Giovanna Garbuio

Aiutare gli altri con Ho’oponopono mi ricorda che Io Sono perchè noi siamo e noi siamo perchè io Sono.

[inserito]

Aiutare gli altri con Ho’oponopono: a ognuno il suo percorso

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Tutto è Uno, l’Uno è Amore, perciò tutto è Amore in evoluzione verso l’espansione di se stesso in questo piano di esistenza.

Quindi se tutto è Uno, significa che io sono parte dell’Uno e contemporaneamente sono tutto l’Uno perchè tutto lo è… Perciò gli altri sono parte di me… O meglio sono anche loro, come tutta la realtà che mi circonda, un riflesso della mia interiorità. Sono in un certo modo e fanno determinate cose nella nostra vita, per mostrarci qualcosa di noi, spesso qualcosa a cui non stiamo dando la necessaria attenzione.

Perciò aiutare gli altri ha qualche senso solo se farlo riempie il cuore a me, se aiutare mi rende felice… se mi costa, bè prima di farlo sarebbe utile chiarirmi. Io sono qui su questa Terra con lo scopo di riconoscere chi sono (Amore) e lo posso fare attraverso l’esperienza delle gioia, perciò se aiutare gli altri mi dà gioia ben venga, altrimenti pensiamoci.

Allo stesso modo lamentarci o accusare gli altri di farci stare male, o di manipolar​ci o di rovinar​ci la vita, o desiderare che gli altri siano in un determinato modo o compiano determinate azioni, è un discorso completamente illusorio oltre che estremamente depotenziante e controproducente! E allo stesso tempo cercare di agire sulla realtà degli altri per farli stare meglio… non è efficace, perchè anche la loro realtà (per quello che ci riguarda) è un nostro riflesso.

La cosa più potente che possiamo fare per far stare meglio gli altri è vivere noi nella gioia in modo da non “avere più bisogno” nella nostra vita di qualcuno che stia male, o che non capisce, o che non ci vuole bene ecc…

Ihaleakala Hew Len
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

“L’unico modo che avete veramente valido, per aiutare gli altri con Ho’oponopono, è non provare a farlo. Solo la Divinità può farlo. Più cercate di aiutare una persona più tirate fuori rifiuti e spazzatura dal sub-conscio. La persona vi ascolterà e dopo riprenderà a fare ciò che faceva prima.  Perché sono le memorie che si riproducono nel subconscio della mente che controllano la nostra vita!  

Assumetevi il 100 per cento della responsabilità, fatevi da parte e liberate il vostro Sè dalle memorie. Allora sarete “Vuoti” sarete allo zero. Quando voi andate allo zero, tutti vanno allo zero, e solo nel vuoto la Divinità può ispirare.

Perciò se cercate di aiutare qualcuno è perché vedete che il problema è fuori di voi.  Il problema non è fuori di voi. Ciò che vedete fuori è un riflesso.

Andate dentro… fate la vostra pulizia… tornate al vuoto. Una volta che sarete lì, il problema sparirà da voi, è sparirà ovunque.

Il miglior regalo che potete fare al mondo, è il vostro Sè purificato.”

Ihaleakala Hew Len

Gli altri con Ho’oponopono

La premessa assolutamente necessaria che dobbiamo accettare e integrare è che noi abbiamo un enorme potere su noi stessi, ma non sugli altri e non sul percorso e sulle situazioni degli altri. Quindi abbiamo sì la felicità “a portata di mano”, ma a condizione che noi non basiamo la nostra serenità sul comportamento e sul percorso degli altri.

Noi possiamo modificare la nostra vita e la nostra percezione delle cose, ma non quella degli altri… Così come non ha alcun senso attribuire agli altri la responsabilità della manifestazione della nostra realtà. Noi possiamo attirare situazioni più allineate alla nostra serenità, ma non possiamo cambiare le persone e le situazioni a nostro piacimento. Aiutare gli altri con Ho’oponopono significa prima di tutto rendersi consapevoli di questo.

Possiamo puntare alla nostra felicità (e con questo contribuiremo enormemente e facilitare il percorso verso la felicità anche alle altre persone che condividono le nostre memorie) e su quello dobbiamo e possiamo lavorare, ma non è detto che la nostra felicità preveda che le storie degli altri si sistemino come secondo noi sarebbe meglio che facessero. O anche sì, ma finchè sentiamo il bisogno di aiutare gli altri con Ho’oponoponoe viviamo ciò che è come sbagliato, è questo che attrarremmo: bisogno di una storia diversa…

Quindi finchè continuiamo a vivere questa situazione come un problema sarà effettivamente un problema sempre più grande.

Responsabilità al 100% perchè gli altri con Ho’oponopono sono io

La manifestazione della mia realtà è mia totale responsabilità al 100%, perciò “​gli altri che mi fanno soffrire” sono una mia creazione. E adunqueanche aiutare gli altri con Ho’oponopono è qualcosa che riguarda me al 100%. Cioè (per essere più chiari ​altrimenti si ricade nel altrettanto illusorio e controproducente senso di colpa) “gli altri” e anche il loro eventuale bisogno di aiuto, sono uno strumento che io mi sono attratto per espandere l’Amore che è in me. Vedendo attraverso di loro che sono il mio riflesso, ciò su cui è opportuno che io concentri la mia attenzione e la mia energia ora. Questo concetto è alla base se vogliamo davvero aiutare gli altri con Ho’oponopono.

Ho’oponopono per aiutare gli altri

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Allo stesso tempo pretendere di “aiutare gli altri” nella direzione che io ho deciso sia la migliore per loro​, considerandoli quindi qualcosa di diverso da me da un lato e di sbagliato, quindi che necessita di essere modificato e direzionato, dall’altro, è un atteggiamento altrettanto figlio dell’illusione.

Don Juan mi aveva già posto di fronte a questo dilemma: non potevo in alcun modo aiutare il prossimo. Infatti, nella sua visione delle cose qualsiasi sforzo da parte nostra volto ad aiutare gli altri non era che un atto arbitrario guidato unicamente dal nostro personale interesse.

Un giorno che mi trovai con lui in città, raccolsi una lumaca che si trovava in mezzo al marciapiede e la misi sotto delle piante rampicanti, protetta. Ero certo che se l’avessi lasciata in mezzo al marciapiede qualcuno, prima o poi, l’avrebbe pestata. Pensai che, mettendola in un luogo sicuro, l’avessi salvata.

Lui mi fece notare che la mia supposizione era sbagliata, perché non avevo preso in considerazione due possibilità importanti.

​Carlos Castaneda

Un altro possibile punto di vista

La prima era che la lumaca si stava forse sottraendo a una morte certa, causata da un veleno depositato sotto le foglie delle piante. La seconda era che la lumaca aveva abbastanza potere personale da attraversare il marciapiede. Col mio intervento non avevo salvato la lumaca: le avevo piuttosto fatto perdere ciò che aveva con tanta pena guadagnato.

Volli allora rimettere la lumaca dove l’avevo trovata, ma non me lo lasciò fare.

Mi disse che era destino della lumaca incontrare sul proprio cammino un cretino che le aveva fatto perdere il suo slancio. Se l’avessi lasciata dov’era, forse sarebbe stata ancora capace di raccogliere abbastanza potere per andare dove era in procinto di andare.
Credetti di aver compreso il suo ragionamento ma, di fatto, non feci altro che annuire superficialmente. La cosa più difficile, per me, era lasciar vivere gli altri.»

​Carlos Castaneda

Cio che ci piace e ciò che non ci piace

La nostra realtà è un insieme di numerosissimi oggetti ed eventi. Alcuni dei quali “ci piacciono” e ne apprezziamo la presenza nella nostra vita. Altri invece “non ci piacciono“, ci danno fastidio (nel migliore dei casi) e disapproviamo decisamente la loro manifestazione nella nostra esistenza.

Ma il nostro scopo non è quello di eliminare dal mondo tutto ciò che non ci piace, per riempirlo di tutto quello che ci va più a genio. Siamo scesi in questa realtà fisica con l’intento di vivere noi la vita che ci eravamo scelti, non di plasmare tutto e tutti a nostro piacimento. E in questo rientra completamente anche il bisogno di aiutare gli altri ad essere o a manifestare la situazione che noi riteniamo migliore per loro (incluso guarire o uscire dai guai).

Non possiamo cambiare gli altri. Cercare di cambiarli per adattarli a come vorremmo che fossero, a come riteniamo meglio che siano (per il loro bene ovviamente), sarebbe come pretendere di trasformare una gallina in un’aquila. Ognuno è come è come tu/io/noi siamo come siamo.

Il nostro potere

Noi abbiamo un enorme potere, ma su noi stessi e sulla nostra personale realtà! Siamo qui per permetterci di vivere la vita che ci siamo progettati. E per farlo, l’unica via è permettere agli altri di fare altrettanto con la vita loro. Così come va bene a loro. Consapevolmente o inconsapevolmente. Le nostre scelte quindi non devono ostacolare quelle degli altri. Così come anche viceversa, le scelte del nostro prossimo non influenzeranno le nostre, se noi non vogliamo (e permettiamo) che ciò accada.

Normalmente gli altri con Ho’oponopono…

Quindi prima di partire lancia inresta a “catechizzare” il mondo con le nostre verità, ovviamente per il suo massimo bene, teniamo presente che ​ normalmente:

  • Chi sà non ha bisogno di convincere nessuno
  • Il bisogno di convincere gli atri spesso deriva dal bisogno di convincere noi stessi
  • La convinzione di dover/potere migliorare (salvare) gli altri ci porta sempre a non rispettare il loro libero arbitrio
  • Pensare di dover/potere migliorare (salvare) gli altri  deriva da un nostro giudizio sul fatto che loro stiano percorrendo il percorso sbagliato
  • Chi sa condivide il suo sapere solo se richiesto
  • Chi non s​a spesso ne parla di continuo come se sapesse
  • L’unico insegnamento efficace è l’esempio , camminare le proprie parole

Non prendiamola sul personale

Dunque non prendiamocela se alcuni non comprendono,  continuando anche a fare del male a se stessi, rimanendo in situazioni disarmoniche, da cui pensiamo potrebbero uscire se solo ci ascoltassero… E non restiamoci nemmeno male. E’ il loro percorso. Che non vuol dire che sia migliore o peggiore, più giusto o più sbagliato del nostro. E soprattutto rendiamoci profondamente conto che la nostra covinzione che quel percorso sia sbagliato… è appunto una nostra convinzione.

Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Perciò per aiutare gli altri con Ho’oponopono, se riusciamo a farlo con la nostra attenzione agganciata alla gioia che ci procurerebbe una situazione “migliorata” per loro e su quanto questo possa essere un sostegno molto efficace per loro, lasciando andare il bisogno che le cose prendano esattamente quella direzione, bene! Questo atteggiamento è molto utile per espandere gioia e coinvolgere chi Amiamo, rasserenando noi stessi anche riguardo alla loro situazione. Ma se lo facciamo per il dolore che proviamo circa la loro condizione, non facciamo altro che amplificare il problema, aggiungendo il nostro dolore al loro.

Noi non siamo responsabili di quello che gli altri fanno nelle loro vite. Noi siamo responsabili del fatto che “gli altri” siano nella nostra vita con i loro problemi. Per cui siamo responsabili al 100% (che non vuol dire nella maniera più assoluta colpevoli e questo è un altro lungo discorso) di ciò che accade agli altri nella misura in cui ciò che accade a loro ha influenza nella nostra vita. Quindi anche se ci fa soffrire.

Perciò ne deriva che la cosa più utile che possiamo fare per gli altri, mantenendo saldo il presupposto che ognuno ha il suo percorso e che non sta a noi decidere in che direzione deve o è meglio che evolva, è innanzitutto Amarli al massimo delle nostre possibilità. E in secondo luogo stare il più sereni possibili riguardo la loro situazione. Ogni nostra preoccupazione per loro non farà altro che appesantire la portata energetica di quello che gli sta capitando.

E’ il nostro Amore eventualmente a cambiare le persone

Non la volontà, non la forza, non le richieste, non le pretese, né la rabbia, né la gelosia.

È l’Amore che proviamo per loro a renderle migliori, ad aiutarle a essere quello che sono davvero, a lasciare che plasmino da sé il proprio corpo, la propria mente, il proprio spirito. È l’Amore che le Ama come sono (compresa la situazione che stanno vivendo n.d.r).

L’Amore del rispetto, della parità, dello scambio reciproco. L’Amore che non si aspetta niente (…). L’Amore che non addossa responsabilità, che non esprime giudizi, che non richiede prove, conferme, confutazioni.

Se Amo una persona, la cambio per sempre. Se mi Ama, mi cambia per sempre. Perché mentre tutto il mondo si aspetta qualcosa da me e mi vuole in un certo modo, quella sola, unica, mi dice soltanto «Sì.»

Gabriele Policardo

Serenità prima di tutto

Non cediamo dunque alla polemica e al sarcasmo. Non cediamo alla facile via del compatimento. Ascoltare è un potente balsamo, compatire è distruttivo. E’ vero che spesso le loro sono grida di aiuto, ma noi non possiamo aiutare chi non vuole essere aiutato. In realtà perchè non può essere aiutato. Almeno per ora, e inoltre non è per niente sicuro che abbia bisogno di essere aiutato

Il nostro percorso è il migliore per noi… non significa che chi fa scelte diverse, anche se gli procurano sofferenza, abbia torto…

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Integrità sempre

Comunque non desistiamo, diciamo sempre molto chiaramente e nel modo più semplice che conosciamo (parlare in semplicese è una gran dote) come stanno le cose.

Anche se il nostro interlocutore sul momento non comprende, noi abbiamo lasciato un seme che quando sarà il momento germoglierà.

Ma lasciamo che germogli con i suoi tempi e nella direzione migliore a prescindere da quale siamo noi convinti sia la direzione migliore… Lasciamo andare qualunque bisogno di controllo e di approvazione (non hanno nulla a che fare nè con l’altruismo, nè con il bene degli altri).

Aiutare gli altri con ho’oponopono non può essere una necessità

Dobbiamo abbandonare anche la “nostra necessità”  di aiutare gli altri perchè sostanzialmente quando cerchiamo di aiutare gli altri, direzionando il loro percorso, in realtà li stiamo intralciando, perchè impediamo loro di fare esperienza del Divino in loro stessi.

Noi  tendenzialmente non sappiamo cosa è giusto per noi, figuriamoci se possiamo saperlo per gli altri. Non esiste un percorso migliore di un altro, esiste forse una via più adatta a qualcuno e una più adatta a qualcun altro.

Ancora una volta integrità

E’ piuttosto triste assistere a divulgatori che screditano percorsi che hanno seguito fino a qualche momento prima, con l’intento di mettere in luce la “nuova” strada che stanno percorrendo adesso… che come detto non è mai migliore o peggiore in valore assoluto… è solo diversa!

E siamo solo noi a renderla migliore o peggiore in base all’atteggiamento con cui la percorriamo e non credo che l’atteggiamento di discredito e di critica distruttiva (spesso lontanissima da qualunque possibilità di confronto) possa essere una modalità efficace per la crescita di qualcuno!

Per splendere, dobbiamo illuminare le nostre oscurità, non cercare di smorzare la Luce degli altri!

La visione chiara di Andrea Panatta

Gli altri con Ho'oponopono
Andrea Panatta

Oggi è molto popolare in rete screditare la spiritualità da supermercato, e tutto quello che è uscito dalla new age.

Anch’io ero solito parlare male della new age e dei new agiani vari (mea culpa), come molti adesso parlano male della spiritualità in genere.. eppure scopro che molti di questi mal-parlatori una volta erano proprio come me, non solo accaniti fan ma anche attivisti di ciò che oggi contestano aspramente.

Ecco uno degli scherzi preferiti di quell’accozzaglia di reazioni inconsce che chiamiamo ‘io’. 

Prima amo quel qualcosa che sembra dare un senso alla mia vita senza senso, poi cerco di entrarci dentro, e magari scopro che non era ciò che credevo che fosse, quindi ne esco, cercando qualcos’altro, trovando magari qualcosa di più profondo (per il momento) e inizio a disprezzare ciò che c’era prima, quasi a volermi giustificare di aver fatto un errore tanto stupido.

​Andrea Panatta

Proiezioni

Non mi rendo minimamente conto che sono passato da una proiezione ad un’altra, da una maschera ad un’altra, forse più complessa, profonda, scientifica, o tradizionale, ma sempre maschera.


​Quindi se dal Reiki sono passato alla psicanalisi e adesso schernisco il Reiki, se sono passato dal pensiero positivo di Louise Hay alla meditazione classica e adesso prendo in giro chi pensa positivo mi sto dimenticando una cosa molto molto importante: Ciascuno risuona con ciò che rispecchia il suo livello evolutivo, il suo livello di coscienza.


Non c’è niente di giusto o sbagliato a prescindere. Anche noi schernitori di tutto ciò che ci sembra ormai infantile, superato, e obsoleto abbiamo avuto a che fare con quegli entusiasmi che sono stati i primi tasselli di un puzzle molto più complesso chiamato crescita interiore, ricerca, evoluzione.


​Perciò smettetela di mettervi su un piedistallo, come ho fatto anch’io, che credevo davvero di aver trovato qualcosa di più, di meglio.


Non fate l’errore che ho fatto io per anni di credervi superiori perchè parlate di Mindfulness invece che di Reiki, o perchè studiate Esoterismo da vent’anni invece che fare affermazioni positive.


Non pensiate che il fatto di essere da anni in un percorso tradizionale, codificato (yoga, qigong, taoismo, buddhismo, e quant’altro) o di avere un maestro di ‘lignaggio’ vi garantisca di essere tanto più avanti di chi fa trattamenti con l’eft, la pranoterapia, o il Pranic Healing… perchè non è così.


Ciascuno è sempre dove deve essere. Ne più ne meno.»

Andrea Panatta

Non cerchiamo di convincere gli altri con Ho’oponopono

Non ci crucciamo dunque e non cerchiamo di convincere gli altri, non ce n’è bisogno e non è il nostro compito. Limitiamoci a dare l’esempio di una vita serena e piena di gioia e armonia.

A qualcuno risulterà senz’altro utile, anche se magari non si tratta della persona con la quale stiamo interagendo, ma magari di un ascoltatore occasionale. E sempre Avanti tutta​ con gioia… che è un bel modo di procedere.

Perciò prima di tutto lasciamo andare tutte le nostre aspettative e lasciamici crescere. Siamo in corsa, non fermiamoci a discutere! Viviamo gioiosamente, cogliamo ogni occasione per essere felici.

Siamo felici e dimostriamolo

Se gli altri ci giudicheranno o non comprenderanno… non è un problema nostro! E in ogni caso essere felici e dimostrarlo è la cosa più efficace e proficua che possiamo fare per aiutare davvero gli altri.

La felicità, la gioia sono contagiose e l’Amore è guaritore di tutte le energie disarmoniche, anche quelle degli altri, sempre rimanendo all’interno del loro miglior percorso che, lo ribadisco, non è detto sia quello che noi pensiamo, siamo conviti, sia!

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Solo se siamo nella GIOIA possiamo espanderla

Solo sperimentando alti livelli di gioia possiamo espandere gioia. Perciò viviamo, cogliamo l’attimo, Amiamo e siamo felici in qualsiasi modo ci si presenti per esserlo. Non è la “morale comune” che ci deve fare da guida, ma il nostro cuore e il nostro Amore.

​​Come non ci dobbiamo occupare del giudizio degli altri, ma agire in coscienza con Amore, lasciando anche che gli altri blaterino se vogliono blaterare, così non cerchiamo di far fare agli altri ciò che noi riteniamo sia giusto, perchè sarebbe un imporre a loro il nostro giudizio.

E non sarebbe certo un comportamento amorevole? Proviamo a guardarlo dall’esterno… ci sembra amorevole? Ecco ci siamo dati la risposta da soli!

Ancora integrità e prsenza

Io faccio ciò che ritengo giusto, che non significa nemmeno fare tutto quello che posso, significa fare quello che ritengo giusto per la situazione, ma anche in relazione a me stessa.

Non possiamo annullarci per fare stare bene (che poi non è detto che quello che noi sappiamo essere bene per noi lo sia necessariamente per tutti) qualcun altro, oltre al fatto che ci sarebbe parecchio da discutere se sarebbe giusto annullarsi per ottenere qualsiasi risultato anche reale! Cerchiamo di esserne sempre consapevoli quando ci rapportiamo con gli altri con Ho’oponopono.

Anche perché a forza di focalizzarci sui comportamenti o pensieri o convinzioni degli altri, perdiamo di vista l’unica cosa importante: cosa possiamo fare noi per crescere e per contribuire all’espansione dell’Uno.

Se vuoi essere Amato, Ama!

Gioco di ruolo il Libro
Paramhansa Yogananda

​Se vuoi essere amato, inizia con l’amare coloro che hanno bisogno del tuo amore. Se vuoi che gli altri siano onesti con te, comincia con l’essere onesto tu stesso. Se non vorresti che gli altri fossero malvagi, smetti di essere malvagio.

Quando vuoi che gli altri siano comprensivi con te, comincia con l’essere comprensivo con chi ti circonda.

Se vorresti essere rispettato, devi imparare ad essere rispettoso verso tutti, sia giovani che vecchi. Nel caso tu desideri ricevere una dimostrazione di pace dagli altri, devi essere pacifico.

Nell’eventualità che tu desideri che gli altri siano religiosi, comincia con l’essere spirituale tu stesso. Ricorda, qualsiasi cosa vuoi che gli altri siano, devi prima esserla tu stesso, e vedrai che essi risponderanno nella stessa maniera. ​

Paramhansa Yogananda

Tutto è un mio riflesso anche gli altri con Ho’oponopono

E in più direi se vogliamo che gli altri smettano di essere autolesionisti e di farsi del male percorrendo un percorso che ci pare sbagliato, cominciamo noi per primi a smettere di essere autolesionisti con noi stessi e a pensare che in un Universo d’Amore in cui Tutto è Uno e l’Uno è Amore possa esistere un percorso sbagliato!

L’idea che sia necessario aiutare gli altri, è una delle più insidiose trappole che la mente umana abbia ordito.

Se accettiamo la possibilità che gli altri abbiano bisogno di aiuto per trovare la loro strada migliore, ci stiamo appunto scordando di essere parte di un Universo d’Amore e quindi accettiamo come possibile l’idea che Dio permetta a qualcuno di sbagliare strada…

Gli altri con ho’oponopono hanno il loro percorso!

Beh per fortuna che ci siamo noi che la sappiamo più lunga di Dio e sappiamo cosa è meglio per gli altri! La riconosciamo l’assurdità di questa affermazione vero?

Ognuno è responsabile per se stesso! … e ammetterlo per gli altri non significa essere egoisti e lasciare che gli altri si arrangino, ma è un passo per essere realisti e accettare come funzionano le cose, permettendo ad ognuno di percorrere la sua strada in libertà, così come noi percorriamo la nostra. L’autonomia reciproca è fortemente in sintonia con con gli altri con ho’oponopono.

Ognuno ha il diritto di vivere come vuole ed  ha anche diritto di scegliere il dolore e la sofferenza senza che noi ci intromettiamo.

Aiutiamo noi stessi

La cosa più efficace che possiamo fare per aiutarlo, è smettere di volerlo aiutare, e cercare di aiutare noi stessi, lavorando per la nostra serenità anche in riferimento a quella situazione. Ecco come gli altri con Ho’oponopono riguardano sempre noi.

Inoltre ricordiamoci bene che se proviamo pena o tristezza per qualcuno, per la sua situazione, ogni cosa che faremo per aiutarlo, sarà allineata a questa visione ed energeticamente contribuirà a potenziare questa vibrazione, per noi e per lui.

Anche il solo pensare male di lui o della sua situazione o della sua incapacità di uscirne, ​potenzia l’energia di quella visione. Se vogliamo essere utili a qualcuno che soffre, è fondamentale riuscire a concentrarsi sulle soluzioni, sulla guarigione, sull’armonia… non sul conflitto, sulla sofferenza e sul negativo della situazione.

Gli altri con ho’oponopono ci insegnano ad ESSERE!

C’è un modo molto semplice, immediato e potente per essere di aiuto a gli altri con ho’oponopono, senza interferire con il loro percorso e le loro scelte consapevoli o inconsapevoli: Essere ->​ 

  • un esempio di gioia ed armonia!
  • l’alternativa felice alla loro esperienza di sofferenza!
  • il cambiamento che vorresti vedere in loro!
  • un amorevole compagno di viaggio anche silenzioso

Perchè allo stesso modo “ognuno è responsabile per se stesso” vale completamente anche per noi, anche se stiamo soffrendo a causa della sofferenza di un altro che non capisce che deve cambiare strada.

Cambiamento

Se sto male significa che sto continuando a fare qualcosa che mi porta a stare male (a prescindere dal fatto che io stia ​male per cose mie o per comportamenti di altri o perchè gli altri stanno male), se sono serena significa che ho trovato la strada giusta​ e questo sarà di enorme aiuto anche per gli altri, che sono parte integrante della mia realtà quindi del mio stare bene e del mio stare male.

Essere d’aiuto a gli altri con ho’oponopono significa avere la consapevolezza di questo!

Questo è anche il senso del “fruscio delle stelle del mattino“, i suggerimenti che ci giungono dal nostro Io Superiore (Aumakua)!

Se voglio che le cose cambino devo cambiare io, se voglio che le cose continuino così, è sufficiente che io rimanga integralmente chi sono. Questo anche per tutto ciò che riguarda gli altri della nostra vita… se gli altri sono come sono è perchè io nella mia vita ho bisogno di quel tipo di altri!

Io sono pecrchè noi siamo

 e contemporaneamente

noi siamo perchè io sono!

Certo insieme all’accettare la nostra responsabilità al 100%, abbandonare le aspettative è una delle cose più difficili da fare per noi umani. Non c’è un sistema unico per riuscirci…. ma esiste una visione realistica da adottare.

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Devo cambiare io

​Se il comportarci come abbiamo sempre fatto ci dà sempre risultati simili (che non ci vanno bene!) dobbiamo necessariamente sperimentare strade differenti. Devo cambiare io! Essere d’aiuto a gli altri con ho’oponopono significa avere questa profonda e realistica consapevolezza!

Questo vale per qualsiasi situazione ci si trovi ad affrontare​ e per qualunque cosa facciano gli altri nella mia vita.

Noi ormai sappiamo che le nostre reazioni alle situazioni che viviamo dipendono da noi e solo da noi stessi e se continuiamo ad essere in ansia e a non trovare la pace (anche in riferimento al fatto che gli altri soffrono e non capiscono, o ci trattano male e nonci capiscono) è perchè dentro di noi c’è qualcosa che lo permette, quindi è giusto e forse è la cosa più proficua da fare  continuare costantemente a pulire, pulire, pulire

Pulire non significa combattere

Ma pulire non significa combattere, nemmeno per la Luce, quindi mentre puliamo, il consiglio è comunque​: cerchiamo contemporaneamente di accettare lo stato d’animo che non ci piace che ci fa stare male e con esso la situazione che lo determina.

Questo è un dato di fatto se vogliamo intervenire quando ci ricapita, nel momento in cui sentiamo sopraggiungere l’ansia, la tristezza, l’angoscia, proviamo ad accorgerci del fatto che è sempre la stessa cosa…

Vedremo che ne sorrideremo, magari dopo continuerà a venirci da piangere e non c’è niente di male nè di sbagliato nel farlo, ma se impariamo ad osservarci e a ringraziarci per esserci accorti, e per esserci dati l’opportunità di essere consapevoli…

Le cose sono sempre state a posto!

Un po’ alla volta cominceremo ad accorgerci che le cose si stanno “sistemando” … e il passo successivo sarà quello di accorgerci che le cose sono sempre state “sistemate”! Ecco come relazionarci con gli altri con Ho’oponopono.

​Anche nell’avere fretta di vedere dei risultati per esempio, non c’è niente di sbagliato; accettiamola questa fretta e osserviamoci avere fretta! Se l’Universo decide che è bene avere fretta ci rimarrà la sensazione, altrimenti evaporerà anche questa insieme alle altre.

Io dico sempre “​per essere felice sii felice“, ma mi rendo benissimo conto che ​se non ci sentiamo felici, non possiamo ​ sentirci felici solo perchè lo decidiamo, non possiamo essere felici così a comando.

Essere felici a prescindere per essere utili a gli altri con Ho’oponopono

Perciò sì “essere felici a prescindere” è l’obbiettivo. Ma siamo umani e dobbiamo accettare anche che per arrivarci dobbiamo compiere dei passi in quella direzione. Quindi quello che suggerisco è, anche se non siamo felici, anche se soffriamo… osserviamoci e siamo comunque grati dell’opportunità che l’Universo ci offre.

La gratitudine è una sensazione che si può cominciare ad evocare anche solo razionalmente. 

Scusa Grazie Ti Amo e affidiamo il compito al Divino che sa molto meglio di me come trovare la via più breve e gratificante per dare a me stessa l’immagine e la salute e l’armonia che merito.

Affidarsi per noi e per gli altri con Ho’oponopono

Naturalmente il Divino agisce solo per il meglio, senza interferenze di alcun tipo, è perciò che dobbiamo scegliere di affidarci a lui nel modo più fiducioso e grato, come faremmo col padre più amorevole e giusto. L’Universo vuole la nostra felicità perchè la nostra felicità è produttiva per l’evoluzione verso il bene supremo.

L’universo vuole  la nostra gioia poiché solo con queste emanazioni Esso riesce ad espandersi, ed è un meccanismo perfetto questo. NOI siamo l’Universo ed emanare Amore, gioia e gratitudine ci espande e ci evolve in sintonia perfetta con il Tutto. Così gli altri con ho’oponopono diventano il nostro strumento di consapevolezza.

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Non prendere nulla in modo personale

ci suggerisce Don Miguel Ruiz nel suo secondo accordo!

Mi sa che ce ne dimentichiamo un po’ troppo spesso.

Interpretiamo le parole e i comportamenti degli altri sempre come se gli altri avessero noi come modello di riferimento per qualunque loro azione o valutazione e… e quando questo non è (spessissimo) ne soffriamo!

La cosa triste è che nella gran maggioranza dei casi è tutto un nostro personalissimo film… quegli altri a cui attribuiamo l’incapacità di capirci,  l’incapacità di capire se stessi perchè non ragionano come faremmo noi e come sarebbe giusto, l’incapacità di amarci  o di amarsi ecc… probabilmente stavano solo seguendo il flusso dei loro pensieri (magari anche nati da un nostro spunto), ma non avevano più nulla a che fare con noi.

Gli altri con ho’oponopono sono strumenti per la nostra comprensione

non cadere nello sconforto Marina Borruso
Marina Borruso

​Immaginate per un momento che le azioni e i comportamenti degli altri nei nostri confronti non siano compiuti da loro, ma che si siano manifestati attraverso di loro. Che invece sia stata la vita a compierli. Che non ci sia nessuna valenza personale. Provate a sperimentare le relazioni da una pratica come questa. Il perdono, la comprensione e la compassione possono accadere allora molto più facilmente. ​

Marina Borruso

Prima di dire non mi hai capito o non capisci… ricordiamoci: “Non prendere nulla in modo personale”!

Gioco di specchi per aiutare gli altri con Ho’oponopono

La nostra realtà non è altro che la diretta conseguenza della nostra mente intesa come pensieri ed emozioni; questo ormai lo abbiamo assodato!

Tuttavia noi continuiamo a concentrare la nostra attenzione istintivamente sulla sofferenza, sull’ingiustizia, sul tradimento, sulla crudeltà, sul dolore, (complici anche giornali e telegiornali e chiacchiere al bar), ma il motivo è che è questo è quello che ci emoziona di più. E purtroppo è proprio questo quello che continuiamo a manifestare, anche quando continuiamo a vedere le persone che amiamo che soffrono…

Siamo noi che dobbiamo cambiare, non è necessario che loro capiscano niente… siamo noi che dobbiamo cambiare, se quella situazione ci procura disagio e sofferenza.

Aiutare gli altri con ho’oponopono Amandoli

L’unico modo davvero efficace per aiutare qualcuno è Amarlo… e amarlo non vuol mai dire direzionarlo, amarlo vuol dire essere una personaserena che dà gioia a chi Ama…

Perciò Amare un altro presuppone essere sereni e in armonia noi… prima di tutto. Ecco come possiamo davvero aiutare chi soffre.

Dobbiamo capire e fare profondamente nostro il concetto che possiamo davvero creare, attimo per attimo, una vita felice e piena di tutto il bene che desideriamo, scegliendo di concentrarci su pensieri di Amore e lasciando andare come elementi senza peso, risentimenti, odi e rancori, bisogno di controllo sulle vite degli altri,  fissando la nostra attenzione sul positivo e rispondendo con Amore a qualsiasi cosa la vita ci riservi.

Scegliere sempre l’Amore per aiutare gli altri con Ho’oponopono

La questione di fondamentale importanza è che dobbiamo imparare a scegliere sempre l’Amore per poterci circondare di Amore.

Siamo in grado di captare soltanto quello di cui abbiamo fatto esperienza (diretta o indiretta dove con indiretta si intende raccontata o trasmessa da altri) e la cultura umana mondiale è molto esperta di disgrazie e sofferenza e molto poco di amore e felicità. E anche gli altri con ho’oponopono fanno parte di questo meccanismo.

Basta consultare un qualunque libro di storia! Quindi forza! Alleniamoci a circondarci di Amore, a cogliere l’Amore intorno a noi, a rispondere ad ogni cosa con Amore e compassione, cerchiamo di capire chi ci sta di fronte, con tolleranza ed elasticità e senza giudizio (sembra facile!!!).

Facciamolo come allenamento appunto, magari imponendocelo se proprio non ci viene spontaneo, ma facciamolo sempre più spesso finchè non ne saremo talmente assuefatti da comportarci istintivamente solo così!

Lasciamo a gli altri con ho’oponopono il loro percorso

Se sentiamo quella irrefrenabile spinta a intrometterci nelle questioni dei nostri figli, dei nostri genitori, dei nostri fratelli, dei nostri amici o anche dei conoscenti, per salvarli da se stessi, rischia molto probabilmente di essere una motivazione indotta per giustificare il nostro bisogno di far andare le cose come noi vogliamo che vadano.

Se c’è una cosa che ho imparato è che io  non “devo” mai niente. Ma senza dubbio non devo (e non posso)  occuparmi delle questioni degli altri contro il loro volere.  E spesso sarebbe meglio che non ci occupassimo delle questioni degli altri nemmeno in accordo con il loro volere.  

Gli altri con Ho'oponopono
Aiutare gli altri con Ho’oponopono

Tutto passa, tutto scorre

​Tutto passa, tutto scorre, tutto cambia. Osservati, ascoltati, guarda intorno a te cosa accade e troverai un po’ alla volta tutti i collegamenti con chi tu sei. La tua realtà ti rispecchia, osservala e confrontala con chi sei ora.

Troverai tutte le corrispondenze e comprenderai eventualmente cosa cambiare di te per ottenere delle modifiche su ciò che vivi. Così funziona il meccanismo… meglio saperlo perchè funziona così anche se noi non lo sappiamo. A.mama!

Quando sei con un amico che soffre, quando il suo mondo non ha più senso, quando la confusione imperversa e non si trova pace.

Solo per un attimo, resisterai alla tentazione di migliorare le cose, di rassicurarlo, di dare risposte, o perfino di guarirlo? Offrirai la tua calma, il tuo ascolto, la tua presenza e il calore della tua spontaneità?

Matt Licata & Jeff Foster

L’Amore è sempre la cura

​Lo terrai stretto nel cuore, con la stessa tenerezza di una madre che tiene in braccio il suo piccolo? Lo accoglierai lì dove si trova, senza bisogno di cambiarlo o trasformarlo secondo i tuoi piani e bisogni? Gli resterai accanto, rimanendo con la tua impazienza e il tuo disagio? Guarderai nei suoi occhi vedendo te stesso?

Rimarrai con lui nell’inferno della guarigione, fidandoti della disintegrazione, sapendo di star solo assistendo allo sgretolarsi di un vecchio sogno? A volte non facendo nulla, ogni cosa si disfa, e l’amore si rivela essere l’unica vera medicina.

Matt Licata & Jeff Foster

Gli altri con Ho’oponopono non ci distolgano da noi stessi di cui loro sono il riflesso

A forza di focalizzarci sui comportamenti o pensieri o convinzioni degli altri, perdiamo di vista l’unica cosa importante: cosa possiamo fare noi per crescere e per contribuire all’espansione dell’Uno e al benessere degli altri. ​

Il Pilastro di Luce Meditazione guidata

Gli altri con Ho'oponopono

Giovanna Garbuio

Mi chiamo Giovanna Garbuio non mi piace definirmi, ma se proprio lo devo fare direi che sono una libera pensatrice. Sono inciampata nel 2008 su ho'oponopono e l'ho subito identificato come la via per lasciar andare tutte le domande! Sono stata la prima a scrivere qualcosa di strutturato su Ho'oponopono in Italia.  Sono entrata in contatto con la cultura Hawaiana dunque, quando ancora in italiano non c'era letteratura e quella poca che c'era era per lo più fuori stampa e quindi non più disponibile.

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  1. Che dire se non grazie mille, farò tesoro di questo articolo e di ogni singolo suggerimento indicato nel mio percorso personale.
    Grazie mille Gio come sempre Tutto estremamente professionale e stimolante.

  2. Ho letto piu volte questo articolo e devo ringraziarti Gio. Sono riuscita a vedermi sto provando a migliorarmi e spratutto ad amare, riconosco che nella mia via ho amato poco, e quando credevo di aiutare peggioravo tutto. Questo articolo lo rileggero parecchie volte ancora. Grazie

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