Il male non esiste se non lo vedo, da “Le storie di Maui”
Il male non esiste se non lo vedo
Tanto tanto tempo fa in Hawaii prima del capitano Cook, un insegnante stava facendo lezione ai ragazzi del villaggio. Il maestro nelle sua spiegazioni si ritrovò a pronunciare questa frase:
“La persona realmente evoluta è solo quella che continua a sorridere nel mezzo delle più grandi difficoltà.”
Soffrire non è necessario
Ma quando stiamo male il male esiste…
I ragazzi cominciarono a bisbigliare tra loro perchè facevano davvero fatica a digerire questa verità ed il suo profondo significato. “Ma quando stiamo male e viviamo delle situazioni di sofferenza e di angoscia come possiamo sorrdiere comunque? ” chiesero al maestro.
L’uomo si grattò la testa e e rivolse uno sguardo smarrito ai suoi giovani discepoli. “Se devo essere proprio sincero” disse, “faccio fatica a rispondere soddifacentemente a questa domanda. La verità è che mi trovo in grossa difficoltà a sorridere quando sto male. Certe volte mi è sembrato proprio di non ricordare più come si faceva a sorridere”
Il male non esiste o esiste?
Rimasero tutti qualche minuto in silenzio riflettendo su questa comune difficoltà fincè ilmaestro disse ai ragazzi: “Tuttavia so che c’è qualcuno che potrebbe aiutarci a capire meglio.”
Qundi continuò parlando loro del vecchio Maui, un anziano del villaggio che aveva ormai una quantità di anni indicibile e che ne aveva passate nella sua vita di tutti i colori. Egli Aveva avuto diversi infortuni molto gravi. Aveva perso la moglie e un figlio in giovane età. Il vecchio aveva avuto tutta una serie di gravi dissaventure, che a tratti l’avevano anche gettato nell’indigenza… La sua vita era stata una continua lotta, una succedersi di dolore e di sofferenza.
“Tuttavia” concluse il saggio “Io non ho mai visto Maui senza uno smagliante sorriso sulle sue labbra! Egli è uno splendido essere vivente. Dovete andare da lui e parlargli, sono sicuro che capirete.”
Il coraggio è determinante
I ragazzi rimasero senza parole nel sentir parlare di questo uomo così coraggioso. Perciò tutti insieme decisero di recarsi dal vecchio Maui e bussarono alla sua porta. La porta fu aperta dall’uomo stesso che si muoveva velocemente sulle sue stampelle di legno. Maui li accolse cordialmente i e chiese loro a cosa dovesse l’onore della loro visita.
Allora il male non esiste o esiste?
“Signore, è a causa di una frase che ci siamo trovati a discutere con il nostro insegnante” disse il meno timido di loro.
“Non capiamo proprio come possa continuare a sorridere imperturbabilmente una persona che viva le grandi difficoltà della vita. Il nostro maestro ci ha detto che tu sei il più adatto a farci comprendere questo perchè tu non smetti mai di sorridere qualunque cosa accada.”
Non ho mai conosciuto il male
Rispose Maui, senza smettere di sorridere: “Mi dispiace ragazzi, ma voi siete venuti dalla persona sbagliata!” con sincero stupore. “Ho tantisimi anni che non mi ricordo nemmeno più quanti siano e in tutto questo tempo non ho mai incontrato nessuna difficoltà! Gli Aumakua sono sempre stati generosi con me e mi hanno sempre protetto da ogni sofferenza. Come posso io spiegarvi come sorridere tra le difficoltà?”
Il male non esiste … decido io se vederlo
E noi sappiamo che questa storia è vera perchè ancora oggi le difficoltà si vivono solo se pensiamo che la vita sia difficle! Il male non esiste, tutto dipende dall’ atteggiamento rispetto alla vita e alle sue vicissitudini. Restare focalizzati sul positivo cambia l’esperienza di ciò che è. Mahalo Nui Loa.
Questa storia è contenuta nel libro”Le storie di Maui – 111 gradini verso la felicità“
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E ovviamente non perdere “Il viaggio di Maui”
Ciao Giovanna, ho una domanda: se il male non esiste ma il mondo ne è pieno, sono i miei occhi che lo vogliono vedere e in realtà non c’è? Perché sia che io guardi il Tg o viva da eremita e non sappia nulla di ciò che accade nel mondo, la guerra in Siria c’è realmente, le persone e i bambini vengono massacrati realmente, non dipende da ciò che vedo o penso io. Quindi trovo difficile capire e metabolizzare questa cosa. Pratico O’hoponopono da poco ma non riesco a non pensare a complotti e forze oscure che tramano nell’ombra per renderci schiavi (o mantenerci, visto che dura da millenni questa schiavitù). Tutte le filosofie parlano di yin e yang, bene e male, luce e ombra, e nostra responsabilità nel scegliere da quale parte stare. Sbagliano tutte? O meglio, fanno errori di valutazione?
Grazie se mi vorrai rispondere.?
Tutte le filosofie parlano di relatività e di percezione limitata (umana) delle cose. Una cosa è come noi interpretiamo i fatti, un’altra cosa sono i fatti!
Questa è una “favola”. Se hai voglia puoi approfondie la questione qui: https://www.giovannagarbuio.com/nessun-male-viene-per-nuocere/ e qui: https://www.giovannagarbuio.com/chi-fa-il-male-lo-fa-per-ignoranza-del-bene/
Quindi le ingiustizie e le grandi tragedie non devono toccarmi perché sono solo percezioni? Perché sono decisioni prese da qualcuno per far male a qualcun altro e io devo restare indifferente? Per me è impossibile, sono una persona molto sensibile e non riesco a guardare il mio orticello ed essere felice per come è bella la mia vita senza vedere ciò che accade fuori. Mi sembra egoistico. Chi fa cose terribili aiuta l’evoluzione umana? Si dice che in questa epoca siamo 7 miliardi incarnati per assistere ai grandi cambiamenti però moltissimi individui di questi 7 miliardi non sono consapevoli dei cambiamenti e anzi vivono esperienze disumane di povertà e sofferenza, noi stessi siamo sottomessi da élite che ci limitano in diritti e libertà… Vorrei tanto che questo cambiamento fosse più rapido ma so che ci vorranno secoli per ripulire la madre terra dalla vecchia energia. E nel frattempo? Fingiamo che il male non esista? Scusa ma credo mi sfugga qualcosa e fatico ad afferrarlo…
No non è che non devono toccarti se ti toccano c’è una ragione ed è pono… ma devi sapere che anche dietro le grandi tragediè c’è L’Amore in espansione che lavora e questo ti consente di cambiare atteggiamento rispetto ai fatti… che non vuol dire non farsi toccare. Nessuno ha mai detto di non guardare fuori… anzi se le cose arrivano alla tua percezione è perchè tu intervenga… ma perchè tu intervenga con consapevolezza non facendoti risucchiare dal vortice della lotta contribuendo ad alimentarla. Però chi fa cose terribili sì aiuta l’evoluzione umana… ma l’evoluzione umana deve andare verso il non più bisogno di verificarsi di cose terribili quindi il nostro intervento ispirato deve andare in quella direzione. Il cambiamento ci metterà il tempo che gli serve che non è detto ci vogliano secoli… tutto dipende da quanto io (o tu per te) continuo ad alimentare i miei conflitti
Grazie Giovanna, wonderful as always!!
non ho da commentare ma solo riflettere e provare …. che il male non esista ed esiste solo se creato da noi l’avevo già assorbito. Probabilmente crogiolarci in questo dolore da noi stesso creato è la seconda parte di un macchinoso meccanismo che alimenta se stesso.
quindi , da questo momento, non esisterà più nella mia vita nessun dolore ma solo esperienze!
grazie Giovanna buona giornata
Ciao a tutti: proverò a raccontare un breve e semplice sogno che ho avuto molto recentemente, mi sembra in linea con questo argomento anche se non riguarda esattamente questo post ma più in generale il concetto di colpa/peccato e via dicendo (Il significato è allegorico e non fate caso a strane coincidenze e abbinamenti tipici dei sogni).
Ero a Roma (città che nel mio vissuto personale ha sempre simboleggiato autonomia e indipendenza) ed ero poco più che bambino, dovevo andare in un luogo prendendo una serie di autobus. Salito la prima volta timbrai regolarmente il biglietto, ma poi ai cambi successivi mi dimenticai di obliterare ogni volta (pratica che si usa a Bologna per non incorrere in una multa di 6 euro nonostante il biglietto sia regolarmente timbrato la prima volta ma non convalidato nel cambio…) in uno dei passaggi salii su un autobus piccolo, dimenticandomi di obliterare il cambio… e poco dopo salì a bordo un controllore alto e imponente. Ovviamente mi chiese il biglietto e gli mostrai il mio, obliterato sì ma senza il cambio… sapevo di essere dalla parte del torto. Il controllore se ne accorse subito e io lo anticipai “mi sono dimenticato di obliterare il cambio… purtroppo ho sbagliato”. Lui rispose prontamente: “sì però ti è andata bene, prenderai una multa da soli 6 euro piuttosto che quella da 30 euro per non avere proprio obliterato il biglietto”. “Si in effetti è così” risposi, anche se 6 euro erano comunque tanti nella economia di un ragazzino. Poi mi preparai a pagare e guardai nel portafoglio, avevo alcune monete e una banconota da 10 euro, così pensai di allungare quella. “Ecco i soldi” dissi “avete da cambiare?” “Certamente” rispose lui “e la prossima volta stai più attento!” Mi aspettavo di ricevere 2 monete da 2 euro in cambio, ma come per magia mi mise nella mano una quantità enorme di monete, inizialmente pensai che erano tutti spiccioli da pochi centesimi, ma poi mi resi conto rapidamente che erano tutte monete da 1 euro, 2 euro e qualcuna da 50 centesimi… mi ricordo di essere sceso dall’autobus e poco dopo mi svegliai…