Cosa è Reiki? Parliamone con la Master Dr. M.Elisabetta Gazzola
Sei nato con un potenziale, sei nato con bontà e fiducia, sei nato con un dono, sei nato con le ali. Non sei destinato a strisciare, perciò non farlo. Hai le ali, impara ad usarle e vola
Rumi
Cosa è Reiki
Mentre il tempo passa, sempre più profondamente comprendo come il compito di una Master Reiki o di una Terapeuta non sia suggerire agli altri cosa fare, ma piuttosto condividere con chi lo desidera le sue esperienze, le cose che ha imparato. E questo è in essenza cosa è Reiki
Come un seminatore che restituisce alla terra i semi che ha ricevuto, nella certezza che buona parte di loro troverà un terreno fertile, pronto ad accoglierli e farli germogliare.
Così un Seminario Reiki diventa una giornata di semina per cuori e anime pronti ad accogliere e fare buon uso dei semi che riceveranno. Ecco cosa è Reiki.
E’ richiesto solo di lasciare fuori la mente. Abbandonare il bisogno di pensare, di controllare e giudicare. Rendendosi disponibili ad accogliere qualcosa di nuovo che forse potrebbe illuminare la nostra vita.
Che differenza c’è tra Ho’oponopono e Reiki?
Certamente la risposta a questa domanda istintiva e un po’ razionale che prende il via dalla conoscenza è che sono due cose molto diverse che sono nate in civiltà diverse e lontane fra loro e quindi hanno storie e forse anche esigenze di partenza diverse. Naturalmente però entrambi sono degli strumenti efficaci per la nostra crescita e la nostra evoluzione che traggono la loro efficacia dalla saggezza di fondo che le anima e che si rifà alla Verità ancestrale che appartiene all’Umanità di ogni angolo della Terra.
Entrambi possiamo dire “si occupano” di energia, nel senso che hanno l’energia al centro della loro consapevolezza e della loro azione.
Se la risposta invece parte da un sentire profondo è automatico affermare che i due percorsi/processi sono in profonda sinergia e possono essere praticati entrambi indifferentemente e in complementarietà. Per chi pratica entrambi i percorsi diventa irrinunciabile recitare il mantra e sentire che anche Reiki si muove, in perfetta sintonia l’uno con l’altro.
Naturalmente sono due strumenti diversi, ma l’obiettivo è il medesimo per entrambi, come l’obiettivo del resto è lo stesso in ogni disciplina, dottrina, saggezza efficace: Riconoscerci nell’Amore che Siamo e rendere partecipe la Coscienza di questa nostra riscoperta.
Ho’oponopono nel processo pratico fa pulizia delle nostre memorie e con Reiki lavoriamo mandando energia alla nostra vita al nostro Karma, al nostro passato (memorie) per sciogliere gli stessi nodi energetici. Entrambi i percorsi nella loro pratica mettono in atto un processo di riarmonizzazione interiore e di pulizia delle scorie energetiche che appunto ci impediscono di riconoscerci nell’Amore. Cosa del resto che fa ogni pratica efficace di lavoro su di Sè.
Probabilmente tutte le cose che pratichiamo, impariamo, sperimentiamo dovrebbero essere come tessere di puzzle e andare ad incastrarsi perfettamente tra loro per creare armonia. E Reiki e Ho’oponopono sono così
Ricevere Reiki
Ricevere Reiki è una esperienza che può guidare ad una più profonda comprensione e accettazione della nostra vita e della nostra realtà. E sviluppa in noi un’attitudine nuova nei confronti dell’esistenza e dell’umanità.
Come Reiki ci insegna sin dal primo incontro, per crescere dobbiamo lavorare e imparare ad assumerci sempre di più la responsabilità della nostra vita.
Ma naturalmente non saremo mai soli, ci sarà sempre Reiki con noi a sostenerci. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki in occidente
Cosa è Reiki a queste latitudini: In Occidente Reiki si apprende attraverso tre livelli per consentire alla nostra mente di accedere gradualmente all’insegnamento contenuto in questa antica arte di guarigione.
Nel Seminario di primo livello Reiki parliamo di energia.
Impariamo che Reiki è una delle strade per diventare consapevoli dell’esistenza dell’energia. Scopriamo le sue leggi e impariamo ad utilizzarle attraverso le nostre mani per il benessere di noi stessi e degli altri. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Primo livello
Il primo livello richiede un intenzionale atteggiamento di non-fare, in quanto è l’energia stessa che agisce in modo adatto, proprio dove serve.
Noi ci facciamo canali, presenti e centrati, disposti all’ascolto. Ma ci limitiamo ad appoggiare le nostre mani e ad affidarci a Reiki, all’intelligenza e all’azione riequilibrante dell’energia. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Secondo livello
Il secondo livello ci porta invece la consapevolezza della responsabilità che abbiamo noi stessi nella realizzazione della nostra vita. Cioè nel portare la nostra vita dove vogliamo che vada, ed ecco che dal giorno in cui riceviamo il secondo livello, noi abbiamo degli strumenti nuovi per trasformare quello che desideriamo, quello che vediamo che è necessario trasformare nella nostra vita.
processi di guarigione
E più ancora ci accorgiamo che si mettono in moto dei processi di guarigione, di rilascio, qualche volta indolori. Altre volte passano invece attraverso momenti abbastanza complessi. Quest’ultima eventualità si verifica soprattutto se li attraversiamo senza consapevolezza.
Ci domandiamo perché ci troviamo in difficoltà. E questo finalmente ci porta a riflettere sul senso vero della vita, sul fatto che tutto ciò che ci accade è solo la manifestazione, la materializzazione di ciò di cui noi abbiamo bisogno per crescere.
Non siamo qui per caso
Se consideriamo che noi non siamo qui su questa Terra per caso, ma perché la nostra anima ha deciso di incarnarsi per imparare, per sperimentare delle lezioni, degli apprendimenti, entriamo in una prospettiva che suscita anche una visione che ci libera un po’ dall’angustia della visione ristretta legata alla dimensione terrena.
Ammettiamo che non siamo solo corpo e che anzi il corpo è la manifestazione che la nostra anima ha scelto per evolversi.
Una manifestazione che abbiamo scelto in un momento di consapevolezza. Che poi è stata nascosta dall’oblio perché nel momento in cui noi effettivamente materializziamo la nostra venuta sulla Terra dimentichiamo (contraiamo la malattia della dimenticanza) completamente tutto, salvo poi piano piano ricordarci chi siamo. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Terzo livello
Col terzo livello noi riceviamo un potente aiuto attraverso il Simbolo che otteniamo durante il seminario. Un grande simbolo di luce. Uno strumento perché questa consapevolezza, questo ricordo di chi siamo e cosa siamo venuti a fare sulla Terra, avvenga in una maniera più rapida e completa e in modo che possiamo avere consapevolezza e sciogliere i nodi che sono rimasti da sciogliere.
Anche il secondo livello con i suoi Simboli ci ha consentito di sciogliere alcuni nostri nodi, quelli a livello mentale e a livello emotivo, perché è a questo livello che i simboli del secondo livello agiscono.
Blocchi energetici
Quando però le nostre difficoltà nascono da un blocco a livello spirituale, è necessario che a scioglierlo ci sia di un Simbolo che agisca a livello spirituale. Cioè che ci guarisca attraverso la nostra anima.
Ed è questo che succede col terzo livello.
Il Simbolo del terzo livello è un potente simbolo che agisce a livello spirituale e porta con sè degli insegnamenti molto importanti. Insegnamenti che peraltro sono in perfetta risonanza con gli insegnamenti di Ho’oponopono occidentale e dei Maestri ascesi e questa è una conferma non da poco.
Ho scoperto, già dalla prima Lettura dei registri Akashici che i Maestri amano Reiki e ci esortano ad utilizzarlo come strumento di guarigione e di crescita spirituale e per diffondere la nostra Luce intorno a noi.
Una sintesi
Il terzo livello opera in qualche modo una sintesi tra l’atteggiamento del primo livello e quello del secondo.
Tutto ciò che riguarda il terzo livello ci porta nella direzione dell’armonia, dell’equilibrio, della sintonia e del superamento della dualità. Aprendo la porta alla dimensione di un superiore e più consapevole non-fare. Un lasciarsi andare, un equilibrio dinamico di rilassamento e concentrazione, un nostro fondersi con l’energia stessa.
Il terzo livello ci invita e ci guida ad accettare un diverso non fare. A creare dentro di noi il silenzio e a far fluire l’energia, per ascoltare cosa ci suggerisce ed essere tutt’uno con essa. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki – il non fare
Questo non fare non significa essere assenti e lasciare che le cose accadano da sole; significa piuttosto fare in modo che il nostro fare non sia mai in contraddizione con la voce del nostro sentire, del cuore, della nostra anima.
Una voce che non contempla giudizi, porta di fronte alle cose nel qui e nell’ora, a vederle per come sono, liberandoci da sensi di colpa e paure.
Quieto e fiducioso attendi
Sappi che tutto va per il meglio
E funziona in modo perfetto
Eileen Caddy
Per vincere le nostre resistenze, questo Simbolo di Luce, porta con sé anche un profondo riassetto energetico che ci predispone ad un nuovo approccio con la realtà rendendoci sicuri e fiduciosi che sino a quando ascolteremo la voce del nostro cuore e della nostra anima e riusciremo a conservare centratura e equilibrio, accadrà sempre la cosa giusta per noi.
Se lasciamo che sia la nostra anima a guidarci, a suggerire, tutto fluisce per il meglio dentro di noi e intorno a noi nella Luce e nell’Amore, con la consapevolezza che tutto ciò che ci accade è per la nostra crescita e per la nostra guarigione.
Nell’accettazione di ciò che è, noi troviamo la pace e l’equilibrio. Nel fluire leggeri nella luce troveremo le nostre risposte. Ecco cosa è Reiki.
La perfezione di tutto ciò che è
Essere consapevoli che tutto ciò che ci accade, è ciò che abbiamo richiesto per la nostra crescita e per la nostra guarigione, è un insegnamento che fa già parte del nostro sentire, lo abbiamo ricevuto già nei seminari di primo livello e di secondo livello.
E’ con grande emozione che ho scoperto che il Simbolo del Terzo Livello, la grande Luce splendente, il dono prezioso che riceviamo, ci permette di dare una maggiore attuazione a quello che già sappiamo. Ecco cosa è Reiki.
Attenzione
Attuazione è una parola con frequenze quasi magiche. E’ una parola che ho imparato dai Maestri dei registri Akashici, che durante una lettura mi hanno sorpreso dicendomi “meno capricci e più attuazione”.
Immagino che volessero dirmi che non basta sapere o credere di sapere. Ciò che conta è dare attuazione a quello che abbiamo imparato, dare inizio subito al cambiamento. Mettere in pratica ciò che sosteniamo di sapere.
L’attivazione di questo Simbolo è una scintilla che dà il via ad un profondo processo di cambiamento del proprio livello di coscienza e porta in dono maggiore chiarezza ed energia. Ecco cosa è Reiki.
Come agisce Reiki
Naturalmente per parlare di Reiki dobbiamo partire da una visione energetica dell’uomo, dell’universo e della vita. Una visione che ci consenta di considerare anche gli aspetti più sottili della nostra esistenza.
Noi sappiamo che se noi viviamo ed esiste l’universo è perché tutti noi siamo percorsi da una forza vitale che ci tiene in vita.
Possiamo chiamarla energia, questa forza che sentiamo scorrere dentro di noi e della quale ci accorgiamo anche di più quando per qualche motivo scarseggia o viene a mancare.
Possiamo provare a fare un piccolo sforzo e immaginare cosa sarebbe l’uomo, cosa saremmo se non ci fosse dentro di noi qualcosa che ci rende vivi , una qualche forma di energia che ci spinge a vivere, che ci consente di correre, di ridere e di piangere, di soffrire e di amare.
Saremmo inanimati, non vivi.
Cosa è Reiki: Forza Vitale
Ecco cosa è Reiki.: questa forza vitale, che esiste dentro di noi certo non la possiamo facilmente misurare, né dimostrare scientificamente, ma possiamo vederne gli effetti: vedere le cose che succedono.
E gli effetti li vediamo per esempio nella qualità della nostra vita, nel nostro stare bene o male, nel nostro essere in salute o in malattia, in una parola: nel nostro essere vivi. Tutto dipende dalla presenza e dallo scorrere di questa energia, dalla sua quantità e qualità.
L’idea di questa energia è da sempre presente nelle culture antiche. Tutte le civiltà anche le più lontane tra di loro divise da oceani un tempo invalicabili avevano la consapevolezza della presenza fondamentale dell’energia e un termine per definirla. Noi oggi la chiameremo Reiki (Rei = universo, Ki = energia), in omaggio a Mikai Usui e ai giapponesi cui dobbiamo di aver salvaguardato per noi questa antica arte di guarigione attraverso l’energia, ma è comunque la stessa energia che gli indiani chiamano Prana, i cinesi Chi, gli Hawaiani Mana e così via. E che tutti hanno sempre posto al centro della loro cultura.
Un giorno forse anche la scienza arriverà a spiegarci di cosa si tratta.
Nell’attesa io credo possiamo fare benissimo a meno di spiegazioni e accontentarci di sapere, di sentire che c’è, di diventarne consapevoli. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki e il suo utilizzo
E, cosa ancora più importante, possiamo cercare di capire come funziona, quali sono le sue regole e come possiamo imparare ad utilizzarla bene, per il benessere nostro e degli altri.
L’energia c’è. C’è comunque, anche se noi spesso non la percepiamo, non ne siamo consapevoli. Molto spesso ce ne rendiamo conto solo quando viene a mancare o si blocca e noi ci ammaliamo.
Quello che noi possiamo fare è cercare di conoscerla imparare ad entrare in contatto con essa, imparare ad incanalarla ed utilizzarla secondo le nostre esigenze.
Con i seminari Reiki si inizia questo percorso di conoscenza dell’energia e cercando di farlo solo attraverso l’attenzione e l’esperienza. Mai durante i seminari Reiki viene chiesto di credere, ma solo di sperimentare. Non c’è nulla in cui credere, basta aprirsi a questa possibilità: che qualcosa funzioni anche se la nostra mente non riesce a spiegare come. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: è energia Vitale
Reiki è il nome con cui l’energia vitale è indicata in giapponese ma questo nome indica anche una tecnica attraverso la quale noi possiamo imparare a conoscere l’energia, a mettere in sintonia la nostra energia con quella universale, per diventare consapevoli dei suoi effetti, e utilizzarla attraverso le nostre mani per il benessere nostro e degli altri. la frequenza con cui lo utilizziamo migliora la nostra capacità di canalizzarlo.
Cosa è Reiki: guarigione
Mikai Usui, il monaco zen che ha riscoperto e diffuso nel secolo scorso la pratica del Reiki, consentendo che arrivasse anche in Occidente, definiva Reiki un’arte di guarigione. Ecco cosa è Reiki.
Se mi leggete io credo che abbiate già superato l’idea di guarigione della medicina allopatica, che mira esclusivamente alla soppressione dei sintomi e che crediate anche voi che la malattia e i suoi sintomi siano spesso solo dei segnali che ci avvertono che qualcosa non va nella nostra vita e nel nostro stato energetico.
Se e sino a quando il nostro stato energetico è in equilibrio, noi siamo in buona salute.
Quando qualcosa, sul piano emotivo o fisico rallenta o blocca lo scorrere dell’energia, ecco comparire i sintomi del malessere che possono manifestarsi attraverso disturbi psico emotivi, o esprimersi attraverso il mal funzionamento di qualche organo, attraverso la “malattia”.
Con Reiki noi possiamo mettere in atto un processo di guarigione energetica globale , che opera sì sul piano fisico, ma anche sul piano emotivo, psichico, mentale e spirituale e va a lavorare sulle cause dei nostri malanni Ecco cosa è Reiki.
I Seminari
Quando ho desiderato essere Master Reiki una delle cose a cui pensavo era la possibilità di accompagnare persone in qualche modo speciali che hanno scelto di percorrere un cammino a me molto caro, il cammino del Reiki.
Dopo aver sperimentato Reiki per tanti anni il mio sentire è ancora lo stesso. La grazia che accompagna un Seminario di primo livello mi induce spesso a pensare che sarebbe bene rendere obbligatorio per ogni umano avvicinarsi a questa antica arte di guarigione e ricevere almeno il primo livello.
Cosa è Reiki: Seminario di I livello
Il Seminario di primo livello è dedicato sostanzialmente a riflettere insieme su cosa è Reiki e su cosa può fare per noi.
A chi partecipa è richiesto solo di aprirsi a ricevere qualcosa che arricchirà la propria vita, lasciando aperto il cuore e dimenticando per un breve spazio di tempo preoccupazioni, paure e la mente col suo bisogno di controllare e di giudicare. Di aprirsi semplicemente all’esperienza. Nessuno mai parlando di Reiki chiede di credere, ma solo di sperimentare.
Attivazione
Il momento più importante di ogni Seminario è l’Attivazione.
Si tratta di un antico rituale simbolico che si avvale di simboli attraverso i quali vengono aperti i canali energetici in cui scorre l’energia nel nostro corpo e i chakra, e viene ristabilito il contatto con l’energia dell’Universo.
Durante l’attivazione viene anche attivato in tutto l’organismo un nuovo livello di energia che porta ad un nuovo livello di coscienza.
Dopo l’attivazione ognuno è pronto per utilizzare Reiki per se stesso e per gli altri attraverso le mani.
Pratica del Reiki
L’ultima parte della giornata è dedicata alla pratica del Reiki.
Si impara a trattare con Reiki noi stessi e gli altri, gli amici animali, le piante, e questo è forse il regalo più bello di Reiki. Si impara dunque ad utilizzare Reiki nella vita quotidiana, conoscendo e sperimentando i suoi tempi e i suoi modi.
- Auto trattamento
- trattamento agli altri
- l’equilibratura dei chakra
Si sperimentano, scambiandole, queste sequenze e alla fine della giornata ognuno le avrà imparate bene perché saperle bene dà sicurezza e disinvoltura.
Reiki, non dimentichiamolo, non è solo una pratica, ma anche un percorso spirituale,
Livello di coscienza
L’attivazione cambia il nostro livello di coscienza, cioè il nostro modo di percepire la realtà. Ci guida a vederla per quello che veramente è, libera dai nostri schemi mentali e percettivi, a distinguere ciò che è da ciò che non è.
Voglio aggiungere che per chi si accinge a ricevere l’attivazione di Reiki, forse la prima cosa da sapere è che per ognuno di noi l’incontro con Reiki è comunque una esperienza diversa, che avviene in modi diversi, con emozioni diverse e anche per motivi e con aspettative diverse.
Perché ognuno di noi è diverso e Reiki non aggiunge qualcosa che non abbiamo ma risveglia e manifesta qualcosa che è già parte di noi. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Seminario di II livello
Il Seminario di Secondo Livello Reiki è un seminario diverso da quello durante il quale si riceve il primo livello, un’esperienza che apre ad una nuova e più profonda comprensione della vita e della realtà .
E’ una esperienza dedicata a chi sente già in qualche modo dentro di se il desiderio e lo stimolo a crescere, a guarire e a portare Luce nella propria vita.
Cosa è Reiki: presa di responsabilità
Abituati alla dolcezza e alla leggerezza del primo livello, che ci guida a lasciare andare, a lasciare che sia Reiki a fluire attraverso di noi, a sentirci unicamente canali, adesso possiamo accogliere dentro di noi gli insegnamenti del secondo livello, che guidano invece ad assumerci la responsabilità della guarigione nostra e della nostra vita.
L’energia luminosa di Reiki è un impagabile strumento che insegna a distinguere il nostro sentire dai pensieri della mente, che spesso sono distonici, ci allontanano dal nostro vero scopo e ci impediscono di portare la nostra vita proprio là dove deve andare ed è giusto che vada.
Con il secondo livello si impara ad utilizzare consapevolmente, attraverso l’esperienza, alcune capacità che di solito non utilizziamo o utilizziamo inconsapevolmente, istintivamente. Come la capacità di immaginare e di visualizzare persone e situazioni.
Visualizzazione
Visualizzare significa semplicemente utilizzare l’immaginazione per creare dentro di noi un’idea, l’immagine di una persona o di una situazione.
E’ quello che facciamo abitualmente quando per esempio sogniamo ad occhi aperti. Per alcune persone è semplicissimo chiudere gli occhi e vedere colori, visi, avvenimenti, come in un film. Per altri è più difficile.
Col tempo e l’esercizio è possibile comunque per tutti arrivare a vedere, ma all’inizio è sufficiente anche solo immaginare la persona o la situazione.
C’è una cosa che non dico mai durante i Seminari: credetemi. Non c’è nulla da credere, occorre solo sperimentare
non credete in una cosa
solo perché molti ne parlano;non credete basandovi unicamente
sulle affermazioni degli antichi saggi;
non credete in nulla che si basi solo
sull’autorità dei vostri maestri o sacerdoti.dopo averle attentamente esaminate,
da: “Gli insegnamenti segreti delle sette Buddiste Tibetane”
credete soltanto alle cose che avete sperimentato
e trovato ragionevoli,
alle cose che faranno il vostro bene
e quello degli altri.
Alexandra David Neel – MEB Editrice
Esperienza individuale
Abbiamo detto che ricevere l’armonizzazione del secondo livello Reiki è una esperienza particolare, diversa rispetto quella che abbiamo vissuto durante il seminario di primo livello, perché si tratta di una esperienza individuale, frutto di una scelta personale ed spesso siamo in pochi perché questo consente di accogliere ed esprimere liberamente i propri dubbi e le perplessità.
Noi abbiamo imparato che col primo livello per far scorrere Reiki attraverso le mani non è richiesto nulla,se non di farci da parte, di farci canale e consentire all’energia di scorrere, restando solo testimoni.
Posso mettermi in contatto con l’energia e vedere se funziona.
Senza nessuna conoscenza e nessuna capacità particolare: poni le mani e Reiki funziona. Ecco cosa è Reiki.
Reiki funziona
Chiunque lo faccia, comunque lo faccia, Reiki funziona e a livello fisico l’energia di un Master non è diversa dall’energia di chi ha appena ricevuto il primo livello.
- Il secondo livello invece richiede un atteggiamento diverso che implica la presenza di una direzione, di un impiego intenzionale della volontà e della propria responsabilità: in sostanza di un fare. Possiamo e dobbiamo portare la nostra vita dove è giusto che vada.
- Il secondo livello mette in evidenza la realtà e questo significa che fa emergere alla coscienza anche aspetti della nostra vita, nodi, memorie, che non abbiamo ancora voluto o potuto guardare.
Chiavi di accesso all’energia
I simboli del secondo livello sono potentissime chiavi di accesso all’energia, e il loro utilizzo può consentirci di avere consapevolezza dei nostri blocchi emotivi e mentali e di conseguenza scioglierli, in qualche modo sanarli.
Come una lente per guardare con occhi nuovi la nostra vita, riconsiderarla e scoprire se e in quale misura è la vita che desideriamo, che ci assomiglia, che è adatta a noi.
E non meno importante ci fornisce anche i mezzi per cambiare, se c’è qualcosa che deve essere cambiato e di lasciare andare tutto quello che non ci serve più, per lasciare spazio al nuovo.
- Il secondo livello ci consente di acquisire per così dire potere, cioè consapevolezza e capacità di azione, di scoprire che possiamo intervenire nella nostra vita e in quella degli altri quando ce lo chiedono e ce lo consentono.
I simboli
Il fulcro del secondo livello sono i simboli attraverso i quali Reiki lavora anche a livello mentale ed emozionale.
Con l’attivazione dei simboli riceviamo gli strumenti e i mezzi del cambiamento: i simboli possono consentirci di rimettere in equilibrio l’interno con l’esterno, il presente col passato, di aggiustare gli equilibri, allontanando cose vecchie e attivando cose nuove e processi vitali utili alla crescita.
- Col secondo livello ci accingiamo a sperimentare consapevolmente il potere dell’energia, ad imparare a muoverla per mezzo dei simboli, trattare le emozioni, la mente, mandare energia anche a persone lontane, a situazioni ed eventi del passato e del futuro. Significa mettere piede in universi sconosciuti.
La fiducia
Possiamo dire che col secondo livello entriamo in una sfera nuova per muoversi nella quale è richiesta, soprattutto all’inizio una qualità nuova: la fiducia. La fiducia è la porta per entrare: soprattutto all’inizio, prima di aver modo di sperimentare, ci è richiesto di credere che sia possibile qualcosa che è in contrasto con ciò che la nostra mente razionale, la nostra ragione ci suggerisce.
Ci è richiesto di aprirci alla possibilità che Reiki possa con la sua luce andare ad agire sul piano mentale e su quello emozionale anche di un’altra persona, anche a distanza nello spazio e nel tempo.
Ci è richiesto anche di aprirci alla possibilità, che sapremo essere canali di questa esperienza, di credere in noi. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Seminario di III livello
Nel Seminario di Terzo Livello non si apprendono tecniche o trattamenti nuovi, ma si pongono le basi per un processo di guarigione di noi stessi e della nostra vita con una nuova consapevolezza e attraverso strumenti nuovi: il simbolo e gli insegnamenti ad essi collegati.
E’ un processo spirituale che avviene proprio attraverso il nostro rapporto con la vita quotidiana, ed e per questo che il colore, l’energia della nostra vita quotidiana cambiano.
Mano a mano impariamo a cercare e scoprire il messaggio celato in tutti gli eventi della nostra vita, anche in quelli più insignificanti. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Tensione consapevole
Attraverso questo sforzo, questa tensione consapevole, la nostra esistenza gradualmente cambia. Si armonizza con l’universo e noi scopriamo e sperimentiamo il significato più profondo di Reiki, la connessione tra la nostra energia e l’energia dell’universo.
Il processo si mette già in qualche modo in movimento al nostro primo contatto con Reiki. E noi già sappiamo bene che la strada è questa e spesso siamo convinti di avere già questo atteggiamento nei confronti della realtà.
Ma scopriamo ogni giorno che il cambiamento di coscienza non è ancora completo.
In realtà la nostra mente sa ed è in grado di pensare in modo nuovo. Ma il nostro cuore e il nostro corpo non riescono a lasciare che sia. Oppongono resistenza e continuano a sperare di poter cambiare le cose a modo loro, ostacolando di fatto il cambiamento e la guarigione. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Accettazione
Se non riusciamo a lasciare andare, se non riusciamo ad accettare sino in fondo ciò che ci accade, ciò che ci è accaduto, quello che si prepara e che l’universo ci propone, non possiamo davvero guarire. Quello che ci fa guarire è il nostro sì alla vita, il sì all’universo, il sì alla nostra realtà.
Si dovrebbe arrivare di solito al terzo livello dopo anni di pratica Reiki. Proprio per la difficoltà che ognuno di noi ha a lasciare andare, ad accogliere l’idea che ciò che ci accade è quello che ci serve per crescere e guarire. Ecco cosa è Reiki.
Bisogno di controllo
Siamo convinti nel profondo di dover controllare tutto, di dover operare per fare andare la nostra vita dove pensiamo sia giusto che vada, anche se ci porta ad opporci al naturale fluire delle cose.
Se vogliamo entrare nella danza della vita, dovremmo invece guardare con curiosità, dove ci sta portando l’universo. E muoverci in quella direzione accogliendo dentro di noi l’idea che ciò che accade va bene.
E’ un diverso livello di coscienza: le cose sono le stesse, ma noi le vediamo in modo diverso. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Una nuova visione
Il terzo livello ci aiuta predisponendoci alla profonda comprensione ed accettazione della realtà. E ci fornisce un diverso livello di coscienza, una lente nuova attraverso la quale vedere e interpretare .
Mano a mano che rendiamo più profondo il processo di accettazione, Reiki ci sostiene con la sua Luce.
Il simbolo accende in noi una Luce che ci dà stabilità, centratura, e ci aiuta a vivere in coerenza con le cose che crediamo.
Ci fornisce la forza interiore che ci consente di attraversare la difficoltà senza perderci come se non costituisse una minaccia.
Non fingendo che non ci sia, ma senza lasciarsene condizionare troppo. E sapendo che quando sarà il momento sentiremo, capiremo, sapremo la cosa giusta da fare. Ecco cosa è Reiki.
Ricordare di utilizzare Reiki
Chi riceve il Terzo Livello ha a disposizione uno strumento potentissimo, solo dovrà ricordare di utilizzarlo sempre.
Il suo Simbolo si accende dentro di noi e noi possiamo farlo diventare il filo guida della vita.
Se lasciamo che la luce di Reiki sia sempre la nostra guida, lei ci guiderà ad aver cura di splendere.
Dobbiamo solo ricordarci che non si tratta più di avere Reiki, di utilizzare Reiki, ma semplicemente di essere Reiki. Di avere la consapevolezza e la presenza di esserlo in qualsiasi situazione.
Qualche volta succederà di scoraggiarsi. In quei momenti non ci resta che accogliere lo scoramento. sSmettere di pensare e collegarci col nostro cuore, anche fisicamente. Anche se in quel momento ci costa un piccolo sforzo e crediamo che forse non basterà.
Alcuni parlano dell’antagonista, una immagine simbolica che rievoca la forza dei nostri pensieri, delle abitudini, degli schemi mentali, delle memorie, che vogliono trattenerci e ricondurci a ciò che abbiamo sempre fatto. Ecco cosa è Reiki.
Simboli Reiki
I simboli sono rappresentazioni grafiche che entrano immediatamente in contatto con il nostro inconscio.
Il nostro cervello lavora attraverso simboli e non attraverso la parola. Il simbolo è una linea di forza.
E’ per questo che ogni religione, ogni credo si è avvalso da sempre di un simbolo per trasmettere i propri valori.
La croce per i cristiani, il tao per gli orientali , la stella per gli ebrei, l’occhi di Kanaloa ecc…
I simboli non ci trasmettono solo un’immagine, ma tutto il mondo che a questa immagine è in qualche modo connesso
I simboli Reiki sono ideogrammi giapponesi di origine sanscrita, riscoperti secondo la tradizione da Mikai Usui, risalgono ad almeno 2500 anni fa e sono rappresentati con figure e suoni (mantra).
Durante l’attivazione di secondo livello Reiki, questi simboli vengono immessi nel campo aurico, ad un livello che possiamo definire, tutto sommato, inconscio. E da quel momento essi agiscono come chiavi di accesso all’utilizzo dell’energia universale per la nostra guarigione e la nostra crescita spirituale.
Il Terzo Livello Reiki, non è una bacchetta magica che ci consente di evitare le difficoltà che sorgono nella dimensione terrena, perché queste sono semplicemente la realtà attraverso la quale noi possiamo sperimentare. Però ci mette in condizione di sviluppare dentro di noi le qualità per accettare le prove della vita senza perderci.
La vita, ci manda delle prove per superare il nostri limiti e se noi guardiamo con consapevolezza ci aiuta a superarli. Se noi non ci impegniamo a farlo, la vita ci riproporrà la stessa esperienza più e più volte. Sino a quando ci fermiamo e affrontiamo il nostro nodo. Ecco cosa è Reiki.
Soffrire non è necessario
Quando sbagliamo e ci capiterà spesso di farlo, invece di cedere alle lusinghe dell’antagonista, che vuole farci tornare indietro, non ci resta che tirarcene fuori al più presto. Anche pensando alle parole di Paulo Coehlo: non affoghiamo perché siamo caduti in acqua, ma perché impieghiamo troppo tempo a uscirne.
Lasciare andare le memorie
Ho’oponopono ci suggerisce un potente mantra per lasciare andare le memorie che ci condizionano. E ci ricorda di fronte ad una difficoltà di benedire il bene contenuto nella situazione e di chiedere di vederlo.
Ognuno di noi trova dentro di sè la strada per ritrovare la prospettiva, perché di questo si tratta.
Giovanna Garbuio ci ricorda in un libro che “Soffrire non è necessario” (è una lettura chevi consiglio). Ma l’essenziale che noi soffriamo perché non abbiamo la giusta prospettiva. Guardando la realtà con animo diverso scopriamo la sua perfezione e non soffriamo più, semplicemente perché non ne abbiamo più motivo. Ecco cosa è Reiki.
Quello che accade ci serve
Ciò che ci succede rappresenta semplicemente l’insieme delle lezioni di cui abbiamo bisogno per crescere. Per intraprendere e proseguire il nostro cammino di evoluzione, per realizzare la nostra vita. E’ quello che abbiamo chiesto per evolverci.
E’ la naturale espressione, la conseguenza del nostro vissuto, delle esperienze che abbiamo fatte, delle azioni che abbiamo compiuto, di ciò che gli altri hanno fatto nei nostri confronti. Possiamo anche definirlo il nostro Karma.
A seconda dei nodi che dobbiamo sciogliere, delle cose che dobbiamo imparare, delle nostre memorie, l’universo si occupa di mandarci l’esperienza che ci è utile. E Reiki accelera di solito il percorso. Ecco cosa è Reiki.
Cambiamento interiore
Chi si occupa di energia sostiene che energeticamente esistono momenti in cui è meglio e più facile impostare dentro di noi il cambiamento che ci permetterà di affrontare la realtà senza perderci.
Io credo che il momento giusto sia sempre ora, sia il momento presente, senza più indugi.
Possiamo creare il cambiamento in noi subito, cercando di vivere nel qui e ora, cercando di accogliere ciò che accade senza giudicare.
Non è nè buono, nè cattivo, è semplicemente ciò che è. Cercando di capire cosa ci vuole dire e cosa ci può insegnare.
Benedizione
L’insegnamento Ho’oponopono di cui abbiamo parlato : Benedico il bene presente in ogni situazione e chiedo di vederlo, è un modo semplice per cambiare la lente attraverso la quale guardiamo la realtà.
Possiamo scegliere in ogni momento con consapevolezza. Cambiare lente e mettere in connessione la mente con il cuore, per scoprire cosa l’esperienza può insegnarci. Sentendoci meno impotenti e un po’ più protagonisti della nostra vita e attuare ilcambiamento di livello di coscienza: le situazioni sono le stesse ma noi siamo cambiati. Ecco cosa è Reiki.
Diventare Reiki, essere Reiki, significa esserlo in ogni momento della nostra vita
Sperimentando la possibilità di entrare stabilmente in contatto con l’energia del cuore e non perderla mai di vista. Di imparare a trascendere l’ego per collegarci con l’energia del cuore ogni volta che lo desideriamo.
Anche quando la vita attiva ci costringe a chiudere il cuore e a utilizzare l’energia di altri chakra, in particolare del terzo, il chakra che esprime la nostra capacità di azione, la nostra volontà e il nostro potere personale e ci consente di occupare e di difendere il nostro posto nel mondo.
E proprio in queste situazioni che non dobbiamo perdere la prospettiva.
Essere nell’Ego
Il terzo chakra ci connette con una modalità che possiamo chiamare essere nell’ego. Cioè utilizzare tutti gli strumenti, le maschere, l’immagine di noi di cui ci siamo dotati per entrare in relazione con gli altri e attraversare il mondo ma noi sappiamo che non dobbiamo identificarsi con essi appunto perché sono maschere e non il nostro vero sentire.
“Essere nell’ego” è lo stato di coscienza esattamente all’opposto di ciò che definiamo essere Reiki. E significa lasciare che a guidarci sia la voce dell’unico vero maestro che abbiamo, il nostro cuore.
Quindi nell’attraversare la dimensione terrena, il nostro modo deve essere ricordarsi che la realtà è solo un ologramma, creato da noi stessi per sperimentare ciò che la nostra anima ha bisogno di sperimentare.
Possiamo dire che siamo pronti a ricevere il terzo livello, quando il nostro cuore è pronto. Quando scopriamo di essere disposti a lasciarlo libero di esprimersi. dDi soffrire e di gioire senza paura e che siamo pronti ad accogliere dentro di noi la certezza di essere parte di un disegno superiore, possiamo dire divino, all’interno del quale il nostro disegno personale è scritto e può essere solo accelerato, per esempio con Reiki, o rallentato e reso più difficile dalla nostra inconsapevolezza e dal nostro attaccamento.
Accogliere ed accettare il nostro percorso
Quando siamo pronti ad accogliere ed accettare il nostro destino, che non significa rassegnarsi ed aspettare, ma piuttosto operare attivamente ma ascoltando la voce del nostro cuore e prestando attenzione ai segnali di cui spesso l’universo è generoso.
A differenza delle voci dell’ego, la voce del nostro cuore è un sussurro che spesso si confonde con le tante, innumerevoli altre voci.
Per riuscire a sentirla dobbiamo sviluppare dentro di noi una capacità particolare: la capacità del silenzio e della attenzione interiore, cercando la strada più giusta per noi.
La meditazione è considerata la strada per raggiungere lo stato di silenzio interiore. E naturalmente è vero però una volta che abbiamo capito il meccanismo diventa tutto più semplice e possiamo regalarci in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione qualche attimo di silenzio interiore. Io utilizzo il movimento e la meditazione, ma ognuno di noi può utilizzare il mezzo che sente più in sintonia, anche una passeggiata in campagna, la barca a vela o il footing. Ecco cosa è Reiki.
Cosa è Reiki: Seminario Master
Il Master è un Seminario riservato a chi dopo aver ricevuto il terzo Livello, desidera dedicarsi alla diffusione e all’insegnamento di Reiki.
Alle persone che hanno ricevuto il terzo livello io dico che se desidereranno ricevere il Master, sarò felicissima di percorrere al loro fianco anche questo ulteriore cammino.
E auguro di cuore che essere Master sia la strada di ognuno di loro perché creare unnuovo Master è come accendere una nuova stella nel cielo.
Una piccola luce nell’universo, che se non ci fosse a qualcuno mancherebbe per sempre. Ecco cosa è Reiki.
Diffondere Reiki
Essere Master, contribuire a diffondere Reiki, consente di partecipare con maggiori strumenti al processo di crescita e di trasformazione in atto nell’Universo.
Per sapere se siamo pronti ad essere Master, a contribuire alla conoscenza e alla diffusione del Reiki non ci sono test e nessuno può stabilirlo per noi.
Siamo pronti ad illuminare col nostro raggio di luce non appena sentiamo che tutto quello che abbiamo imparato e ricevuto è sceso dentro di noi, perché il nostro insegnamento non sia quello delle parole ma quello del nostro essere Reiki sempre, nella vita e nel quotidiano.
Se restiamo in ascolto, lasciando fuori la mente con il suo attaccamento e i suoi giudizi sarà Reiki a suggerirci la cosa giusta per noi. Ecco cosa è Reiki.
L’importanza del nostro esserci
L’Universo ci ricorda in ogni sua manifestazione l’importanza del nostro esserci e partecipare al cambiamento in corso con la nostra energia.
La fisica quantistica ci insegna che ognuno di noi è in grado di influenzare l’intera collettività. Non ha alcuna importanza la collocazione geografica di un singolo:
perché la vibrazione che ogni essere umano può trasmettere arriva ovunque, e si propaga come un’onda dalla forza prorompente.
Noi siamo chiamati a riflettere intorno a noi la nostra luce in ogni momento, a tenere alte le nostre frequenze, le nostre vibrazioni, e a restare in ogni momento connessi con la parte più luminosa di noi, a vibrare con la luce dell’Universo. Ecco cosa è Reiki.