.
La reinterpretazione delle sacre scritture di Mauro Biglino
“Ci sono nuovi sentieri che vanno battuti senza il timore di scoprire che la verità potrebbe essere totalmente diversa da quella che ritenevano tale.”
Mauro Biglino
L’autore del fortunato “La Bibbia non parla di Dio” smonta ancora una volta, pezzo per pezzo le Sacre Scritture per dimostrare, alla luce delle sue più recenti scoperte filologiche, che l’interpretazione corrente dell’Antico Testamento è fondamentalmente errata.
Oltre a portare nuovi studi e nuovi spunti a conferma della sua ipotesi, questo libro si differenzia dai precedenti per una struttura di più facile lettura. Ciascun breve capitolo, infatti, è dedicato a un passaggio, un aspetto, una rivelazione. Un mattoncino nella sua grande opera di decostruzione della Bibbia.
- Che cosa ci rivelano gli studi di genetica sul racconto della creazione?
- Come si possono facilmente spiegare alcuni episodi di miracoli e guarigioni narrati nella Bibbia?
- Quali scenari si aprono se si scopre, da una traduzione attenta e letterale, che la gloria di Dio era probabilmente una vera e propria arma fisica?
- Perché ci sono somiglianze così sorprendenti tra i comportamenti di Yahweh e quelli degli dei dell’era classica descritti nell’Iliade e nell’Odissea?
- Che cosa emerge da uno studio attento del presunto patto di alleanza tra Dio e gli uomini?
- Quale luce getta tutto questo sui Vangeli?
Il percorso continua
Questo libro è il nuovo sconvolgente capitolo dell’opera di rilettura che Mauro Biglino sta compiendo da anni sulle Sacre Scritture. Un cammino iniziato con le traduzioni della Bibbia compiute dallo stesso Mauro Biglino per le Edizioni San Paolo e che sta suscitando l’interesse di un numero sempre crescente di persone in Italia e all’estero.
“Queste pagine proseguono il racconto di ciò che ancora non era stato evidenziato o, peggio, di ciò che è stato da sempre volutamente dimenticato (o variamente interpretato dagli esegeti-teologi), allo scopo di celarne i potenziali effetti dirompenti.
Sono il frutto di un approccio multidisciplinare che spazia dalla genetica alla filologia classica, avvalendosi dell’apporto di diversi studiosi, e utilizzano una chiave di lettura che rivela una nuova visione di quella che potrebbe essere stata la nostra storia.
Una storia che, come appare ormai chiaro a un numero sempre crescente di ricercatori, andrà totalmente riscritta. Troppe sono le testimonianze del passato che urgono e spingono in questa direzione; troppe le domande e le incongruenze archeologiche, storiche, documentali che rimangono prive di risposte e di spiegazioni coerenti.
Ho cercato di leggere la Bibbia con la convinzione che chi l’ha scritta intendeva raccontare ciò che aveva visto di persona o sentito narrare, con quella meraviglia e quello stupore che sono inevitabili di fronte ai contenuti che emergono. Meraviglia e stupore che hanno colpito anche me in questa ricerca che mi auguro appassionante e soprattutto a misura del lettore che si avvicini per la prima volta all’argomento.”
Mauro Biglino
Articolo della redazione de Il Giardino dei libri
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