Recensione per LibriLiberi di Giovanna Garbuio
L’ombra del vento è un libro di Carlos Ruiz Zafon
L’ombra del vento
”L’ombra del vento” è stato il primo libro che ho letto dell’indimenticabile Carlos Ruiz Zafon.
Me lo regalò la mia amica Dejana dicendomi che l’avrei amato profondamente e così fu. Partita da questo libro poi ho letto tutta la bibligrafia di Carlos Ruiz Zafon in cerca delle stesse potenti emozioni. E devo dire con non sono mai rimasta delusa, anche se “L’ombra del vento” a mio parere resta impareggiabile. Direi il miglior libro che ho letto a parimerito con “La versione di Berney“
Parole perfette
Lo trovo un libro perfetto! Non manca niente, ma non c’è nulla di troppo. Tutto perfettamente calibrato e al suo posto in un roccambolesco susseguirsi di parole perfette.
La trama è variegata, a tratti anche complessa, ma mai complicata. Le vicende sono diverse e si incastrano, si intrecciano, ma non si intricano, anzi scorrono con un ritmo incalzante, ma ancora una volta perfetto. Un mix calibrato e accorto di passione, di intrigo, di giallo e di mistero caratterizza il romanzo, ricco di ingeredienti molteplici, ma tutti indispensabili!
Un testamento di protezione della saggezza dei libri
L’ombra del vento è un testamento dell’Uomo all’umanità. Un’ eredità preziosissima realizzata per le generazioni future, ma anche presenti. Il lascito del romanzo è per giovani e anziani, per bambini e per adulti. Per tutti coloro che siano motivati a realizzare un soggiorno terreno di Vita e non di sopravvivenza. La passione traspare ad ogni pagina, densa di volontà di protezione, di tutela, ma allo stesso tempo di condivisione ed espansione della ricchezza dell’Uomo, la sua profonda saggezza.
Per chi Ama leggere
e per chi non ama leggere
Chi ama leggere troverà in questo scritto un percorso irrinunciabile e trasformativo. Dopo aver vissuto “L’ombra del vento” il lettore non è più la stessa persona, ma non solo, si sentirà anche parte indissolubile della categoria di chi conosce questo libro e ne è divenuto parte.
Chi non ama leggere potrebbe comunque trovarsi incredibilmente a riconoscere la potenza della parola e della fantasia. Fantasia che in questo percorso si fonde magistralmente con la realtà virtuale (del libro) e manifesta (della propria vita).
Un capolavoro titanico che attraverso l’uso magistrale della parola rende ogni visione più sublime, ogni comprensione più elevata, ogni pensiero più autentico.
Un libro con una missione nobile e meritevole , quella di diffondere la saggezza e di condividere la via per raggiungerla.
Il Cimitero dei Libri Dimenticati
L’ombra del vento, tra tutte le altre innumervoli cose è la storia del Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo sospeso tra la realtà e l’immaginazione (un po’ come il binario 9 e 3/4) dove vengono raccolti, radunati, salvati e protetti i libri (spesso manoscritti) che con lo scorrere del tempo nessuno più ricorda e senza questo luogo sarebbero destinati al definitivo oblio.
Daniel (il protagonista) viene condotto dal padre, nel cuore della città vecchia di Barcellona in un’atmosfera senza temo, in questo luogo magico attraverso una sorta di viaggio iniziatico. Qui il ragazzo verrà rapito inesorabilmente dalla potenza coinvolgente del libro misterioso, che riuscirà spirigionando tutta la sua magia, a catapultare Daniel in un mondo sconosciuto di cui si trova però ad essere sempre stato parte.
Sfido chi si recasse a Barcellona dopo aver letto L’ombra del vento a non andare a cercare il Cimitero dei libri dimenticati. Sarà ovvio e normale come andare a visitare la Sagrada Familia.
Fermìn Romero De Torres
Tra i tanti personaggi che si alterneranno e si incastrano con vicende di spessore, vitali e profondamente vere, anche quando sono completamente illusorie, spicca la figura (che ricorrerà nella scrittura dell’autore) di Fermìn Romero De Torres. Un personaggio incredibilemte finto, tanto da essere indiscutibilmente vero. Il suo legame con Daniel è potente e fondamentale e allo stesso tempo appare profetico, un legame ancestrale preordinato in altri tempi e in altri luoghi.
Comicità ed eleganza, delicatezza e surrealtà si alternano in Fermin rendendolo indimenticabile e integrato nel lettore almeno quanto il Cimitero dei Libri Dimenticati.
Il libro nel libro
L’elemento stilistico che caratterizza il romanzo è una sorta di metalibro dal pirandelliano metateatro. L’azione di realizzare il libro nel libro, in modo così abile da diventare incomprensibile dove comincia l’uno e finise l’altro. E tutto questo lascia nel lettore l’offuscata inconsapevolezza di non capire dove finisce la storia dell’ombra del vento e dove comincia la memoria di vita del lettore.
Una grande e potente e coinvolgente dichiarazione d’Amore al mondo dei libri, con tutti i suoi nessi e connessi, che crea un’atmosfera unica ed intima che solo chi ha letto e vissuto L’ombra del vento può conoscere, riconoscere e condivide solo con chi ha letto e vissuto L’ombra del vento.