Depressione e Ho’oponopono: Come agire sulle memorie che generano la depressione e qualsiasi altro fastidio emozionale
Depressione e Ho’oponopono
La Depresssione è una malattia come tutte le malattie. Non c’è niente di sbagliato in essa e non c’è nulla di cui vergognarsi. La depressione è una malattia come può esserlo una gastrite o un’infiammazione al nervo sciatico. Può succedere a chiunque di contrarla e in quanto malattia va curata.
Anche la depressione (ma possiamo comprendere qualunque tipo di disturbo psicologico, come attacchi di panico, anoressia, dipendenze, fobie di varia natura, manie, ansia) come ogni malattia, è una memoria, cioè la percezione dei fatti determinata da esperienze passate valutate negativamente.
Quindi ci si può efficacemente lavorare con Ho’oponopono (in collaborazione con l’aiuto di un bravo specialista, che deve senza dubbio affiancare il lavoro energetico e spirituale).
Perciò depressione e Ho’oponopono sono due cose che si riguardano reciprocamente.
E prima si interviene anche con Ho’oponopono sulla depressione, meglio è, perché il rischio più pericoloso e subdolo è quello di diventare dipendenti della depressione nella fattispecie, come può accadere per qualunque altro livello di disagio emozionale, dagli attacchi di panico, al semplice pessimismo.
La resistenza delo stato di comfort rischia di renderci appunto dipendenti da situazioni di malessere che però in qualche modo riteniamo più accettabili dell’ignoto che comporterebbe qualunque tipo di cambiamento, anche se fosse palesemente in direzione del nostro maggior benessere.
Il meccanismo della mente umana è questo e non possiamo prescindere da esso.
E naturalmente non si può in nessun modo prescindere dall’aiuto attivo di un buono psicoterapeuta. Se siamo arrivati a questo livello significa che la vita ci sta mostrando che da soli non ce la possiamo fare, e anche chiedre aiuto è una forma di coraggio che può essere richiesta nel nostro percorso evolutivo.
Depressione e Ho’oponopono nella dipendenza
La depressione (ma anche i disturbi dell’alimentazione, i disturbi relazionali, i disturbi bipolari, i disturbi d’ansia, le dipendenze di ogni natura, i disturbi della personalità…) può creare dei forti legami nella nostra interiorità (memorie) perché rischiamo di leggerla come la dimensione a cui ci siamo abituati, quello che ci viene meglio e quello in cui ci riconosciamo.
Ne parliamo, andiamo dallo psicologo (azione indispensabile) o ci affidiamo ai farmaci, mantenendo ben attiva la vibrazione del nostro “problema” (zona di comfort). Tutto ciò alimenta ulteriormente dentro e fuori di noi questo stato, rendendolo sempre più forte e difficile da sradicare.
Anche le persone che attorno ci vedranno, ci tratteranno come depressi patologici, innescando ulteriori meccanismi in cui la depressione prospererà: per chi è fuori centratura anche la preoccupata considerazione da parte degli altri di un tale stato può essere di conforto, non di aiuto però, anzi uno stallo ancora più difficile da scardinare se non corriamo ai ripari! E questo tipo di attenzione genera la più potente forma di dipendenza.
Come aiutare chi soffre di depressione
Per inciso dunque l’unico modo davvero efficace che abbiamo di aiutare i nostri cari che soffrono di una patologia psicologica è quello di essere presenti senza essere opprimenti, di non sobbarcarci il ruolo di psicoterapeuti (non lo siamo e in questa veste possiamo solo fare danni), ma dimostrare loro tutta la nostra fiducia nelle loro potenzialità di cogliere l’opportunità cotenuta nella situazione, riconoscerla e metterla a frutto.
Facciamo vedere loro che non siamo preoccupati! Noi sappiamo perfettamente che loro hanno tutte le risorse per farcela, certo con l’adeguato aiuto, ma mostriamo loro che noi sappiamo che non sono realmente in pericolo. Più siamo in grado di stare sereni e di fidarci del fatto che loro coglieranno l’opportunità che tutto questo rappresenta, più saremo utili e d’aiuto alla loro guarigione.
La depressione è faticosa
Lo stato naturale dell’Essere è quello di essere felice. Perciò certamente essere depressi è molto più faticoso e difficile che essere felici perchè è evidentemente un modo di essere “contro natura” lontano dalla “normalità” di essere umani nel senso più profondo del concetto.
In realtà essere depressi è un atteggiamento impegnativo e che carica di un super lavoro la nostra forza di volontà! Ci ritroviamo a contrastare con tutto il nostro essere, la naturale propensione alla Gioia dell’essere umano, la cui Reale Identità è Amore, il cui atteggiamento naturale sarebbe fluidità, fiducia, sorriso e sicurezza di noi e del nostro operato e del nostro ambiente.
Noi abbiamo sempre una scelta e paradossalmente possiamo dire Scusa, Grazie, Ti Amo anche alla depressione.
Scusa e Grazie e i fratelli Insulti
Due amiche di nome Scusa e Grazie, spinte da un pizzico di curiosità, decisero di fare un giro all’interno del Club degli Irrispetosi. Qui si riunivano per bere, mangiare e giocare i temibili fratelli Insulti.
Appena gli Insulti videro Scusa e Grazie iniziarono a ridere di loro, a insultarle.
“Scusate, ce ne andiamo subito” disse Scusa impaurita. Ma Grazie ignorando la sua amica guardò i fratelli Insulti negli occhi e sorridendo disse: “Grazie. Grazie davvero! Grazie con tutto il nostro cuore per i vostri insulti, ve ne siamo immensamente grate”.
Poi le due amiche uscirono dal Club. Una volta fuori Scusa chiese:”Perché li hai ringraziati?”… “E tu perché hai chiesto scusa?” si chiesero reciprocamente.
“Perché lì dentro mi sono sentita sbagliata, stupida, intrusa e ho pensato che forse alla fine me li sono un po’ meritati i loro insulti.”
“Dimmi, ti è mai capitato di sentirti così nel nostro Club della Gentilezza?”.
“Assolutamente no”.
“Il fatto è che quello non era il nostro posto, ma non per questo eravamo noi ad essere sbagliate. Non tutti capiscono il tuo valore, amica mia, a volte ti capiterà di essere derisa e umiliata in un posto e amata e apprezzata in un altro, ma il tuo valore non cambierà. Non è ciò che sta là fuori a stabilire chi sei. Ovunque andrai sarai sempre grande dentro. L’oro non può diventare pietra, ricordati di non dimenticare che tu vali, devi difendere la tua essenza, e le scuse riservale alle persone giuste che tu hai un grande dono, ma devi saperlo usare bene perché non tutti meritano delle scuse.
“Ok hai ragione, me ne ricorderò! Ma tu perché li hai ringraziati?”.
“Perché, vedi, certe persone si nutrono della debolezza, della rabbia e del dolore altrui. Ringraziandoli e sorridendo non ho permesso loro di nutrirsi delle nostre debolezze. A volte ringraziare, salutare e andarsene con un sorriso significa solo scegliere di vivere serenamente, scrollandosi di dosso certi granelli di polvere, sapendo che la polvere… non ha potere sulla nostra brillantezza se la scrolliamo.”
Sabrina Ferri
Anche la depressione come un’opportunità di crescita
Riconoscere e ringraziare per l’opportunità che anche ciò che ci fa male rappresenta è un modo per lasciare andare le memorie che sono collegate a ciò che ci fa male e non ci piace e che hanno generato quella situazione di disagio, e restituire alla Divinità in noi il potere di gestire la situazione.
Scegliere di lasciare andare la depressione (come ogni altro disagio psicologico o frustrazione o malessere) significa prendere in mano il volante della propria vita e scegliere una nuova direzione, partendo dal punto esatto in cui ci si trova. Questo è ciò che si intende in Ho’oponopono con l’affermazione “fare pulizia“!
Depressione e Ho’oponopono e vittimismo
Siamo così abituati a sentirci vittime e martiri che non riusciamo ad accettare di essere responsabili di tutto ciò che riguarda la nostra vita. Ma questa è la strada per risolvere ogni cosa. Noi non siamo vittime di niente e di nessuno, perciò possiamo cambiare le cose.
Il potere sta nel fatto che (anche se ho involontariamente creato le circostanze e gli eventi che non mi piacciono e di questo mi scuso) io sono colui che ha la capacità di cambiare le cose eliminando la mia falsa convinzione di vivere una situazione negativa. Ho’oponopono è quello che ci aiuta a rilasciare e a eliminare tutta la nostra negatività, compresa la depressione e tutte le cause che l’hanno generata soprattutto.
Depressione e Ho’oponopono e consapevolezza
Perciò il mio consiglio per quanto riguarda l’utilizzo di Ho’oponopono con la depressione e con tutti i suoi cugini (malesseri psicologici) è: renditi consapevole di queste verità e associa qualunque aiuto psicologico e psichiatrico con il mantra e con la ferma fiducia nel tuo potere.
Perché se soffri di depressione, ma fai letture del tipo di questo scritto, probabilmente ancora non te ne rendi conto, ma se sei su questa strada il tuo livello di consapevolezza è molto alto. Un po’ alla volta stai riconoscendo l’errore delle tue vecchie certezze e questa consapevolezza ti permette di raggiungere nuovi territori e ancora soltanto pochi metri ti ostacolano dalla completa apertura della visione.
Depressione e Ho’oponopono e opportunità
L’insoddisfazione e l’ansia che ancora provi, sono gli stimoli più utili e necessari a spingerti a dissolvere ogni ulteriore dubbio e quindi ad eliminare ogni apparente difficoltà sulla tua strada. E quando avrai percorso questi ulteriori pochi metri ciò che finalmente vedrai con estrema chiarezza saranno Amore e accettazione totali.
Quello che posso proporre per velocizzare e fluidificare il percorso è di fare tuo da ORA questo atteggiamento di accettazione che diventerà tuo comunque:
- accetta qualsiasi situazione (bella o brutta, tanto sai che niente è davvero bello o brutto) l’Universo ti proponga
- accetta ciò che hai e ciò che sei con la consapevolezza che sei in evoluzione e che ciò che ti farà stare bene definitivamente è già lì per te solo a lasciarlo arrivare
- Ama, senza aspettarti niente in cambio del tuo Amore…
Depressione e Ho’oponopono e l’Amore
Ama te stessa/o, Ama il tuo compagno/a, Ama i tuoi figli, Ama il tuo lavoro, Ama il tuo capo, Ama i tuoi genitori, Ama i tuoi vicini, Ama i tuoi amici, Ama le situazioni che stai vivendo, accettandoli esattamente così come sono, con la consapevolezza che anch’essi sono esseri in evoluzione diretti verso il meglio e il tuo Amore e la tua serenità non potranno che contribuire a facilitare anche il loro cammino.
Ama e accetta anche i tuoi momenti di depressione, le crisi di panico, o le fobie che ti impediscono di stare sereno, perchè sai che sono i portatori di un messaggio che una volta compreso (che non significa necessariamente “capito”) ti renderanno mooooooolto più gioioso questo soggiorno sul pianeta Terra.
Comincia ad Amarli e soprattutto ad Amarti e a cercare comunque il lato positivo (evolutivo, funzionale, chiediti cosa ti fa vedere tutto questo) di tutta la faccenda… e contemporaneamente continua con il mantra con fiducia e senza lambiccarti il cervello per trovare la direzione, con la fiducia che la direzione più efficace ti si proporrà senza sforzo, a te solo l’impegno di imboccarla una volta riconosciuta.
Nei momenti peggiori il mantra è già moltissimo in tema di depressione e Ho’oponopono.
Invece quando sei sereno impegnati anche a cercare il positivo in tutto quello che ti accade, riconosci le piccole gioie della quotidianità, sii presente ad esse ringraziale con l’obiettivo di espanderle e direziona volontariamente e consapevolmente la loro energia sulla tua “depressione” e vedrai che le cose piano piano cominceranno sensibilmente a migliorare!
Depressione e Ho’oponopono: la testimonianza di chi ci è passato
La testimonianza di Michela su depressione e Ho’oponopono
Depressione e Ho’oponopono ->
Con la depressione ho una lunga storia… Ho 54 anni e per 19 ho preso antidepressivi e ansiolitici, e ho fatto terapia psicologica.
Certamente mi hanno aiutato e sono stati fondamentali per poter gestire un bambino (in quegli anni piccolo) la famiglia e il lavoro. Poi però i farmaci diventano un abitudine e dipendi da loro, diventano i tuoi migliori amici.
Ho’oponopono mi aiutato tanto in questo! Mi ha spronato a smettere e a navigare libera. Il mio pensiero è stato questo: se con ho’oponopono e il mantra posso lasciare andare le memorie che sono causa della depressione, queste memorie devo sentirle non filtrate anestetizzate da reazioni chimiche, io devo essere io come sono, autentica e da lì ripartire e pulire.
C’è l ho fatta… Sono pulita. Ho’oponopono per me è stato fondamentale, lo è! Pulisco con il mantra l’ansia quando ogni tanto torna a trovarmi. Ho’oponopono mi riporta nel presente e non nel futuro non ancora accaduto.
Molte volte non riesco a godere delle cose, mi sento spenta, stanca… pulisco e aspetto con fiducia che passi… e passa.
Molto ancora devo fare e capire, ma la mia strada è questa e proseguo con fiducia. Purtroppo la depressione molte volte porta con sé anche delle malattie “fisiche” (emozioni stagnanti da pulire!?) e con il dolore fisico il cammino è altrettanto impegnativo…
Vedo anche qui piccoli cambiamenti in meglio. So cosa fare.
Infine ho sostituito le gocce di En per dormire con l’elenco delle cose per cui ringraziare che hanno accompagnato la mia giornata… Infallibile, non arrivo mai oltre il primo pomeriggio! Mi addormento sempre.
Michela
La testimonianza di Alessandra su depressione e Ho’oponopono
Depressione e Ho’oponopono ->
Io non posso parlare di depressione vera e propria, ma sicuramente disagio psicologico legato a questo periodo. Troppe informazioni da diversi canali che ogni giorno ti bomabardano a cui reagivo d’istinto con rabbia, mista a tristezza e poi rassegnazione, mi rendevano la vita veramente difficile.
Il problema è che anche la salute ne stava risentendo. Stavo perdendo la centratura e allora ho ripreso in mano i tuoi libri, il corso di Ho’oponopono e ho ritrovato i benefici che tempo addietro avevo avuto. Ho associato anche altre tecniche come EFT per potenziare l’effetto e giorno dopo giorno ho visto i risultati.
Recitare il mantra in ogni momento della giornata in cui sento di perdere la centratura è risolutivo, ma ormai è una piacevole compagnia in qualsiasi momento, anche quando sono ferma al semaforo.
Le tue meditazioni sono un toccasana e in questo momento l’intenzione che metto sempre prima della recitazione del mantra è quella di riuscire ad espandere l’Amore che ho dentro verso tutta la Terra. Con Ho’oponopono il buio lascia spazio alla Luce che c’è in ognuno di noi, ma che spesso fatichiamo a vedere.
Alessandra
La testimonianza di Piera su depressione e Ho’oponopono
Depressione e Ho’oponopono ->
Ho 57 anni, vengo da un passato di gravi disturbi alimentari, dipendenza affettiva, tendenza alla depressione, solo per citare le cose più “visibili”. Ho iniziato ad andare in terapia a 18 anni, per periodi alterni, nei quali, talvolta, uscivo dal buio, per ritornarci, poi, improvvisamente.
Fino a due anni fa, credevo di essere condannata alla sofferenza, pur sapendo che ci sono persone che hanno sofferto, e stanno soffrendo molto più di me. Vedevo solo la mia prigione, l’inferno a cinque stelle che mi ero arredata così bene, e dal quale non riuscivo ad uscire. Poi ho incontrato Ho’oponopono…
Ho capito che, da quell’inferno, in qualche modo oscuro, non VOLEVO uscire… mi spaventava molto di più l’ignoto di una vita nuova, che la sofferenza tanto conosciuta e, per questo, rassicurante. Non prendo più farmaci da tanti mesi…
Ho visto, riconosciuto ed accettato, il corpo di dolore (lo chiamo alla maniera di Eckhart Tolle perché rende bene l’idea). Mi sono resa conto, sentendolo sulla pelle, di quanto, quel corpo, sia dotato di vita propria e di una specie di autonomia, simile alla volontà istintiva di un animale.
Lui vuole vivere, lui non vuole morire… per questo mi spinge (o forse potrei dire “spingeva”, ma vediamo come va…) verso situazioni, persone ed accadimenti che non fanno altro che entrare in risonanza con la frequenza della sofferenza, della quale si nutre e, attraverso la quale, prospera. L’ho accettato, dicevo, e ho smesso di lottarci contro. Cosa che non faceva altro che rafforzarlo… Ora sono in un meraviglioso stato di tranquillità.
Dipendenza dalla sofferenza? Certo… eccomi, ne sono la prova vivente. Ma ho capito anche che, ogni dipendenza, non va combattuta, ma semplicemente accettata. Senza giudizio. Chissà, magari è questo il modo per superarla…
Ho incontrato il Bambino Interiore ed Aumakua, con i quali ho instaurato un dialogo meraviglioso, che mi arricchisce quotidianamente.
Sono consapevole delle mie dinamiche mentali e di come la realtà sia lo specchio perfetto di come sono dentro. Quindi, cambiando il dentro, cambia anche il fuori…
Da due anni, ho sospeso la terapia, ma non smetto di lavorare su di me, da un punto di vista sia psicologico che spirituale. Mi sono resa conto che c’è qualcosa che va oltre me, ma che, contemporaneamente, E’ me… Ho smesso di lottare contro quelli che chiamavo i miei Mostri interiori. Ora li accetto e riesco persino a guardarli con tenerezza.
Sì, ho capito che “lottare” genera solo altra lotta, ed altra sofferenza. Quindi accetto, consapevole del fatto che, la consapevolezza, agirà al posto mio. Nel senso che mi ispirerà le giuste azioni da fare, anziché continuare a reagire ai problemi, finendo solo per ingigantirli.
Sono soltanto all’inizio, la strada da fare è ancora lunga, ma so di essere finalmente sulla Strada… Ci sono e ci saranno ancora le giornate buie, quelle in cui pare vada tutto storto, ma le lascio essere così come sono, non le combatto e loro se ne vanno da sole, senza quasi che io me ne accorga. Ricado ancora in dinamiche distorte (ma lo sono poi veramente?), ma me ne rendo conto immediatamente, e quasi quasi ci rido su…
Piera
💓 Grazie
Grazie a te Michela per la tua presenza
In questi giorni, nonostante l’impegno a vedere il bello, ad amarmi e cercare di essere felice, mi ritrovo depresso… e pensavo: se potessi incontrare Giovanna vorrei chiederle aiuto e consiglio, chissà potrei scriverle? Poi apro il computer e trovo queste riflessioni, questa coincidenza mi fa ricordare la magia della vita, e già va un pò maglio… Grazie
Che splendida sincronia!
Ciao
sono Luisella, e volevo raccontare la mia depressione 2020 da lockdown.
8 marzo 2020 vengo costretta a chiudere il mio piccolo negozio di abbigliamento aperto da solo 1 anno, e dopo aver subìto un importante intervento chirurgico.
La prima cosa che ho pensato dalla disperazione…..voglio morire…ero reduce anche da alcune problematiche avute con 1 azienda quindi ero full
Premetto sono sola ed orfana di entrambi i genitori
Quindi, volevo morire per finire l agonia che mi aveva portato anche questo lockdown.
Ma, poi, mi chiama la mia amica Tiziana e mi parla di Ho oponopono e mi spiega il metodo, le 4 frasi, con spiegazioni su cosa è e come funziona…..MIRACOLO
Mi presta il libro di Joe Vitale Zero Limits, mi parla di Morrnah Nalamaku Simeona e le mie paure, angosce e disperazione iniziano a dileguarsi e sento infondersi dentro me una serenità mai provata, un senso di pace che da tanto non provavo, e soprattutto ho iniziato a pensare che la cosa più importante ero IO poi tutto il resto, i pochi soldi rimasti li ho usati x mangiare e x le bollette di casa, tutto il resto veniva dopo, se potevo altrimenti potevano aspettare. IO SONO IO e la mia vita vale più di qualsiasi altra cosa debiti ecc.
La mia rinascita in quel buio periodo, ho ripreso a vivere e trovare un motivo per emergere dalle tenebre, quel motivo ero IO nient altro.
Quindi, ci tenevo a raccontare il miracolo di Ho’oponopono che mi ha salvata ti amo mi dispiace ti prego perdonami GRAZIE
Grazie Grazie Grazie Luisella
Grazie a te per la tua testimonianza 🙏
Bellissimo, grazieeee infinite!!!🙏💗🌸
Grazie a te di esserci e partecipare attivamente
Mi sono sposata sabato scorso, avevamo deciso di fare 5 giorni di vacanza perché era il tempo massimo per stare lontani dai figli. Ne abbiamo fatti solo 3 perché è arrivata la febbre e il tampone positivo di mio marito. Sono 3 giorni che vivo con ansia fortissima e proprio stamattina parlando con un amico gli ho detto che probabilmente ho la depressione. Questo articolo è arrivato nel momento giusto, spero di riuscire a farne tesoro. Grazie
Forza Manu… prendila così, pensa che tra qualche settimana vi farete la luna di miele completa così avrai guadagnato questi tre giorni in più! Ti abbraccio forte
Ciao Giò in questo articolo hai trattato un tema difficile con estrema delicatezza che mi ha toccato profondamente. Recentemente ho vissuto un periodo di depressione in cui mi sono sentita davvero a disagio. Ero da poco entrata in quella fase di transizione che noi donne attraversiamo mentre ci avviciniamo alla menopausa. Inoltre alcune vicende personali avevano messo a dura prova il mio equilibro psico fisico. Mi sentivo a terra completamente scarica come se la mia forza vitale si fosse esaurita. Stavo vivendo una sorta di lock down personale in pieno lock down generale (come dentro così fuori…) e avevo la netta sensazione che qualcuno avesse spento la luce. Provavo paura perché il buio mi ha sempre spaventata fin da piccola tuttavia ero consapevole che proprio con questa emozione era arrivato il momento di fare definitivamente i conti. Mi rivolsi subito ad una psicologa per un aiuto e in aggiunta alla psicoterapia iniziai ad approcciarmi alla meditazione e a nuovi percorsi di crescita personale. Avevo già sentito parlare di Ho’oponopono e letto qualcosa di serio tempo prima ma non avevo mai iniziato ad utilizzare lo strumento pratico. Come sostieni tu Giovanna sapere non basta bisogna praticare senza indugio per vedere gli effetti benefici manifestarsi nella nostra realtà. Finalmente ora la luce è tornata e la paura si è trasformata in fiducia e gioia di vivere!!! Grazie, grazie, grazie ♥️
Wow Monica! Chapeau e Mahalo Nui Loa (grazie infinitamente) per questa preziosa condivisinone.
Aloha 😍
Grazie per le testimonianze. 🙏🏻♥️
♥️🙏🏻 Grazie di esserci
Grazie…
Grazie a te Piera dal più profondo del mio cuore!
Bellissime testimonianze !
Grazie, grazie, grazie🙏