Incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi…
L’incapacità di sentirsi liberi
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Sei davvero libero così come sei!
La libertà non è un qualcosa che può venire concesso dall’esterno [nemmeno da stati o chiese n.d.a.], da qualcuno di diverso da te o dalle circostanze del momento. Se così fosse, non sarebbe libertà ma per l’appunto concessione. Se allora la libertà non viene da fuori, vuol dire che è dentro di te, che scorre in te in ogni istante e puoi tuffarti nel suo flusso quando vuoi.
E infatti, se rivolgi l’attenzione dentro di te, scoprirai che la libertà non è nel cosa, bensì nel come: nel come puoi affrontare e vivere ogni circostanza, nel come puoi cambiare prospettiva su ciò che ti è stato insegnato, giungendo a vedere le cose in un modo che sia solo tuo e perciò profondamente libero. Prendi per mano il te stesso più autentico e, superando insieme i limiti che ti sei e ti hanno imposto, arriverai davvero dove vuoi.
Spazio Interiore
L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi

Un uomo è veramente libero quando:
1. Non gli importa del giudizio degli altri.
2. Non ha immagini da difendere.
3. Non pretende niente da nessuno, condivide si, ma sempre rimanendo se stesso e facendosi i fatti suoi.
4. Non ha alcun bisogno di convincere, né di essere convinto.
5. Sta bene, sia da solo che con gli altri, ed ha sviluppato una grande capacità di addattamento, segno di intelligenza e di sensibilità.
6. Vive centrato, e non spinge, non tira, e non forza le situazioni, ma le osserva prima di agire sconsideratamente.
7. Non è più schiavo del bisogno di apparire, di attirare l’attenzione, e del bisogno del riconoscimento sociale.
8. Non ha più bisogno di mentire a se stesso.
9. Non ha più bisogno di mentire agli altri.
10. Fluisce con gli eventi e rimane sempre sciolto e naturale. Accetta totalmente se stesso, la vita e gli altri. Nulla ha più il potere di imbrigliarlo.
Roberto Potocniak
Cambio di paradigma perchè l’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi

Finchè continueremo a vederci, tutti gli esseri umani e gli altri occupanti del pianeta Terra (animati e inanimati) come unità separate tra loro e separati ognuno dalla Terra stessa, non riusciremo a cambiare veramente la situazione. E ancora di più… Finchè continueremo a non sentirci in connessione con la “situazione” e a non scorgerne l’Amore che la anima… Non cambierà niente!
Perchè paradossalmente, finchè resteremo convinti della necessità che la situazione vada cambiata o controllata, non la cambieremo.
Dobbiamo proprio cambiare atteggiamento mentale e smettere di pensare che la Natura, da cui noi tutti deriviamo, evolva e si sviluppi attraverso il conflitto e la competizione, dove il più forte è quello destinato a sopravvivere e a svilupparsi influenzando tutta l’evoluzione della specie.
Questa visione fortemente legata al concetto meccanicistico della realtà, è quella che ha determinato e alimentato gli scontri e le guerre dei secoli passati ed anche l’attuale “crisi” planetaria che stiamo vivendo, ma anche tutti i conflitti della vita quotidiana di cui siamo sempre protagonisti attivi anche quando ci convinciamo e ci ripetiamo di essere esclusivamente portatori di Luce. Se siamo coinvolti in una disarmonia se stiamo vivendo un disagio… a qualche livello lo abbiamo generato.
Il marito che controlla la moglie, la moglie che controlla il marito, il genitore che controlla i figli, e tutti che, in un modo o nell’altro, cercano di avere una qualche forma di controllo/potere sugli altri, sulla vita degli altri, ed ora ci meravigliamo se lo Stato vuole avere il controllo sui cittadini?
Roberto Potocniak
L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi
Nonostante le recenti scoperte scientifiche abbiano ormai decretato la falsità di questi concetti, restiamo tutti fermi e ben saldi nelle nostre convinzioni e per quanto non ci risparmiamo nel dichiarre a gran voce che invece ci stiamo svegliando e stiamo lavorando per la nostra crescita spirituale, che siamo Uno e siamo responsabili al 100% della nostra realtà, i nostri comportamenti vanno in direzione esattamente contraria a queste dichiarazioni.
Continuiamo a combattere chi non la pensa come noi, a screditare chi agisce divertamente da quello che riteniamo giusto… per il bene dell’intera umanità certo, ma intanto continuiamo ad alimentare conflitti con l’ottimo intento di generare pace. Certo l’intento è eccellente, ma è il modo di realizzarlo che è assolutamente illusorio, anzi controproducente!
Continuiamo a combattere, ad incavolarci, ad accusare i responsabili di tutte le ingiustizie che vediamo nel mondo. L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi

Mors tua vita mea
Tutti coloro che hanno abbracciato il nuovo paradigma (modello di riferimento), o che cercano di farlo, si dichiarano consapevoli che la crisi di proporzioni titaniche (che riguarda sì il campo economico, ma riguarda altrettanto gravemente il campo sociale, ecologico, climatico, energetico, della salute ecc…) che tutto il pianeta sta affrontando, dipenda proprio dal perdurare della visione meccanicistica competitiva del “mors tua vita mea”, del io ho ragione e tu hai torto e chi non la pensa come me è un cretino (quando va bene).
Visione che ha determinato per altro situazioni che vanno dalle crociate, alla crisi atomica, passando per tutte le guerre e i conflitti del pianeta.
Ma nonostante queste dichiarazioni i comportamenti, l’atteggiamento verso le situazioni non cambia. L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi.
La perfezione del Tutto

“Il sistema e’ perfetto cosí com’è. L’unico che deve cambiare sei tu! Esci dal tumultuoso torrente degli eventi e prendine il controllo. Sii domatore di fiumi. Nell’ accusare il sistema del tuo fallimento lo stai idolatrando, gli stai assegnando i poteri di un Dio, trasferisci la Forza da te a lui.
Il Sistema è perfetto, così come l’universo è perfetto. La responsabilità di uscire dal Sistema è solo tua. Ma se vuoi essere libero devi esserlo rispetto ai tuoi stessi meccanismi interiori, non rispetto a qualcuno che si trova là fuori. Là fuori ci sono solo le tue proiezioni, i tuoi sogni, i tuoi incubi. Se sei infelice a causa del Sistema, allora il Sistema è più forte di te e se è più forte di te non puoi vincerlo.”
Salvatore Brizzi
L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi
Dobbiamo davvero cambiare il modo di vedere noi stessi e di conseguenza la nostra realtà. Ma per farlo non è sufficiente dire che lo stiamo facendo.
Il cambiamento necessario è un cambiamento interiore che riguarda personalmente ognuno di noi.
A me non me ne deve importare niente che tu cambi… la cosa fondamentale è che devo cambiare io! E per cambiare è sufficiente che comprenda che nemmeno io devo cambiare. Sì mi rendo conto che non sono ragionamenti facilissimi, ma tutto sta a cominciare ad occuparsene e poi un po’ alla volta non solo diventeranno facili, ma diventeranno ovvi. L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi.
Cambia prospettiva
Io non sono incazzata perché sono governata da incompetenti e ladri,
sono governata da incompetenti e ladri perché sono incazzata!
Questa è la verità! Quindi io devo occuparmi di me stessa e per prima cosa smettere di essere incavolata con il sistema (dove tra gli incompetenti e ladri c’è anche il signoraggio bancario, i vaccini, le scie chimiche eccetera)!
Io devo e posso intervenire su me stessa e sulla mia visione del mondo, non sul mondo! L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi
Se cambio io cambia tutto
anche circa l’incapacità di sentirsi liberi

Quando avrò profondamente modificato la mia visione e la mia prospettiva, allora vedrò che l’economia sostenibile e la rinascita del pianeta avverranno di conseguenza, senza grandi sforzi da parte di nessuno (nemmeno quello di occuparmi con tutte le mie forze di raggiungere la massa critica, ancora una volta la “massa critica” sarà raggiunta, quando io sarò sveglia, non un attimo prima, ma nemmeno un attimo dopo, se quella è la strada migliore) senza bisogno di dichiarare “illegali” stati, governi, banche ecc…
Dichiarazioni e operazioni che hanno come primo effetto quello di alimentare la conflittualità tra il cittadino (me) e le strutture che “dovrebbero” essere al mio servizio .
Ma se non lo sono, ribadisco, non è dichiarando la loro illegalità (conflitto), che risolverò il problema, non è passando il pettine sullo specchio che potrò sistemarmi la frangia. Perchè è l’incapacità di sentirsi liberi che ci rende schiavi !
La chiave per affrontare le crisi che minacciano la nostra sopravvivenza si trova nel costruire rapporti basati sull’aiuto reciproco e la cooperazione nell’adattarci ai cambiamenti invece di puntare il dito assegnando colpe e rendendo difficili queste alleanze vitali.
Gregg Braden
Mai contro
E con questo si intende ovviamente non prendersela nemmeno con banche, assicurazioni, governi, esponenti politici specifici, case farmaceutiche, magnati della finanza, multinazionali ecc… Che non significa non agire, ma invece significa agire in maniera ispirata, senza coinvolgimento emotivo e senza conflitto, con la consapevolezza che il fatto che io ho ragione, non determina che tu abbia torto.
Non a caso nella cultura orientale il concetto di crisi e il concetto di opportunità sono equiparabili e questo momento storico di profonda crisi mondiale porta con sé la possibilità inedita di affrontare finalmente un’evoluzione consapevole.
Le nostre menti consapevoli hanno potenzialmente la capacità di cambiare gli abitanti del pianeta Terra partendo da noi stessi e con essi il pianeta stesso e guarirlo (o meglio guarire la nostra percezione che il pianeta sia malato). L’incapacità di sentirsi liberi ci rende schiavi.
L’evoluzione dipende da me

La nostra evoluzione dipende dalla nostra capacità immediata di cambiare paradigma e con esso quindi modificare tutte quelle convinzioni che ci mantengono in questo impasse.
Accettare la nostra responsabilità circa la situazione in cui ci troviamo significa permetterci di utilizzare il nostro potere per modificarla anche radicalmente, e questo può avvenire in tempi rapidissimi se ci mettiamo nella giusta prospettiva e ci permettiamo di agire, indipendentemente da quello che faranno gli altri e indipendentemente da quanti altri faranno ciò che faccio io! Perchè è l’incapacità di sentirsi liberi che ci rende schiavi!
Tutto il potere viene da dentro (ma da dentro di me, non da dentro gli altri!)
Concludendo e rissumendo sull’incapacità di sentirsi liberi
Se senti ancora il bisogno di ribellarti, questo significa che non sei ancora libero dentro, nel tuo cuore…
Se stai ancora lottando contro qualcuno o contro qualcosa, contro qualsiasi cosa, questo significa che non sei ancora libero dentro, nel tuo cuore.
E non sto dicendo che non puoi dire la tua opinione riguardo a qualcosa che vedi che è sbagliato, non sto dicendo questo, mi sto riferendo al tuo stato d’animo, e non alla tua comprensione e bisogno di comunicare quanto hai compreso, ciò che sto dicendo è che non ci sarà più nessuna animosità, nessuna esagerazione o aggressività nelle tue parole e nei tuoi modi.Mi sto riferendo al tuo stato emozionale…
Quando si è liberi dentro, si è liberi dal bisogno di essere sempre accondiscendenti, di far contenti tutti pur di riuscire ad essere amati ed approvati, e si è liberi anche dal bisogno cronico di ribellarsi, di dare sempre contro a tutto e a tutti pur di riuscire ad essere se stessi.
Sempre ammesso che siamo riusciti a trovare questo “me stesso”.
Puoi esprimere te stesso ed essere te stesso a prescindere dagli altri, dalle loro opinioni, e quindi, anche dal bisogno di ribellarti.
Anzi, posso affermare per esperienza che solo quando non sentirai più il bisogno di lottare contro gli altri e contro la società per dimostrare di essere libero, per dimostrare agli altri e a te stesso di essere libero, solo allora sarai veramente libero. Libero ben oltre l’essere deboli, impauriti e condizionabili, e ben oltre il bisogno di essere aggressivi per dimostrare di non avere paura e di essere se stessi.
Libertà significa essere profondamente radicati nel proprio centro interiore, significa essere profondamente in pace con se stessi, sereni, aperti ed amorevoli.
Roberto Potocniak
Ciao Gio,
ormai sono consapevole che tutto, “la fuori”, rispecchia alla perfezione il mio “qui dentro”. Non ho più dubbi su questo, anzi, ne ricevo continuamente conferme. Perciò, mai come adesso, il mio lavoro interiore è finalizzato a riarmonizzare me stessa, in tutto il mio essere. Ora SO che dipende solo da me… La realtà è una mia creazione e, se miglioro io, automaticamente migliorerà anche tutto il resto. Perciò no, non me la prendo con nessuno, ma continuo a ripulire, ogni giorno, me stessa. Qualunque cosa venga a contatto con me, mi riguarda, ed è mia responsabilità ripristinare l’equilibrio lavorando su di me.
E poi, sai, una cosa è leggere queste cose sui libri, un’altra è sperimentarle…. Mentre leggi dici: Ok, fantastico! Quando si comincia? – Ma è quando lo Senti che cambia tutto. E, in base alla mia personale esperienza, puoi davvero Sentire, ed Agire, proprio quando, la comprensione, avviene su due livelli: quello emotivo, ma anche quello razionale, mettendo d’accordo anima, spirito e mente. Ed anche se non è una cosa che si può fare in un attimo, rimane il fatto che, una volta iniziato questo tipo di percorso, non si può più tornare indietro. Quindi io ce la sto mettendo tutta per creare una realtà migliore. E non smetterò mai di ringraziarti…..
Grazie Giovanna
Come sempre , riesci a trasferire concetti difficili, con una semplicità unica .
La tua straordinaria semplicità, mescolata alla tua genuinità, ti rendono una donna straordinaria, un valore aggiunto per ognuno, perché Tu Giovanna, arrivi al cuore